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F1 – Gp d’Austria: Verstappen fa il bis, Sainz è quinto!

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Credits: Twitter - @ScuderiaFerrari

Benvenuti al secondo Round al RedBull Ring, oggi in veste di GP d’Austria, per il nono appuntamento del mondiale 2021 di Formula 1. E questa volta tutto esaurito in ogni ordine di posto sulle tribune del circuito austriaco – 132000 presenze oggi -,  con un’intera tribuna, quella sotto l’immensa statua del toro rosso, dedicata ai tifosi olandesi di Verstappen.

Si arriva alla gara con Norris che vorrà dimostrarsi un presente quanto futuro degno avversario per Verstappen, con Ricciardo chiamato a zittire chi lo da in fase calante dopo essere stato distanziato di 11 posizioni nelle qualifiche di ieri dal compagno di squadra, con le Ferrari chiamate a dimostrare che gli ingeneri ci avevano visto lungo nelle deludenti prove del sabato in cui avevano preferito un posizionamento meno prestigioso per poter arrivare alla gara con gomme più performanti

Partenza. I semafori si spengono, Norris e Verstappen partono molto bene ma l’olandese riesce a chiudere la traiettoria all’avversario, dietro le Mercedes bisticciano tra loro, mentre Perez rimane a distanza dalla McLaren davanti a se. Al centro del gruppo succede un po’ di tutto, Sainz perde tre posizioni, Leclerc con un imbucata in curva Tre ne guadagna altrettante mentre Ocon viene stretto in un sandwich tra Giovinazzi e Schumacher: il pilota Alpine finisce a bordo pista, la safety car entra in pista prima che Verstappen tagli il traguardo del primo giro.

La ripartenza avviene all’inizio del 4° giro ed è incredibile. Verstappen rallenta di molto in dirittura d’arrivo al rettilineo del via, Norris deve inchiodare per non tamponarlo mentre dietro le monoposto si aprono a ventaglio nella confusione creatasi. Verstappen riparte repentinamente quando nessuno è pronto, Norris cerca un’altra traiettoria per tenere a bada Perez, ma incombono anche le Mercedes. In entrata di curva Tre le quattro monoposto arrivano pressoché insieme racchiuse in pochi metri e alla fine ad approfittarne è Bottas che si tiene sull’esterno in ripartenza riuscendo a superare il compagno di Mercedes rallentato da chi gli sta davanti.

Passano i giri, Hamilton che si è ripreso la posizione su Bottas, non riesce ad affondare su Norris, mentre dietro le Ferrari possono gestire al momento le gomme nell’attesa dei primi pit stop che non tardano ad arrivare per chi aveva deciso di interpretare la gara con delle gomme morbide – come le ALpha Tauri – e viene risucchiato nel centro del gruppo.

Al 20° giro Hamilton riesce finalmente a superare Norris, ma entrambi escono malconci dal duello e soprattutto distanti dal leader della gara. Norris che viene inoltre penalizzato di 5 secondi per aver accompagnato Perez fuoripista durante una difesa da una manovra di sorpasso dell’avversario. Il messicano, ne parliamo in modo ironico, fa tesoro dell’esperienza e decide, nel corso dei successivi 30 giri, di servire lo stesso trattamento non per una ma per ben due volte all’incombente Charles Leclerc che oggi sembra averne abbastanza per arrivare alla quinta posizione.

Quinta posizione che invece sarà conquistata per una manciata di decimi da Carlos Sainz per cui la Ferrari aveva riservato una strategia opposta a quella di Leclerc, partendo con delle gomme dure e arrivando alla fine con delle medie estremamente performanti nella pista ben gommata. Sainz che riuscirà a superare un Ricciardo che stava facendo da tappo alle due Ferrari e riuscirà a rientrare nei 10 secondi di distanza da Perez che gli varrano il sorpasso a giochi finiti: “Cam’on Baby!”.

Leclerc chiuderà invece ottavo una gara in cui ha dato il 110%, miglior interprete a voto popolare di curva Tre con una traiettoria che aggredisce molto il cordolo interno senza però perdere trazione poi in uscita di curva, chapeux!

La gara si chiude in una nuvola Orange sul RedBullRing, con Verstappen che vince ancora una volta comodamente, questa volta su Bottas e Norris; quarto Hamilton, completamente fuori dai giochi da metà gara in poi, quasi recuperato anche da Perez: il campione britannico sembra, per la prima volta negli ultimi 8 anni, completamente perso.

Prossimo appuntamento quindi per domenica 18 Luglio a Silverstone, una pista che tradizionalmente strizza l’occhio tanto alla Mercedes quanto ad Hamilton: il cannibale sarà chiamato a dimostrare che il campionato è ancora aperto.

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