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F2 | Perchè Andrea Kimi Antonelli è gia da F1

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fiaformula2.com


Andrea Kimi Antonelli in attesa del suo esordio in F2Con l’inizio della F1 prendono il via anche le formule propedeutiche, vale a dire F2 e F3, con la Motor Valley come sempre grande protagonista. Quest’anno non solo per merito di Dallara, confermato fornitore delle monoposto che porterà al debutto nell’anticamera della massima serie la nuova F2 2024, ma anche per Andrea Kimi Antonelli. Il diciassettenne bolognese debutterà domenica ed è già in odore di F1. Scopriamo il perchè.

Quattro su quattro con bonus

Kimi Antonelli, dalla fine del 2018 in forza alla Mercedes Academy, ha debuttato nel 2021 nelle corse per monoposto, subito dopo aver raggiunto l’età minima per gareggiare. Nel 2022, alla prima stagione intera, ha vinto sia la F4 Italiana sia la serie tedesca, conquistando tredici manche su venti nel tricolore e nove su quindici in Germania, dove si è laureato campione nonostante l’assenza in un round. A questo è seguito il successo nella categoria F4 ai FIA Motorsport Games corse al Paul Ricard, nonostante un polso fratturato.

Stessa storia nel 2023, durante il quale Antonelli ha fatto suoi entrambi i campionati Formula Regional ha cui ha preso parte, sia il Middle East di inizio stagione che l’europeo, espandendo il suo talento a livello continentale. Di fatto, dal 2022 Kimi non sa cosa voglia dire perdere un campionato.

Il piccolo grande salto

Questi risultati, e forse anche qualche sentore in più, hanno consigliato Toto Wolff, team principal Mercedes F1, a mettere Antonelli subito in Formula 2, saltando a piè pari la Formula 3. Giovedì 29 febbraio per Kimi inizierà un nuovo grande capitolo della sua carriera, una tappa importante nella sua crescita che potrebbe essere più repentina del previsto. L’addio a fine 2024 di Lewis Hamilton alla Mercedes ha infatti forse creato uno spiraglio per il giovane emiliano, che potrebbe essere chiamato a sostituire il sette volte campione del mondo.

Prima c’è però la Formula 2, categoria che vede un cambiamento tecnico meno grande di quello che potrebbe sembrare. Come sottolineato anche da Gian Carlo Minardi ai nostri microfoni, nei test Antonelli si è comportato bene, sia nel giro secco che nelle simulazioni di passo gara. Bisognerà vedere come andrà nel corpo a corpo con piloti più esperti di lui, che forse però non possono contare sullo stesso talento naturale.

Quanto serve aspettare?

Esco allo scoperto. Per un manager esperto come Franz Tost, servono tre anni di massima formula per costruire un pilota di F1. Wolff dovrebbe cogliere al volo l’occasione di far esordire in Formula 1 il talentino azzurro già nel 2025, a prescindere da come andranno le cose in questo 2024. In fondo Antonelli ha già dimostrato quello che a suo tempo dimostrò Max Verstappen che, al primo anno in monoposto, si classificò terzo nella F3 Europea. Tanto bastò per convincere Helmut Marko a portarlo in Toro Rosso e il resto, nonostante un periodo di apprendistato con qualche incidente di troppo, è storia da tre titoli iridati.

Un pilota del calibro di Antonelli non ha bisogno di tante anticamere, potrebbe essere già pronto per un sedile in Formula 1. Questi tipi di talento non si bruciano, sono nati per essere precoci. Forse si potrebbe sfruttare un posto in un team clienti oppure si potrebbe addirittura riproporre un’operazione coraggiosa alla Lewis Hamilton. Un anno in F2 potrebbe essere già abbastanza. E, considerando il curriculum di “mister 100%”, converrebbe aver un posto libero tra i grandi, nel caso in cui dovesse vincere in F2, non potendo più correre in quella categoria. Una volta arrivato tra i grandi venti dell’automobilismo mondiale, si vedrà davvero cosa riserverà il suo futuro.

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