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Focus On – Sofia Goggia vale oro

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Premessa: sì, Sofia Goggia ha conquistato la medaglia d’argento, lo sappiamo.

Potrebbero esserci molti modi per definire quanto successo nella discesa libera femminile alle Olimpiadi di Pechino. Si potrebbe parlare di miracolo, ma forse è accaduto qualcosa in più: Sofia Goggia ha vinto la medaglia d’argento nella “sua” gara. Incredibile, soprattutto pensando a quanto successo 23 giorni fa. Nel Super G a Cortina, infatti, una distorsione al ginocchio con lesione parziale del legamento stava per infrangere i sogni di gloria della campionessa azzurra. Un infortunio alla gamba già operata in passata, come un avvertimento. “Se questo è il piano che Dio ha scelto per me, allora dovrò accettarlo”: disse così, quasi amareggiata, il giorno dopo l’infortunio. Poi via al recupero. Una corsa contro il tempo, una corsa contro sé stessa. Una discesa, ma non una delle tante a cui è sempre stata abituata: una discesa contro la paura, contro la sfortuna. Quel desiderio di rivalsa, il ruggito di un leone pronto a tutto per arrivare al proprio obiettivo. La Goggia è sempre stata affamata, lo ha dimostrato ancora una volta. E forse, per una volta, in questo recupero ci credeva molta gente, insieme a lei. Perché lei non ha mai smesso di crederci, sin dal giorno dopo. Terapie, campi magnetici, palestra: un percorso duro, al limite dello sfinimento, ma quando stanno per portarti via il tuo sogno non puoi far altro che lottare. Sofia lo ha fatto.

Il 5 febbraio ecco gli sci di nuovo ai piedi, con le speranze che aumentavano sempre di più. Il giorno successivo, invece, ecco il messaggio tanto atteso: “Pechino, arrivo”. Una gioia, per tutti. Molta gente si sarebbe accontentata delle presenza dell’atleta italiana, lei invece no. Superato il primo step, ecco il secondo. Il sogno, più che un reale obiettivo, sarebbe stato un nuovo trionfo dopo quello del 2018. La gamba fa un po’ male, ma lei c’è. Rinuncia al Super G, per puntare tutto sulla discesa libera. La sua gara, che ritrova la sua regina. Arrivano le prove cronometrate, serve cautela: quarto tempo per lei e un sorriso leggero, dopo tanta amarezza. Si arriva dunque al 15 febbraio. La discesa finale. Tutti lì, con perseveranza. Una gara fantastica, Sofia resta prima per diverso tempo prima di essere superata dalla svizzera Corinne Suter. Argento, dice il tabellone. Ma Sofia Goggia vale oro. Non è un miracolo. E’ la vittoria della determinazione, la vittoria della fame. Sofia Goggia ha dimostrato, ancora una volta, di essere tanto. Ha sfidato il piano di Dio e lo ha superato. Come la campionessa che è.  

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