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RdC – I pensieri di Saputo – 15 Feb

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Nella giornata di ieri, il presidente Saputo ha assistito all’amichevole soporifera del suo Bologna contro il Santarcangelo. Tanti pensieri gli saranno frullati in testa, sperando che non facciano la fine del sigaro che aveva in bocca.

Il primo nodo da sciogliere è quello di Donadoni. Il chairman in persona, l’anno scorso, ha rinnovato la fiducia al tecnico, forse distratto dal buon finale di stagione (in un campionato, però, ugualmente compromesso). Il contratto dell’allenatore scade nel 2019 ma, a meno che non dimostri di avere ancora la squadra in pugno trovando un filotto di buoni risultati, partirà già a giugno. Il match col Sassuolo sarà (quasi) vitale.
Inoltre, Saputo non sarebbe soddisfatto di come sia stato gestito la situazione con Destro e, soprattutto, che la questione non sia stata chiarita tra i due ma sia stata espressa pubblicamente.
Dato importante: Mattia è stato l’investimento più oneroso della gestione dell’attuale presidente e ciò porta a pensare che, sempre tenendo conto che qualcuno non abbia la bacchetta magica, la divisione tra i due avverrà in qualche maniera.
Chi, salvo sorprese, non sarà un’altra vittima sacrificale è Bigon: il DS ha il contratto in scadenza ma, con tutta probabilità, sarà salvato.
In ultima battuta, la questione stadio-non stadio. Solamente Saputo può decidere se dare il via e, soprattutto, con quale progetto procedere. I tempi degli stadi di proprietà in Italia, però, non sono più una sorpresa.

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