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Esclusiva – Sassi: “Possiamo arrivare in alto. Il nostro calcio bello da vedere”

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crediti immagine: Bologna FC

Il successo del Bologna FC Femminile è ormai cosa nota e, come insegnano i grandi allenatori, un buon calcio parte da una buona difesa. Quest’oggi vi presentiamo Lucia Sassi, portiere del Bologna, imolese di nascita, ma ormai affezionata alla casacca rossoblù. Partita in panchina secondo i dettami di mister Bragantini, è riuscita a conquistarsi il posto da titolare ed è grazie alle sue mani che le felsinee sono al primo posto in classifica con sole 9 reti subite in 13 partite giocate.

Quando è cominciato il tuo rapporto con il calcio? Hai avuto una figura di riferimento?

Ho iniziato a giocare a calcio che avevo 4-5 anni nella squadra del paese da cui vengo. Avevo iniziato in realtà con la danza, poi non era lo sport che faceva per me. Ho provato col calcio: avevo tutti i miei compagni che giocavano a calcio, mio cugino che giocava a calcio e ho detto: “Vabbè, provo, vedo”. È andata bene: sono qua che gioco e quindi è andata bene! In casa giocava mio padre, ho sempre seguito io lui e lui me, diciamo che è sempre stato lui quello che mi ha seguito di più. Adesso ci sono anche i nonni, e i genitori mi seguono tutti e due.

Come ti trovi con l’allenatore e con le compagne? Ti piace la città?

Col mister molto bene, è una gran persona, mi piace un sacco. Con la squadra c’è un gran bel gruppo, riescono a coinvolgere anche le ultime arrivate e le tirano molto bene dentro il gruppo. Della città in realtà ho visto poco, perché essendo fuori Bologna l’ho vista veramente veramente poco. Però per quel che ho visto è una bella città.

Non riconoscere il calcio femminile, esclusa la Serie A, come sport professionistico obbliga a far convivere sport e lavoro. Quanto è difficile far convivere questi due aspetti?

Ah, non lavoro da molto, però è un mese e mezzo che ho i minuti contati da quando mi sveglio a quando vado a dormire: esco di casa per lavorare e torno a casa dopo allenamento la sera. Ho dei ritmi abbastanza intensi!

È stato un grande inizio di stagione. Cosa ti aspetti dal proseguo?

Di finire l’andata così innanzitutto, senza sbagliare perché stiamo avendo una costanza invidiabile. Stiamo facendo tutte bene, dalla prima all’ultima, anche con lo staff: con la costanza possiamo tranquillamente arrivare in alto quest’anno, possiamo finire molto bene.

La partita più bella finora?

Bella domanda perché io le resetto le partite.

Sei ottimista sullo sviluppo e sul riconoscimento del calcio femminile?

Abbastanza ottimista lo sono anche perché anche perché noi donne abbiamo molto poco in meno rispetto agli uomini; abbiamo i nostri ritmi quindi certo non possiamo dire che il calcio maschile sia uguale a quello femminile a livello di ritmi, però è pur sempre calcio bello da vedere e da seguire. Sono abbastanza positiva sullo sviluppo.

Il linguaggio del calcio è quasi sempre al maschile. Cosa pensi di questo utilizzo dei termini? Ti infastidisce?

Io personalmente lo preferisco perché “portiera” o “portieressa” non mi piace, ho sempre preferito “portiere” in quanto ci sono alcuni termini che, secondo me, vanno mantenuti al maschile. Poi sono punti di vista!

Hai detto di non aver seguito i Mondiali. Tra le polemiche ce ne sono state alcune legate alla condizione della donna. In Qatar, ad esempio, le donne non possono giocare a calcio. Questo ha influenzato la tua scelta?

No no, è dettato da altro il non seguirlo: un po’ perché seguo poco il generale il calcio in realtà, mi piace più giocarlo. Lo seguo poco, anche la Serie A la seguo poco. Che le donne non possano giocare a calcio lì, è questione che sono indietro [sui diritti] evidentemente oppure è una questione di cultura.

Passioni oltre al calcio?

A me gli sport piacciono tutti, ce ne sono ben pochi che non mi piacciono. Ascolto musica e al primo posto ho la famiglia.

Sensazioni in vista del ritorno di Coppa Italia?

Come ha detto il mister: “Abbiamo perso il primo tempo”. Ora c’è il secondo: cerchiamo di vincere in modo da passare il turno perché magari non è il nostro obbiettivo la Coppa, però vogliamo passare il turno, vogliamo fare bene anche perché è un derby.

Parlando delle rivali per il campionato, cosa ne pensi del Meran Women e del Lumezzane?

Allora, le seconde sono una squadra forte, ritmi alti durante tutta la partita, una bella squadra da affrontare. Il Meran lo scopriremo a breve, appena ci giocheremo.

Come ti trovi con la tua difesa?

All’inizio avevo un po’ di difficoltà, un po’ perché alcune erano nuove, però adesso ci troviamo molto molto bene. Riesco a gestirle e loro riescono a seguirmi: è una bella squadra, mi piace.

Chi sono le trascinatrici dello spogliatoio?

Colombo sicuramente è una di quelle. Serena [Racioppo] purtroppo adesso è infortunata però fa anche lei molto gruppo.

Idolo sportivo? Puoi dire anche te stessa

Non c’è dubbio! Portiere femminile, mi piace un sacco il portiere della Roma: [Camilla] Ceasar. Al maschile Alisson.

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