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Le pagelle del Petisso: Bologna – Roma

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Oggi niente Stadio. L’ultima partita casalinga saltata risale a Fiorentina-Bologna del 1 febbraio 2009, rinviata per neve a lunedì, quindi non potuta seguire per motivi di lavoro.

Purtroppo l’influenza ha colpito con effetto domino la mia famiglia, il mio turno è quello del week end.

Me la vedo su internet, febbre alta, visioni mistiche, alla Fantozzi.

 

Agli ordini di Don Giannoccaro, si affrontano le due squadre delle Parrocchie di Casteldebole e di Trigoria, in un orario inedito (le 12:30) per sfruttare sia l’affluenza dei fedeli post-messa, sia le ore più calde della giornata.

 

Pagelle:

 

Don Federico 6 Si comporta come nel presepe vivente che la parrocchia organizza a Natale, dove  fa l’angelo sulla grotta, fermo, immobile, a braccia aperte.  

 

Don Archimede 6  “Padre Cafù” interpreta alla perfezione il suo soprannome, macinando metri su metri, anche se pare corra su un tapis-roulant.

 

Michele & Federico 6 & 6 I due fratelli scandinavi, venuti a Bologna grazie ad una collaborazione con la Chiesa del loro paese (progetto Porte Aperte da Albanò) confermano in pieno la tipica ospitalità dei paesi del nord Europa, lasciando entrare in area avversari di ogni razza e religione.

 

Padre Motta 6 Un po’ cattivello verso padre Francesco da Vodafone, gli rifila un calcione subito ad inizio partita, poi fa la sua solita prova tutta sostanza, cioè non si vede più.

 

Frà Saphir 6 Scovato dal missionario Don Salvatore un anno e mezzo fa, sembra sempre sul punto di prendere i voti e diventare cappellano, ma, sul più bello gli manca sempre qualcosa e deve rientrare in Seminario.

 

Don Fra Padre Panagiotis 6 E’ l’enigma della Parrocchia. Lui e il panchinaro Don Fra Padre Henry sono gli unici che non hanno ancora una chiara vocazione, però ci mettono tanto impegno, a far cosa non si sa, però ce lo mettono.

 

Padre Diego 7 Ex narcotrafficante, riportato sulla retta via da Don Carmine fino al conseguimento dei voti, esprime in campo quello che normalmente fa in Parrocchia, cioè tutto, spazza, pulisce, rincorre, riprende, conquista, scalcia…. Spesso però le sue prediche si perdono, come si suol dire, nel deserto, peccato sprecarlo così.

 

Padre Alino 8 E’ l’artista della Parrocchia, a volte vuole pure strafare come oggi quando aveva detto all’intervallo che nel secondo tempo avrebbe colpito sia il palo che la traversa, e l’ha fatto…

 

Don Manolo 7 Altro seminarista venuto in visita dalla Parrocchia di Vinovo, fa un bel gol poi, purtroppo, deve lasciare il campo per un infortunio muscolare. Dev’essere successo perché è stato messo in camera con Frà Gianluca da Velletri, un portiere un po’ cagionevole di salute che gli ha spiegato come riscaldarsi prima di entrare in campo.

 

Don Alberto 7 Anche questo è un rinforzo temporaneo, proveniente dalla Parrocchia di Marassi, anche se pare che Padre Albano lo abbia scambiato con il veterano Frà Daniele da Portanova (meglio conosciuto come Don Grigliata). Segna il gol del pareggio dopo bello scatto.

 

Fratello Christian 7 L’eterno chierichetto (anche lui in visita gratuita dalla Parrocchia del Friuli) pare stia diventando finalmente Don, facendo un bel gol.

 

Frà Krhin 6 Entra a partita in corso, ma si trova un po’ a disagio. Di solito in parrocchia è quello che si occupa della distillazione del limoncello che consiste nel guardare il composto scendere goccia a goccia in una bottiglia e al momento giusto, (e qui bisogna essere veramente pronti) tra una goccia e l’altra, cambiare la bottiglia piena con quella vuota. Strano che uno con questo ritmo nel sangue sia apparso un po’ fermo in campo, oggi.

 

Compagno Mathias 6 E’ un po’ il ribelle del gruppo, sempre di corsa, ma soprattutto sempre a sinistra, si sa quando parte ma non si sa quando arrivi.

 

Padre Stefano 6  Uomo di immensa fede, prega sempre almeno tre volte al giorno, e le sue preghiere sono sempre le stesse: un portiere, un difensore, una punta e, in attesa che vengano esaudite, si accontenta di ciò che gli passa il Convento.

 

Padre Albano 7 Ha in mente progetti faraonici per la nostra modesta Parrocchia, centri giovanili, refettori, campi da calcio, ma intanto pare che da una settimana siano finite le candele, in Chiesa e ancora non siano state riacquistate.

 

Alla fine mi sono molto divertito, sentivo nell’aria l’odore delle crescentine, sentivo i bimbi correre, i vecchi spettegolare, l’altoparlante gridare “venite alla pesca….”,  ho visto 6 gol, tanta allegria e tanti fratelli correre (magari un po’ caoticamente) su e giù per il campo da calcio, ho sentito cantare uno che sembrava Gianni Morandi, insomma è stata una bellissima festa in Parrocchia, oggi.

 

Buon Bologna a tutti, andate in pace.

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