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Roseto-Virtus (gara 4), le parole di Ramagli – 21 Mag

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La Virtus espugna il PalaMaggetti. Lo fa per la seconda volta in tre giorni. Una vittoria che regala la semifinale alle V nere. Ad attendere i bianconeri ci sarà Ravenna, che ha eliminato Verina in tre gare. “Per Roseto, questa, è la degna chiusura di un campionato straordinario. Complimenti all’ambinte, per l’ospitalità. In bocca al lupo a Roseto, e ad Emanuele Di Paolantonio, che ritengo un mio fratellino. Aver giocato due gara come queste, e con questa qualità, è un segno crescita”, dice Ramagli. “La maglia della Virtus vuol dure eccellenza. Non si può giocare per i minimi obiettivi. Si deve giocare sempre per puntare al massimo. Gara uno l’abbiamo toppata, forse, per motivi psicologici. C’era la voglia di andare avanti, ma sapevamo che non potevamo sbagliare. Adesso bisogna avere la durezza mentale per sapere che serve vincerne tre. E essere arrivati in semifinale, vuol dire aver fatto bene. Aver chiuso la serie in quattro gare ci dà il tempo per preparare la sfida con Ravenna. Ma a questi livelli non puoi sottovalutare nessuno”.

 

 

Umeh. Abbiamo disegnato una situazione iniziale, in cui lui doveva andare al tiro. La sua prestazione va valutata sulle percentuali di realizzazione di Smith nelle quattro gare. Credo che Smith sia un giocatore di alto livello, ma non ha mai superato il 40%. E questa sera ha tirato con il 26%. La sua maturità va valutata così. Ha focalizzato la sua attenzione sul tentativo di limitare Smith”.

 

 

Spissu. “Non ha finito gara 3. È rimasto in panchina perché non deve piangersi addosso, nè pensare che gli sia stato tolto il giocattollno.Ringrazio i miei assistenti,che hanno toccato con lui questo tasto. Lui è un sardo duro. ma non dimentichiamoci che ha 22 anni. E una cosa del genere non gli era mai sucessa. Ha fatto una partita simili alle altre, in cui spesso ha dato impressione di dominare”.

 

 

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