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RS-STADIO: Tacopina alla città: “Non distruggete i sogni” – 24 lug

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Un intervento garbato ma deciso. In solitaria però, che non ha avuto riscontro sul sito ufficiale della società, che forse non ha concordato con modalità e tempistiche. Joe Tacopina è una persona istintiva, e la sua reazione ai fatti accaduti prima dell’amichevole con lo Spezia è stata affidata all’ANSA, che l’ha riportata: “A Castelrotto abbiamo visto bambini e famiglie fuggire mentre ci si picchiava con bastoni e coltelli. Abbiamo visto un luogo di divertimento come il Bologna Fan Village trasformato in un’arena per difendersi o attaccare. Noi crediamo profondamente nel rispetto che genera condivisione delle emozioni e dei sentimenti. E che cosa c’è da condividere nell’atteggiamento di gruppi che si riconoscono e si sfidano a colpi di coltello e di bastone?” Il presidente, americano e quindi figlio di un’altra cultura sportiva, ha rincarato: “Non si prova tristezza nel vedere quei bambini scappare e il campo di calcio vuoto? Ora il nostro impegno deve essere quello di rispettare i sogni che abbiamo fatto sbocciare. Ciascuno di noi porti serenità e parli a chi mostra ostilità o indifferenza. Tutti devono avere la possibilità di vivere il calcio come una festa. Il nostro club, perciò, vigilerà compatto e deciso. Nessuno dovrà più provare paura, nessuno rovini il nostro modo di stare insieme, figlio della cultura della nostra città.” Furio Zara, inviato a Castelrotto per “STADIO”, racconta però come appunto i suoi toni e i suoi modi non siano stati condivisi ufficialmente dalla società, ma anche come per fortuna non sia l’unico a pensarla così: sottolinea il disappunto dell’AD Fenucci, le parole di Bianchi durante i fatti e quelle arrivate a stretto giro di posta da parte del giovane Masina, infine conclude con Marco Di Vaio, che mentre la rissa infuriava gridava “che figura di m…ci fate fare?” senza sortire alcun effetto. Peccato, ieri si è parlato del Bologna e non per i motivi sperati dai tifosi, che ufficialmente prendono le distanze per parola di Cinzia Galvani, presidente del Centro Bologna Clubs: “Noi siamo contro qualsiasi tipo di violenza, ma l’immagine del Bologna viene offuscata da questo gruppo.” E la società, intanto, posta una foto sul suo profilo Instagram: due bambini con le maglie di Bologna e Spezia, una scritta: “We are One”. Speriamo.

foto Instagram: bfc1909_official

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