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Bologna vs Sassuolo 1 a 1: la cronaca del match – 23 ott

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Che peccato! Un Bologna sciupone butta alle ortiche tre punti già in tasca nella sfida casalinga delle 18 contro il Sassuolo. Con i neroverdi finisce 1 a 1, ma il risultato è più amaro di un liquore. I rossoblù hanno surclassato gli ospiti per 85 minuti, infiammando gli spalti del Dall’Ara, chiaramente in visibilio per il miglior Bologna della stagione. La squadra felsinea si ritrova ad aver fatto un quadro senza mettere la firma, ma andiamo a ripercorrere le azioni salienti del match per capire quanto sia grande il rammarico bolognese. Donadoni schiera la miglior formazione possibile, inserendo il faro del centrocampo Dzemaili, di ritorno dalla squalifica. In difesa è confermata la coppia Helander Maietta, supportata dai terzini Torosidis e Masina. Il primo è stato preferito a Mbaye, autore di una performance maiuscola contro la Lazio. Il numero 25 è in campo per rispondere agli insulti razzisti ricevuti qualche giorno fa su Wikipedia. In attacco tornano Verdi e Krejcí al top, mentre la punta è l’acciaccato Floccari. Il Sassuolo invece è ricco di incognite, complice lo sforzo dell’Europa League. Per questo motivo Donadoni ha preparato la partita in modo da sorprendere fin dai primi minuti la formazione di Di Francesco, grazie alla maggior freschezza degli interpreti petroniani. L’inizio della sfida rispetta le previsioni dell’ex allenatore del Parma. Il Bologna inizia con il piede pigiato sull’acceleratore. I rossoblù mettono in campo un’intensità paurosa, puntando tutto sul pressing asfissiante e su un giro palla a due tocchi. In questo modo il Sassuolo si ritrova a correre a vuoto e ogni volta che i neroverdi recuperano palla, lo fanno solo per pochi secondi perché Dzemaili e Taider sono due ruspe micidiali. Non sorprende dunque che dopo un contrasto dubbio in area tra Cannavaro e Verdi, il Bfc passi in vantaggio qualche minuto dopo. Al decimo l’attaccante di Broni viene atterrato al limite dell’area sull’ennesima palla recuperata. La mattonella è decisamente la sua. Simone si prepara col destro e sente il respiro giusto, quello di chi sta per segnare un eurogol. E così accade. Verdi calcia un destro preciso e potente che bacia la traversa ed è imprendibile per Consigli. 1 a 0 Bologna. Il Sassuolo è scosso ma non riesce a reagire perché i rossoblù continuano a premere sull’acceleratore senza dare respiro agli ospiti. Al 13′ i padroni di casa hanno la possibilità di siglare un uno due micidiale che spezzerebbe le gambe ai sassolesi. Krejcí calcia a botta sicura nell’area assediata da maglie rossoblù, ma Consigli para; sulla respinta da pochi metri si presenta Torosidis, il quale riesce incredibilmente a spedire la palla sulla traversa. L’occasione sciupata non spegne però gli animi dei bolognesi che attaccano imperterriti a pieno regime. La catena di sinistra formata da Masina e Krejcí è una pericolosissima spina nel fianco per la retroguardia dei neroverdi. Lirola non riesce ad arginare la potenza del ceco e dell’italo marocchino e per questo motivo dalla sinistra nascono i maggiori pericoli. È ciò che accade proprio al ventesimo, quando la combinazione Krejcí-Masina fa sì che il classe ’95 serva un pallone teso e basso per Taider. Sul secondo palo l’algerino calcia forte ma trova l’opposizione di Peluso. L’asse sinistro felsineo è micidiale e soprattutto il numero 11 è micidiale se lanciato in velocità. Al 33′ Krejcí va in rete, servito da un’illuminazione di Verdi, ma la posizione dell’ala è irregolare. L’esterno offensivo sinistro si presenta costantemente sul fondo a crossare o a cercare la conclusione e Di Francesco e i suoi ragazzi non riescono a trovargli le contromisure. Krejcí d’altronde è sostenuto da un Bologna strepitoso, decisamente in grande salute. Maietta ed Helander si esaltano in difesa mentre Nagy si trova come un pesce dentro l’acqua nel ruolo di volante di centrocampo e riesce a farsi apprezzare in fase di interdizione. Taider è il solito corridore tuttofare e Dzemaili è camaleontico. Lo svizzero è il vero valore aggiunto perché riesce a fare da collante tra difesa e attacco. Va a pressare alto tutti i portatori di palla, per poi abbassarsi in fase difensiva e rialzare la propria posizione in avanti a ricevere i lanci di Verdi, sempre utilissimo in fase di disimpegno grazie a doti tecnico fuori dal