Seguici su

Bologna

Le pagelle del Petisso: Bologna-Siena

Pubblicato

il


Prima di andare allo stadio, orfano dell’amico Beto, è giornata di compiti, a casa.

Differenza tra nomi comuni e nomi propri.  

Bisogna leggere il racconto sul libro di scuola, cerchiare i  nomi propri e poi riscrivere tutto il testo sul quaderno, cambiando i nomi a piacere.

Questo succede in seconda elementare. Ma anche in serie A, o perlomeno a Bologna.

 

Pagelle:

 

Curci 8 Non è tranquillo. La seconda partita consecutiva  senza infortuni gli fa saltare il contratto di sponsorizzazione con la Lasonil, motivo: testimonial non attendibile. Cerca di rimediare mandando curriculum alla stessa azienda che sponsorizza Agliardi, una  ditta di antifurti domestici che ha lanciato una linea, Uscite sicuri”. Colloquio domenica prossima a Catania. Avvilito

Sorensen 7 Il verde del campo gli ricorda la natia Danimarca, quando da bambino correva allegro sui prati dietro alle farfalle, si fermava a raccogliere un fiore, poi, come d’incanto, ecco un bimbo con la palla…. “dai, amico, vieni qui, giochiamo assieme… non aver paura, la palla non te la prendo !!” Tenero

Antonsson 7 All’intervallo, negli spogliatoi pare aver chiesto a Pioli “Mister, ma dove essere compagno con strano aggeggio in testa? Io sembra essere al circo, con bambino biondo, nano che corre, clown simpatico , austriaco con 2 facce e portiere che balla…. ” Spaesato

Cherubin 7 Oramai la sua proverbiale simpatia è stata scoperta dagli avversari che se ne approfittano raccontandogli le barzellette di Gino Bramieri. Lui, per quelle, impazzisce, gli viene in mente il nonno che gliele raccontava prima di addormentarsi, e così anche gli avversari diventano tutti amici, in un’allegra atmosfera di relax. Simpatico.

Motta 6 Alla prima discesa fa un cross perfetto, tra l’incredulità di tifosi, mister e soprattutto compagni di squadra. Infatti Gilardino era posizionato all’altezza della bandierina opposta, Diamanti davanti alle panchine, Kone dietro la porta vicino ai vigili del fuoco e Pioli stava chiamando il porchettaro della Certosa per chiedergli se per cortesia poteva riportare il pallone. Giustamente sostituito all’intervallo, così non si fa. Poliedrico

Morleo 6   Più guardingo del solito, si vede raramente in attacco, forse perchè Pioli gli ha legato un elastico dalla schiena al palo di Curci, per evitare che si perda troppo in avanti. In questa maniera sfoggia anche un’invidiabile padronanza nella corsa all’indietro. Moonwalker

Taider 7 Purtroppo si saprà a fine gara che il suo correre in cerchio abbastanza impacciato è stato causato dal fatto che l’invidioso Guarente gli ha legato i laccetti delle scarpe assieme. Nonostante tutto è apparso più sciolto dell’ultimo Guarente. Spina.

Perez 7 Più passa il tempo senza il rinnovo del contratto e più la testa gli si incastra nelle spalle, ingobbendosi e se non si trova una soluzione a breve, si rischia di dover trattare direttamente col Notre-Dame. Incagnato.

Kone 8 Gioca un bel primo tempo, segna, da vivacità al reparto e sembra aver trovato finalmente la sua posizione. Qualcosa, quindi, non funziona, il leader del caos totale non può essere ordinato, infatti Pioli nel secondo tempo lo mette terzino rivoluzionando la squadra e, finalmente, ecco che Kone torna quello che conosciamo, casinaro, indeciso, perdipalloni… Doubleface.

Diamanti 8 Si impegna, tira 6 o 7 volte, ma riesce a prendere la porta solo da calcio d’angolo. Goniometro.

Gilardino 7 Meno concreto di altre volte, stavolta si mangia un gol incredibile poi decide  (per evitare ulteriori figuracce) che è meglio nascondersi e stare lontano dal gioco. Eclissato.

Pioli 7 Oramai il suo celeberrimo schema Caos Totale (cambiare modulo almeno 3 volte in una gara, mettendo almeno 4 giocatori fuori ruolo all’unisono) sarà materia di studio sia al corso allenatori di Coverciano che all’Istituto di Psichiatria Ottonello. Accedemico

 

Torno a casa e controllo i compiti. Cambiare i nomi in un raccontino è un esercizio divertente, mia figlia ha scritto quelli di tutti i suoi famigliari, ad esempio sua mamma ha avuto il nome di un fuoristrada e io quello del cugino del protagonista.

Nel calcio, a Bologna, è altrettanto divertente, il Presidente ed il direttore sportivo prendono 10 nomi a caso e l’ allenatore li mette in campo.

 

Alcune immagini del match:

Mamma e Papà Moscardelli, presenti al Dall’Ara, non riconoscono il figlio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli amici di Sorensen al parco

 

 

 

 

 

 

 

 

Beppe Iachini, allenatore del Siena, al pareggio di Kone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buon Bologna a tutti, Petisso

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *