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Diario dal Tour: il sorriso di Pogacar illumina i Vosgi, Ciccone vince la maglia a pois

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Era stata disegnata come la tappa della resa dei conti: chilometraggio corto, solo 131 km, e montuoso per il duello finale. La strada, però, ha anticipato i tempi rendendo i Vosgi improbabilissimi giudici della corsa ed al tempo stesso occasione di rivalsa per chi ha da farsi perdonare qualcosa. 

Se non per la maglia gialla, i giochi sono ancora aperti per il podio e la top 5, oltre alla sfida a pois giunta all’atto conclusivo e forte di 6 GPM pieni di incognite. E’ proprio questa la prima che si accende delineando un drappello di attaccanti con Ciccone a controllare i rivali.

Allungo quasi sprint che serve a mettere in cascina altri punti scalata sul Ballon d’Alsace ma non a tenere lontano il gruppo, deciso a tenere chiusa la tappa.

Mentre Carlos Rodriguez, quarto della generale, è vittima di una brutta caduta in discesa che coinvolge anche Kuss ed attarda entrambi, il Peloton si spezza momentaneamente lasciandone in testa solo 18, Vingegaard compreso. Ricompattati i ranghi, il contrattacco è immediato e frammentato. 

Il copione si ripete sulla seconda salita, sorridendo allo scalatore abruzzese con la differenza che adesso il vantaggio dei battistrada sul resto del gruppo ammonta a 1′. Così va pure sul Col de Grosse Pierre e soprattutto sul Col de la Schlucht a -54 dal traguardo, dove il passaggio di Ciccone per primo vale la matematica certezza della vittoria della maglia a pois (31 anni dopo Claudio Chiappucci per l’Italia,) accolta a braccia al cielo dal grimpeur della Lidl-Trek e dai preziosissimi compagni di squadra in fuga con lui. 

Se l’obiettivo è raggiunto dalla formazione americana, si materializza quello di Pinot che sull’asperità successiva prova a fare selezione portando con sé solo 4 corridori: Madouas, Barguil, Pidcock e lo stesso Ciccone. Il gap sul gruppo scende sotto al minuto mentre la volontà di regalarsi un sogno da parte di Pinot prima del ritiro è lampante ed infatti riesce a fare il vuoto avvolto da un tifo casalingo infuocato. Scollina in solitaria dal Petit Ballon conservando una trentina di secondi sui primi inseguitori.

Pinot non è l’unico determinato a lottare per la tappa, dal gruppo ecco riproporsi il più probabile dei testa a testa. Anche se sono divisi da oltre 7’30”, Pogacar e Vingegaard attaccano la salita riducendo il divario a soli 20” in un attimo. L’impatto è imminente. I due fuoriclasse accompagnati da Gall prima riprendono il francese della FDJ oltre a Pidcock e Barguil, poi li lasciano indietro ad 11 km dalla fine frantumando i sogni di gloria transalpini. 

Intanto dietro è battaglia tra i gemelli Yates e Rodriguez per scalare le posizioni d’onore della classifica. Ci si studia in cerca dello scatto vincente non solo fino al GPM, l’ultimo di questo Tour de France, ma anche lungo l’altopiano successivo verso il traguardo. Il marcarsi eccessivo consente ai fratelli Yates di riportarsi sui battistrada ai -4,5 km. Adam si mette al servizio di capitan Pogacar, gli altri stanno a ruota cercando di salvare le gambe per lo sprint ristretto. Lo lancia la maglia gialla ma lo scatto di Pogacar è bruciante e vale la 20esima tappa, segno di piccola rivincita e di un Tour de France chiuso con il sorriso. 

Domani sui Campi Elisi i velocisti si sfideranno sull’ultimo arrivo, Vingegaard e la Jumbo festeggeranno la loro seconda Grande Boucle, Ciccone la maglia a pois, tutto il resto del gruppo la fine di una corsa in grado di dare emozionare in chiave spettacolare sin dal primo giorno.

 

CLASSIFICA DI TAPPA:

1) Tadej Pogacar (Team UAE Emirates) in 03h27’18”

2) Felix Gall (AG2R-Citroen Team) s.t.

3) Jonas Vingeegard (Jumbo-Visma) s.t.

4) Simon Yates (Team Jayco Alula) a s.t.

5) Adam Yates (Team UAE Emirates) a 7”

6) Warren Barguil (Team Arkea-Samsic) a 33”

7) Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a 33”

8) Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) a 33”

9) Tobias Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) a 50”

10) Rafal Majka (Team UAE Emirates) a 50”

 

CLASSIFICA GENERALE:

1) Jonas Vingeegard (Jumbo-Visma) in 79h16’38”

2) Tadej Pogacar (Team UAE Emirates) a 7’29”

3) Adam Yates (Team UAE Emirates) a 10’56”

4) Simon Yates (Team Jayco Alula) a 12’23”

5) Carlos Rodriguez Cano (Ineos-Grenadiers) a 12’57”

6) Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) a 12’27”

7) Jay Hindley (Bora-Hansgrohe) a 14’44”

8) Felix Gall (AG2R-Citroen Team) a 16’09”

9) David Gaudu (Groupama-FDJ) a 23’08”

10) Guillaume Martin (Cofidis) a 26’30”

 

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