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Il Resto del Carlino – Quando il bomber non si sblocca

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Alessandro Sgarzi


Tre indizi non fanno ancora una prova. Santander non ha segnato all’inizio del campionato? “Poco” importa, siccome sono tanti i suoi predecessori rimasti con la pallottola in canna per un numero importante di Giornate.
Per dire, Hernan Crespo ce ne ha messe 7 per siglare il primo gol italiano e mettere la prima pietra miliare che segnerà il suo percorso da capocannoniere, per cinque stagioni, e campione d’Italia, per tre. Difficile da ripetere, c’è da ammetterlo.
Per venire a cose nostrane, Destro si sbloccò all’undicesima giornata della stagione 2014-2015, cominciò a marciare alla velocità di un gol ogni due partite, per poi fermarsi a quota 8 causa infortunio.
Stessa sorte per Verdi, visto che due stagioni fa segna alla terza giornata e poi si ferma per la rottura dei legamenti.
E se hanno faticato anche Gabbiadini – usato però come esterno d’attacco – e Beppe Signori – che poi non si fermerà più – come si può criticare Santander paragonandolo a giocatori come Bianchi (3 reti), Cristaldo (4 reti) e Acquafresca (9 reti).
Altri da cui prendere esempio sono Di Vaio e Gilardino: il primo bagna il suo esordio sia in Coppa Italia che in campionato, mentre il secondo, dopo essersi sbloccato alla seconda giornata, chiuderà a 13.
Per non dimenticarsi di Pippo… Insomma, “El ropero”, come gli altri attaccanti, ha buone arie da respirare, in società.

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