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Diario dal Tour – A San Sebastian è Lafay a prendersi la seconda tappa davanti a Van Aert e Pogacar!

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È stata una prima tappa subito nel vivo della corsa quella che ha aperto il Tour de France 2023: al traguardo di Bilbao è Adam Yates a beffare il fratello Simon e a prendersi la prima maglia Gialla di quest’anno, in una tappa che ha mostrato anche le ambizioni di Pogacar e Vingegaard. Nella seconda tappa, 208,9 km da Vitoria-Gasteiz a San Sebastian è Victor Lafay ad anticipare tutti e a far sua la vittoria. 

Al via Victor Campenaerts, come nella tappa di apertura, prova a mettersi in testa al gruppo per provare a scappare, ma chi davvero riesce a dare il primo strappo sono la maglia a Pois Neilson Powless, Rèmi Cavagna e Edvald Boasson Hagen, i quali progressivamente aumentano il loro distacco dal resto del gruppo, arrivando a 4’ dopo appena 30 km di corsa. Nel mentre, sul cielo basco fa capolino, prima del previsto, la pioggia. Allo sprint intermedio è Boasson Hagen a passare per primo, mentre in gruppo la volata se la aggiudica Jasper Philipsen, con i primi che allungano a 4’30” quando sono 160 i km all’arrivo. La testa corre forte verso il primo GPM della giornata, il Col d’Udana, e quando mancano 140 km all’arrivo i tre di testa superano i 5’ di vantaggio sul gruppo.

Il primo Gran Premio della Montagna della giornata vede Neilson Powless sopravanzare Boasson Hagen, mentre il gruppo torna sotto i 4’ di svantaggio rispetto ai primi, arrivando a 3’50” mentre ha inizio il secondo GPM. Sulla Cote d’Aztiria è sempre Powless ad aggiudicarsi il GPM e sale ad 8 punti in classifica per la maglia a pois. In gruppo a far l’andatura è sempre la UAE Emirates di Pogacar e Adam Yates: la squadra della maglia gialla porta il gruppo a 3’20” dalla testa quando mancano circa 115 km all’arrivo. Quando sono 100 i km all’arrivo i tre davanti tornando a 4’30” di vantaggio sul resto del gruppo, che però incomincia progressivamente ad alzare il ritmo e in pochi km torna già a 3’35” mentre ci si dirige verso il terzo GPM di giornata. La gara entra nel vivo: il gruppo recupera sensibilmente sulla testa grazie all’azione di Bjerg e a 70 km sono solo 2 i minuti che li separano dalla testa, dove Cavagna inizia a pagare la fatica nei confronti di Powless e Boasson Hagen sulla Côte d’Alkiza. Il terzo GPM della giornata è ancora di Powless, con lo statunitense della EF Education-Easypost che prende altri punti per la classifica. Nel gruppo degli inseguitori Matteo Trentin stava dando l’andatura per la sua UAE Emirates ma a 55 km dalla fine sfortunatamente è incappato in una caduta che alla ripartenza lo ha staccato di 1’ dal resto dei compagni. Dopo la caduta dell’italiano è Bjerg a riprendere in mano la testa del gruppo per la UAE, che in poco torna sui 2’ di distacco dal duo Powless-Boasson Hagen quando sono 40 i km dal traguardo. Il quarto GPM di questa tappa è quello della Côte de Gurutze, dove è sempre Powless a prendersi un altro punto per la maglia a Pois e a staccare il compagno di fuga, provando un’azione solitaria. In gruppo invece Ben O’Connor rimane vittima di una caduta che rallenta buona parte dei corridori, tra cui Vingegaard; davanti invece è la Israel Premier Tech a prendere la testa degli inseguitori, e a ruota anche le altre squadre alzano sensibilmente l’andatura. La Jumbo-Visma non rimane a guardare e a 35 km dal termine è Christophe Laporte a guidare le operazioni. A circa 20 km dall’arrivo è solo uno il minuto che divide Powless dagli avversari, mentre si sale per l’ultimo GPM della tappa, quello che concede i secondi di abbuono all’arrivo.

 

Sulla salita dello Jaizkibel, il vantaggio di Powless cala drasticamente a soli 30”, mentre è la Jayco-AIUla ora a tirare la rimonta del gruppo nei suoi confronti, con Lawson Craddok. Dietro Van der Poel e Alaphilippe si staccano, mentre anche Van Aert fatica a tenere il ritmo ma sembra poter rientrare, davanti invece la fuga di Powless viene ripresa, quando mancano 19 km alla fine. Di nuovo la UAE in testa, con Giulio Ciccone che rimane tra i primi quando ci si avvicina all’ultimo GPM: la volata è tra Pogacar e Vingegaard, con lo sloveno a prendersi gli 8”, i 5 punti e la soddisfazione di passare in testa, dopo anche qualche scaramuccia in partenza nello scatto tra i due. A 10 km dal traguardo Pello Bilbao guida la discesa, seguito da Van Aert, ma lo spagnolo prova un’azione solitaria per staccare il resto del gruppo di testa, al quale il gruppo di Alaphilippe paga 1’20” circa. L’azione di Bilbao viene smorzata dopo pochi km, e quando sono 4 i km a dividere i corridori dall’arrivo è la Jumbo-Visma di Vingegaard a guidare le operazioni, con Bettiol e Ciccione che rimangono a contatto. La tensione sale: vari gli attacchi, ma è sempre Van Aert a ricolmare il gap per la Jumbo, spendendo però tanto in vista della fine. Nell’ultimo km ecco la volata: da dietro parte Victor Lafay, che i pochi metri si crea quel distacco che i big non riescono a colmare e si porta a casa la vittoria beffando Van Aert e Pogacar!

 

Classifica di tappa

1.     Lafay V. (Cofidis) 4:46:39

2.     Van Aert W. (Team Jumbo-Visma)

3.     Pogacar T. (UAE Team Emirates)

4.     Pidcock T. (INEOS Grenadiers)

5.     Bilbao P. (Bahrain-Victorious)

6.     Skjelmose M. (Lidl-Trek)

7.     Woods M. (Israel–Premier Tech)

8.     Bardet R. (Team DSM)

9.     Teuns D. (Israel–Premier Tech)

10.  Hindley J. (BORA-Hansgrohe)

 

Classifica generale

1.     Yates A. (UAE Team Emirates) 9:09:18

2.     Pogacar T. (UAE Team Emirates) +6”

3.     Yates S. (Team Jayco-AIUla) +6”

4.     Lafay V. (Cofidis) +12”

5.     Van Aert W. (Team Jumbo-Visma) +16”

6.     Vingegaard J. (Team Jumbo-Visma) +17”

7.     Woods M. (Israel–Premier Tech) +22”

8.     Skjelmose M. (Lidl-Trek) +22”

9.     Hindley J. (BORA-Hansgrohe) +22”

10.  Landa M. (Bahrain-Victorious) +22”

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