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La Virtus ritrova il successo al fotofinish – 03 Dic

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Il finale sorride alla Segafredo. Battuta Cremona per 79-78 (parziali: 23-16; 40-36; 57-56).

 

SEGAFREDO BO: A. Gentile 12, Umeh 12, Pajola n.e., Baldi Rossi, Ndoja 6, Lafayette 8, Aradori 10, S. Gentile 4, Berti n.e., Lawson 13, Slaugther 14. All. Ramagli.

VANOLI CR: Johnson-Odom 6, Martin 15, Gazzotti 3, T. Diener 2, Ricci 10, Ruzzier 3, Portannese, Sims 16, D. Diener 9, Milbourne 14. All. Sacchetti.

 

La Segafredo ritrova successo e due pesanti punti in classifica, al termine di una partita piuttosto complicata. Evidente come la pressione giochi ancora brutti scherzi a questa squadra, ma questa volta il finale in volata premia i bianconeri. Padroni di casa che, come da solito copione, già a metà della prima frazione tentano la fuga sull’11-4, grazie alle iniziative della coppia azzurra A. Gentile-Aradori e alla classica bomba di capitan Ndoja. Coach Sacchetti si vede costretto a correre ai ripari a seguito del secondo fallo personale fischiato a Johson-Odom, decidendo di schierare la terribile coppia dei cugini Diener, ma il protagonista rimane Martin, vero e proprio rebus per la retroguardia delle Vu nere. I ritmo aumenta col passare dei minuti e la gara è piacevole. La Virtus risponde colpo su colpo alle controffensive di Cremona, mostrando un’ottima circolazione di palla che porta alla tripla dall’angolo di Umeh. Sul finire di frazione c’è tempo anche per l’esordio del nuovo acquisto Baldi Rossi, vecchia conoscenza della “cantera” bianconera. Al 10’ Segafredo avanti sul 23-16. Le mancate comunicazioni difensive a cui si aggiunge la fragorosa caduta di Baldi Rossi che è costretto al cambio forzato, non aiutano le sorti della Segafredo che si vede rimontare dagli ospiti. Umeh brucia la retina da distanza siderale, Lawson prima si fa strapazzare dalle finte di Sims, poi realizza sei punti in fila che consentono alle Vu nere di raggiungere la doppia cifra di vantaggio. Il momento sembra quello giusto per incrementare il gap ma qualche passaggio a vuoto di troppo offre il fianco alla Vanoli che, cinicamente, ringrazia dimezzando il divario sull’asse Martin-Ricci. Alla pausa lunga Segafredo ancora davanti sul 40-36.

Al rientro in campo sembrano ancora i binari dell’equilibrio a farla da padrone a seguito del botta e risposta tra Lafayette e Sims. Il lungo ospite continua a dominare nel pitturato propiziando la rimonta avversaria che si concretizza con il contropiede finalizzato da Jonhson-Odom, valido per la nuova parità. Il timeout di Ramagli è d’obbligo ma non ferma la verve di Cremona che continua a spingere sull’acceleratore. Slaughter prova a contenere l’emorragia realizzando un canestro di importanza capitale prima del magic moment firmato Milbourne. Cinque punti in sequenza dell’esterno in maglia Vanoli, permettono alla Sacchetti band di trovare il primo vantaggio nel match (48-54). La Virtus non molla e grazie alle ottime letture di Aradori e qualche buona difesa ritrova le proprie certezze. La poderosa schiacciata di Lawson ribalta nuovamente il punteggio e, al 30’, è solo un misero punto (57-56) a separare le due contendenti. Il ritmo di gioco sale notevolmente e rendendo la partita ancora più appassionante. I liberi di Umeh segnano la nuova a parità a quota 61 quando sul cronometro mancano ancora 7’ alla fine. La Virtus trova giocate importanti da Aradori e Slaughter costringendo Cremona al timeout. Lo stesso Aradori rimane incredulo per un fallo sanzionatogli che regala tre liberi all’astuto D. Diener che non sbaglia e riporta a stretto contatto i suoi. Guidata da S. Gentile, la retroguardia bianconera ritrova la giusta compattezza che vale alcuni recuperi in sequenza. Peccato che la fase offensiva non sia allo stesso livello, lasciando fermo il tabellone. Milbourne pareggia nuovamente in campo aperto quando rimangono solo 41” da giocare. Ramagli chiama timeout per organizzare il successivo attacco che, purtroppo, produce solo un tiro forzato di S. Gentile. La Vanoli non ne approfitta, anzi, con un fallo regala due liberi a Slaughter, che non sbaglia. A. Gentile tenta una delle sue solite incursioni ma anche il n. 0 viene stoppato con un fallo. Solo 1/2 per Ale prima di altri due pesantissimi viaggi in lunetta nuovamente per Slaughter. Il lungo bianconero è glaciale, realizzando entrambi i tentativi. Sacchetti chiama timeout nella speranza di costruire la giocata che potrebbe valere la vittoria odierna. Fortunatamente il ferro respinge il tentativo di Milbourne ed il canestro ospite arriva solo a tempo scaduto. La sirena finale sancisce il successo della Segafredo per 79-78.

 

Vittoria fondamentale per la Virtus che dopo quattro sconfitte in fila ritrova il sapore della vittoria. Ancora una volta, però, è mancato il colpo del KO. Preoccupano i soliti errori che nuovamente si sono palesati, lasciando intendere come vi sia ancora molto lavoro da fare per trovare quella compattezza e intesa di collettivo che, soprattutto nel proseguo, potrà divenire l’arma in più per una compagine che ha dimostrato di potersela giocare con tutti ad armi pari. Peccato per lo sfortunato esordio di Baldi Rossi, la cui speranza è di vederlo già operativo nel prossimo match che la Segafredo giocherà in trasferta a Cantù tra una settimana. 

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