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Corriere di Bologna – La legge di Sinisa

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16 punti in 10 partite: adesso è ufficiale, la cura Mihajlovic ha dato i suoi frutti, risollevando una squadra prima a pezzi. In che modo? Semplice: con i tre emendamenti della Legge Sinisa, approvata in toto da tutto lo spogliatoio rossoblù.

IL PRIMO: rivitalizzare il gruppo su un piano prima mentale, poi fisico, con allenamenti più concentrati, ascoltando il singolo e lavorando di fino per cementificare il gruppo (film motivazionali e cene di squadra).

IL SECONDO: la scelta dei suoi uomini; fin dai primi minuti a Casteldebole, Sinisa ha individuato un gruppo di 13-14 fedelissimi, in pratica gli ultimi undici visti contro il Chievo più Poli, Santander ed Edera.

IL TERZO: il coraggio di andare controcorrente, sfidando tutti col turnover estremo di Bergamo, per preservare i migliori nella sfida decisiva del lunedì. Un gesto importante da parte del tecnico serbo, massacrato di critiche il giorno dopo la disfatta dell’Atleti Azzurri, ma osannato a posteriori.

Poi certo, Sinisa può contare su un trio che Inzaghi non aveva (Soriano-Sansone-Lyanco), ma la storia non si fa coi se e ad oggi, come confermato anche dai giocatori, Mihajlovic pare la guida perfetta per questa squadra; per cantare vittoria è ancora presto, manca più di un mese alla fine e l’Empoli è sempre lì alla finestra a due sole lunghezze. Ma adesso, si guarda al futuro con rinnovato entusiasmo: con le partite di aprile (Firenze fuori, Samp-Empoli in casa) ed un giro di boa decisivo, in chiave-salvezza, che fa certo meno paura. Dieci anni dopo, dunque, il Mihajlovic Parte Seconda vince e convince: col tecnico serbo che, domenica, dopo la rivincita contro il Torino, potrà togliersi qualche sassolino dalla scarpa contro un’altra sua ex, quella Fiorentina che ha appena esonerato Stefano Pioli per far tornare sulle rive dell’Arno Vincenzo Montella.

 

 

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