comune. In particolare i cambi di gioco dell’ex Milan consentono ai petroniani di rendersi sempre pericolosi in ripartenza. Tra un’occasione e l’altra, il primo tempo finisce solo 1 a 0 per il Bologna. La squadra di Donadoni ha dominato totalmente la prima frazione di gioco, annullando e ridicolizzando la presenza del Sassuolo. Di Francesco prova a cambiare qualcosa. Inserisce Politano e passa al 4-2-4 per tentare di annullare le fasce rossoblù. Inizialmente l’accorgimento tattico di Eusebio porta i frutti e nei primi minuti della ripresa il Sassuolo si fa sentire anche in avanti, senza impensierire mai però la retroguardia bolognese. Se non altro i padroni di casa non rischiano più di dilagare e il match è diventato equilibrato. La parità tattica tra le due squadre dura però poco. Donadoni prende immediatamente le contromosse e dopo una conclusione di Iemmello, bloccata da Da Costa, decide che è il caso di ricreare quella superiorità sulle fasce, fondamentale per il gioco felsineo. Per questo motivo il mister del Bfc invita Dzemaili, Taider ma soprattutto Nagy a giocare per vie centrali, in modo da alleggerire la pressione sulle fasce. Il Sassuolo infatti è costretto a comprimersi verso il centro per non lasciare palloni pericolosi ai centrocampisti avversari. A questo punto il gioco è fatto, Di Francesco è stato messo in scacco da Donadoni. Dzemaili e Verdi sono straordinari nello scaricare i palloni sulle fasce, grazie a cambi di gioco notevoli. Neanche a dirlo, tornano a fioccare le occasioni per il Bologna. Al 62′ Maietta recupera palla e tocca per Dzemaili, il quale punta la difesa sassolese e trova Floccari. L’ex della partita non riesce a trovare il tempo per calciare e scarica per Taider: il numero 8 va al tiro potente di collo, alto però abbondantemente sopra la traversa. Dopo qualche minuto tocca a Dzemaili mettere i brividi al Sassuolo. Floccari con una giocata da urlo serve il numero 31, che controlla e calcia di piatto sul secondo palo. Consigli è colto in contro tempo, ma riesce incredibilmente a stendersi in una frazione di secondo e a deviare il tiro di Blerim. Ancora 1 a 0 e niente prima gioia in campionato con la maglia del Bologna per Dzemaili. 60 secondi dopo e ancora Consigli nega il raddoppio tanto atteso al popolo bolognese. Palla a Verdi che dal limite dell’area inventa un cioccolatino delizioso per l’inserimento puntuale di Floccari. Il numero 26 è premuroso nella conclusione e quindi anche impreciso. Il tiro è indirizzato sul secondo palo e non sorprende il portiere neroverde che con un guizzo devia in angolo. Il Bologna preme a più non posso: le occasioni da gol cominciano ad essere tante e anche troppe. Qualche minuto dopo Krejcí ha la chance colossale per raddoppiare, quando si ritrova a due passi da Consigli e calcia malamente sul fondo. Donadoni e tutto il Bologna si disperano per questa occasione enorme buttata al vento. E il tecnico sa che tutti questi gol sbagliati vengono pagati. E infatti, chiamatela beffa o semplicemente karma, il neo entrato Matri pareggia i conti. Cross in profondità per l’ex Milan e Juve che scatta in mezzo ad Helander e Maietta. I due centrali bucano clamorosamente l’intervento in anticipo sull’attaccante. Matri ringrazia e sigla l’1 a 1. Doccia gelata per Donadoni e compagnia. E gli ultimi minuti si rivelano addirittura un calvario per il Bologna. Il Sassuolo sa che i felsinei hanno accusato il colpo e provano a sorprenderli, rischiando di avere successo in almeno una circostanza. Ma il pareggio è già un boccone amarissimo da mandare giù per il Bologna e la sconfitta sarebbe stata però ingiusta.
Finisce 1 a 1. I rossoblù gettano alle ortiche l’ennesima occasione. L’astinenza dalla vittoria però non preoccupa in realtà. Il gioco c’è e i felsinei esprimono un buonissimo calcio. Purtroppo si trattano di peccati di gioventù e il Bologna di giovani ne ha tanti. Ciò spiega i risultati soddisfacenti a metà. Donadoni ha di che rammaricarsi, dominare un’intera partita e raccogliere solo un punto da un sfida del genere è dura. Tuttavia il lavoro quotidiano e imparare dagli errori consentiranno ai felsinei di migliorare per puntare ad un girone di ritorno da protagonisti. Le carte in regola ci sono tutte e il Bologna ha già dimostrato ampiamente di poter fare grandi cose. C’è solo da raggiungere la maturità. Tempo al tempo cari lettori. Questo Bologna è forte!

Fonte foto: Eurosport.com

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