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Franco Caniato: “Destro; un leader silenzioso” – 8 apr

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Il responsabile della redazione sportiva del Resto del Carlino,  Franco Caniato ha parlato ai microfoni di 1000cuorirossoblù per condividere con voi le sue sensazioni riguardanti l’attuale situazione rossoblù e il prossimo delicato match contro la Roma, che andrà in scena lunedì 11 aprile alle 20:45 allo stadio Olimpico.

Sig. Caniato, ultimamente sta scendendo in campo la fotocopia sbiadita del Bologna di due mesi fa; la poca chiarezza intorno alla squadra è una delle cause della crisi rossoblù?
Non credo molto a queste “scuse”, penso che la maggior parte siano solo alibi per giustificare le cattive prestazioni della squadra. Tutti noi abbiamo a che fare con qualche problema da risolvere, ma non per questo smettiamo di fare il nostro dovere. I calciatori sono consapevoli che il loro mestiere è fatto di continui cambiamenti, come cambio di squadra, cambio di direttore sportivo oppure di allenatore, ma questo non deve distrarli dal dare il massimo in campo. Certamente alcune situazioni possono un pò destabilizzare l’equilibrio della squadra, ma non bisogna farne un alibi. Per quanto riguarda il Bologna, credo che i ragazzi si siano solo un pò rilassati, dal momento che hanno quasi raggiunto l’obiettivo prefissato ad inizio campionato.

Squadra che vince non si cambia, squadra che perde tre match consecutivi invece sì. Si aspetta dei cambiamenti in vista del delicato match all’Olimpico?
Vorrei che tutti ragionassero su una cosa; questa è una squadra che nelle prime dieci partite, quelle con Delio Rossi, non ha offerto un grande spettacolo, poi, nelle successive 20 ha dato moltissimo. Forse la verità sta proprio nel mezzo, tra le prestazioni con Delio e quelle con Donadoni. Credo che l’intera squadra stia facendo i conti con un calo fisico e suprattutto mentale. Sicuramente, Donadoni mescolerà un pò le carte che ha a disposizioni e probabilmente cambierà anche modulo. Bisogna resettare tutto e ripartire con un pò più di calma e fiducia, non manca tanto alla salvezza e rilassarsi adesso non sarebbe proprio il caso.

Nainggolan e Giaccherini squalificati, assenze importanti per le due avversarie?
Decisamente si, perché sono due trascinatori. Giaccherini è anche un punto di riferimento per i ragazzi del Bologna, Nainggolan è un grande giocatore con un forte temperamento ma la Roma possiede in rosa giocatori in grado di sostituirlo.  

Si sono sentite molte critiche nei confronti di Mattia Destro, molti si sarebbero aspettati più fiuto del gol da parte di un bomber del suo calibro, ma sulla carta il Bologna senza di lui non vince. Questo significa che fa tutto il lavoro sporco?
Tutti noi ci aspettavamo che Mattia fosse il classico “bomber dai 20 gol”, più che altro perchè pensiamo tutti da tifosi, ma bisogna tener contro che il giocatore viene da alcune annate un pò complicate, come quelle passata tra Roma e  Milano, quindi aveva bisogno di rigenerarsi. Destro ha segnato 8 reti e può ancora arrivare in doppia cifra. Ci stiamo accorgendo solo ora che la sua assenza ha portato un arretramento del baricentro della squadra, in più, la sua grinta e la sua foga erano degli elementi fondamentali che hanno trainato la squadra fino al suo infortunio. A Mattia sono state imputate molte colpe, come quella di non aver la capacità di essere un “leader”, invece io penso che sia un “leader silenzioso”, ovvero uno di quei pilastri su cui il Bologna di Donadoni si appoggiava per rimanere in piedi.

Proprio per non diventare “Destro-dipendenti”, a gennaio venne preso Sergio Floccari, che oltre il gol dell’ex contro il Sassuolo e qualche scampolo sontuoso non ha fatto la differenza. Per non parlare di Zuniga e Constant che hanno visto il campo ben poco. Questo fattore suggerisce che il mercato di riparazione non sia stato totalmente positivo?
Innanzitutto, il mercato di gennaio, chiamato “di riparazione”, non ha mai risolto i problemi delle squadre, a mio parere. Sergio Floccari, un giocatore che spesso partiva dalla panchina del Sassuolo, doveva essere una spalla per Destro e non la sua copia o il suo sostituto. E’ giusto spendere due parole anche sulla fatalità; Sergio ha fatto una buona partita contro la sua ex squadra, generalmente non ha collezionato brillanti prestazioni, ma è anche vero che la squadra non lo ha mai messo nelle condizioni di esprimere il suo potenziale. Quando qualcosa non funziona, ci sono sempre una serie di concause che hanno creato una serie di problemi, quindi credo che Floccari non abbia fatto la differenza per questo motivo.

Zuculini ha qualche speranza di trovare spazio in questo ultimo sprint finale di campionato?
Franco è arrivato in campo dopo un anno di assenza e dopo un grave infortunio al ginocchio dal quale ha recuperato. Se Donadoni lo ha schierato a partita in corso, significa che ha visto del potenziale in lui, potrebbe diventare quell’arma in più da sfruttare nei momenti di difficoltà. Il Bologna ha la spia della riserva accesa e Zuculini potrebbe essere un carico di energia. 

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