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Chiacchiere da Bar…bieri – Gli occhi del (Hyper)cavallino

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In questo fine settimana la 90esima edizione della 24 Ore di le Mans è andata agli archivi. La Motor Valley, rappresentata nella grande classica francese da Ferrari, AFCorse e Iron Lynx, ha ottenuto un secondo e un terzo posto in GTEPro grazie alle due Ferrari 488 dell’AFCorse. La vittoria di questa classe è andata alla Porsche #91 guidata dall’ex Minardi Giammaria Bruni. In LMP2 argento per gli italiani del Prema Orlen Team, al debutto a Le Mans, coadiuvati nell’impresa dall’esperienza nelle gare endurance di Iron Lynx.

Per la classifica assoluta nessuno è riuscito a scalzare dal trono la Toyota, al quinto successo consecutivo a La Sarthe, roba che Toto Wolff spostati (e lo sta facendo). In classe Hypercar (fu LMP1), i giapponesi non hanno apparentemente rivali: la Alpine corre ancora in deroga con una vecchia LMP1 non ibrida mentre Glickenhaus non ha fondi all’altezza del colosso nipponico. Da Monza però, e negli anni a venire, forse le cose saranno destinate a cambiare.

Il debutto di Peugeot è solo questione di giorni e se sarà una nuova Nissan o una nuova Audi lo dirà solo la pista. Dal 2023 anche BMW, Porsche, Cadillac e Acura faranno correre i loro prototipi LMDh, seguiti nel 2024 da Lamborghini. Correranno a La Sarthe? E’ auspicabile nonché prevedibile, ma i programmi dettagliati devono ancora essere svelati.

Chi ha rotto gli indugi già un anno fa è Ferrari, che ha annunciato che correrà nel WEC, e quindi anche a Le Mans, con una sua Hypercar a partire dal 2023, a cinquant’anni dall’ultima volta. Quando il marchio automobilistico più famoso al mondo incontra la gara più leggendaria esistente, è impossibile non sognare a occhi aperti.

Naturalmente a Maranello non corrono per partecipare, nonostante quanto si sta vedendo in Formula 1. L’obiettivo è quello di tornare alla grande sul circuito de La Sarthe e vincere. Della vettura con il cavallino rampante si conoscono solo gli occhi per ora, svelati poche ore fa dalla Ferrari. Sono occhi che fanno innamorare. Magnetici, aggressivi, di sa di avere dalla sua la bellezza, la grazia e la velocità. Di chi sa che può conquistare tutto ciò che è conquistabile.

“Le auto da corsa non sono né belle né brutte. Diventano belle quando vincono.”

Questo pensava Enzo Ferrari. La nuova Hypercar Ferrari sarà bella quanto i suoi occhi lasciano intuire? Riuscirà ad esserlo almeno quanto la 250 LM, vincitrice nel 1965 a Le Mans? Mancano 363 giorni per saperlo, nel centenario della corsa endurance più bella del mondo.

Gli highlights della mattinata dell’ultima 24 Ore di le Mans (Source: You Tube – 24 Heures du Mans)

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