Seguici su

Bologna

STORIE DI MAGLIE – Le maglie UHL in lanetta del Bologna

Pubblicato

il

Una delle prime cose di cui mi sono accorto quando mi sono approcciato a questo particolare settore del collezionismo sportivo, è che c’erano delle cose che non mi tornavano, tante stranezze che nessuno mi sapeva spiegare. E’ sempre stata una mia caratteristica peculiare, quella di notare cose e particolari che alla maggior parte delle altre persone sfuggivano, tanto da domandarmi se fossi io lo strano, o gli altri esageratamente distratti… devo dire che se a volte questa cosa mi ha causato problemi o è stata fonte di disagio, in molte situazioni mi è invece tornata decisamente utile!

Fin dal primo anno in cui ho cominciato a riempire il mitico album di figurine Panini , non ho potuto fare a meno di accorgermi che c’erano delle discordanze tra le maglie indossate da alcuni giocatori rispetto alle altre, mentre a volte erano tutte le figurine a presentare divise diverse da quelle che vedevo alla domenica in TV…perché questa stranezza? Devo dire che pur studiando e catalogando tali differenze, non me ne sono preoccupato più di tanto, in fondo l’imperfezione la scorgevo nel quotidiano, a ben altri livelli, e dunque passai oltre. Quando molti anni dopo iniziai a collezionare maglie da campo, proprio gli album di figurine mi indussero in alcuni errori clamorosi (ma importantissimi e basilari per fare esperienza!).

Insomma, salta fuori che in quegli anni le fotografie per le figurine venivano scattate ai calciatori in precampionato, spesso in ritiro estivo ed anche in momenti diversi le une dalle altre, a seconda o meno della presenza del calciatore ; da qui una prima spiegazione di alcune discrepanze. Ma poi va aggiunto che non era inusuale allenarsi e giocare nel precampionato con maglie diverse da quelle definitive : a volte ne venivano approntate di provvisorie, in altre occasioni invece venivano riutilizzate le divise del campionato precedente, e non di rado nascevano ibridi interessantissimi per chi colleziona.

A fine anni 80, per quanto riguarda il Bologna, spesso e volentieri venivano utilizzate fotografie che ritraevano i giocatori con le famigerate maglie da allenamento in lanetta prodotte dalla UHL sport, maglie che hanno generato spesso equivoci, soprattutto dal punti di vista economico, quando qualche anno più tardi la nostra passione, da cosa di nicchia che era, è cominciata purtroppo a diventare un business. Ma facciamo un passo indietro : la prima maglia di questa tipologia adottata dal Bologna non è ancora una UHL, ma una Ennerre : la classica Segafredo casalinga, usata nei campionati di serie B 1986-87 e 1987-88. Di questa maglia pare che esista solo la versione invernale, a manica lunga ; rispetto a quella utilizzata in gare ufficiali, non ha lo sponsor Segafredo ricamato, e veniva usata per gli allenamenti, le partitelle e le amichevoli settimanali. Se si esclude il particolare dello sponsor, la maglia è assolutamente identica a quelle usate in gare ufficiali.

Nel primo anno di A, dopo la fantastica cavalcata della squadra guidata da mister Gigi Maifredi (1988-89), lo sponsor tecnico diventa UHL Sport, e la maglia da amichevole-allenamento, oltre a non avere lo sponsor ricamato, presenta un’altra novità : i colori sono molto più accesi (il rosso, per capirci, è un rosso vivo, e non il più classico rosso scuro simile al bordeaux), cosa che la rende immediatamente riconoscibile e, per alcuni, anche più affascinante della maglia ufficiale, che ormai non è più in lanetta ma in materiale sintetico.

Il passaggio definitivo avviene l’anno successivo : dal 1989-90, e per tutto il 1993-94, entrano in scena le classiche maglie in lanetta (sia manica corta che manica lunga) con i loghi UHL neri su sfondo bianco che partono dalle spalle e scorrono per tutta la lunghezza della manica, particolare che le rende riconoscibilissime per quelle che sono : maglie da allenamento, talvolta usate anche in amichevole con il numero applicato sulla schiena (vengono usate anche nel 1993-94, in serie C1, nonostante lo sponsor tecnico sia diventato Errea: maglie recuperate per essere riutilizzate, come dicevamo più sopra).

Purtroppo il fatto che siano in lanetta conferisce loro un aspetto molto più “antico”, agli occhi di un profano le fa apparire più vecchie di quelle che sono, e fa sì che quando una di queste maglie venga proposta in vendita o in scambio su uno dei noti siti online oppure sui social, il proprietario, che quasi sempre non se ne intende, è convintissimo di avere per le mani una rara maglia in lanetta degli anni 80, e credendo che si tratti di un oggetto ricercato e di grande valore, lo propone a delle cifre allucinanti, mentre invece il suo reale valore è molto basso!

Detto ciò, personalmente ritengo che queste maglie siano molto belle e particolari. Stranamente non è mai stata fatta la versione bianca da trasferta, tuttavia abbiamo degli splendidi esemplari gialli, blu scuro e rosso magenta, che a seconda del modello indossato dai giocatori di movimento, vengono alternativamente usate anche dal portiere.

Beh, adesso sapete che se un giorno scoprite una di queste maglie in un vecchio baule in solaio, non avete per le mani una costosa maglia d’epoca, ma possedete comunque, a mio avviso, un gran bell’oggetto!

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv