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Corriere di Bologna/Il Resto del Carlino – Prima gli scontri e poi la solidarietà: il silenzio per la morte dell’ultrà

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Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it

Un silenzio surreale aveva fatto sorgere più di una domanda durante la prima parte di gara: i sostenitori della curva Rossoblù hanno deciso di non “tifare” come loro consuetudine nella prima frazione di gioco, con tanto di ritiro degli striscioni, per la morte improvvisa in mattinata di Massimiliano Bozza, storico ultrà della curva bolognese venuto a mancare nel carcere della Dozza a causa di un infarto, proprio mentre giocava a calcio. 

La scomparsa dell’ultrà ha portato a questa scelta da parte dei supporters Rossoblù, i quali hanno avuto il sostegno della controparte romanista nel settore ospiti: i sostenitori avversari, infatti, hanno anch’essi “taciuto” nel primo quarto d’ora di gara, per poi iniziare la loro personale partita sugli spalti. Come loro, anche i tifosi Rossoblù sono poi tornati a sostenere con cori e canti i propri ragazzi nella seconda frazione.

Prima di questa solidarietà tra ultras, si era temuto il peggio al di fuori dello stadio: all’arrivo degli ospiti, intorno a metà pomeriggio, ci sono stati accenni di scontri tra le due parti, fortunatamente senza conseguenze visto anche l’immediato intervento delle forze dell’ordine presenti. Rimane quindi in primo piano, agli occhi di chi c’era, il gesto in ricordo di un amico e compagno di tifo, ricordato anche dallo speaker nell’intervallo, e la solidarietà tra tifosi avversari.

Fonte – Corriere di Bologna / Il Resto del Carlino

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