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Il minuto di silenzio dedicato a Nielsen e l’applauso del Menti – 15 ago

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Per un momento la partita è passata in secondo piano al Menti di Vicenza. È accaduto quando, con le due squadre schierate a centrocampo, c’è stato un minuto di silenzio per ricordare un immenso campione.

L’omaggio ad Harald Nielsen: l’applauso dei suoi tifosi, della sua gente, di tutto il Menti, di chi lo ha amato e di chi continua a dirgli grazie. Peccato che lo stadio non fosse il “suo” Dall’Ara, perché lì quel minuto avrebbe avuto tutto un altro senso. Già, il suo stadio, quello in cui il 7 settembre, prima di Bologna-Entella, era tornato per ricevere il giusto tributo dai tifosi rossoblu. Impossibile non avere negli occhi la sua commozione, la sua fierezza ed il suo orgoglio di chi è consapevole di aver fatto qualcosa di importante e leggendario con i colori rossoblu. La stessa fierezza e la stessa commozione di quando venne invitato da Emilio Marrese per la proiezione de “Il cielo capovolto”, il film che racconta quello scudetto leggendario di cui lui fu uno dei massimi artefici. Nielsen in fondo era così, una persona vera, come non ne fanno più, una di quelle che non sa nascondere le emozioni, soprattutto se si tratta del suo Bologna. Mi torna in mente quando si diresse sotto la curva rossoblu quel giorno di settembre. Li avrebbe abbracciati tutti, ad uno ad uno, i ragazzi della curva se fosse stato possibile, perché quel giorno al Dall’Ara si respirava un’aria diversa. C’era la consapevolezza che bisognava onorare una leggenda, un uomo umile che faceva parlare il campo, ed in fondo Bologna lo ha amato anche per questo. Gli striscioni esposti al Menti nel settore del Bologna testimoniano ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, l’amore per un giocatore che ha scritto pagine memorabili nella storia del Bologna. La stessa aria si respirava al Menti questa sera prima della gara. Vedere gente che si alzava per omaggiare Dondolo, ha rinforzato la mia idea che quell’uomo sia stato davvero un personaggio unico che si è fatto voler bene. Poi, vedere l’undici rossoblu attuale stretto a centrocampo per ricordare chi ha fatto la storia del club è stata una meravigliosa immagine di un legame con un passato che è impossibile dimenticare.

Ciao “Dondolo”, come vedi, è impossibile dimenticare uno come te!

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