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Formula 1 – Gp Russia : La fortuna volta le spalle alla Rossa

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Nella Giornata delle 308 gare in Formula di Kimi Raikkonen, che sale al 3° posto della speciale classifica scavalcando Michael Schumacher (307), assistiamo ad un involontario suicidio sportivo, quello della Ferrari, che butta alle ortiche unweekend incredibile, dimostrando ancora una volta la propria ingenuità e sfortuna di cui la Mercedes ha beneficiato negli ultimi anni.

La gara comincia, le monoposto scaricano i loro cavalli sull’asfalto e quelli di Vettel sono inferociti. Il Tedesco della Ferrari ha una prontezza di riflessi straordinaria e, complice la mescola più morbida delle sue gomme, sorpassa un impacciato Hamilton nel mentre che il britannico prova a chiudergli la traiettoria. Il guizzo di Vettel fa male ad avversari e compagni: arriva in uscita dalla curva uno più veloce anche di Leclerc, sfruttandone la scia, ed infila il monegasco portandosi in prima posizione. Primo giro, prima Safety car: contatto Ricciardo – Grosjean, con il pilota della Haas che ne esce peggio, va contro le barriere ed è costretto a lasciare la gara. Qualche giro per rilassare i nervi, Verstappen è ottavo, Giovinazzi si mantiene in 12° posizione e Raikkonen in 15° dopo una partenza anticipata, per cui dovrà scontare un drive through. Per Charles il secondo posto di Singapore è ancora un vivido ed amaro ricordo, si confronta fin da subito con i meccanici “io ho fatto quello che mi avevate detto, ed ora sono dietro”, di tutta risposta il muretto gli consiglia di calmarsi e che se dimostrerà di averne più rispetto a Vettel potrà procedere con un sorpasso organizzato. Vettel acconsente alla strategia, ma dimostra di non volerne sapere di cedere la posizione senza dimostrare al mondo di cosa è capace, il tedesco comincia a piazzare giri veloci su giri veloci. La strategia deve essere quindi definitivamente rivista, Leclerc dimostra, come settimana scorsa, la sua giovane età e la sua voglia di vincere esplicitando ancora il suo malcontento, ma il muretto Ferrari è categorico con Vettel: “Leclerc è a 1.9 secondi da te, continua a spingere, andiamo con il piano c”.

Quindicesimo giro, un timido Hamilton prova a farsi vedere con un giro veloce, ma Vettel ci tiene particolarmente a mettere le cose in chiaro ed al 17° giro fa segnare un ottimo 1’38″245, dietro Verstappen continua la sua rimonta e si porta in sesta posizione, da segnalare anche un interessantissimo duello, per la 12° posizione, tra Gasly ed Albon: i due piloti che quest’anno si sono avvicendati al volante della seconda RedBull ufficiale. Ventitreesimo giro, Leclerc è il primo a rientrare ai box, gomme medie per lui. La Ferrari prova ad impensierire le Mercedes che ora dovranno monitorare la situazione del monegasco, per capire l’andamento delle gomme fresche, e  che nel frattempo dovrebbero attaccare un Vettel che, complici le linee morbide del tracciato russo, nonostante gli ottimi tempi sta gestendo le gomme in maniera esemplare. Passano quattro giri, i tempi di Leclerc sono mostruosi, la Ferrari richiama alla base anche Vettel, overcut del monegasco sul compagno di squadra che però alla fine potrebbe pagare le conseguenze delle gomme più usurate scaturendo i presupposti di un interessante duello per la prima posizione a tinte rosse.

Il tragico epilogo. Passa un giro dal pit-stop di Vettel e la sua monoposto comincia a perdere potenza, il miglior Vettel degli ultimi due anni (nominato Driver of the Day dai fan della Formula 1) è costretto a parcheggiare la sua monoposto a bordo pista, si attiva virtual safety car. I piloti sono costretti ad andare ad una velocità controllata, chi non era ancora cambiato le gomme può approfittarne della situazione, e la Mercedes, oggi senza nessuna speranza ne idea, piegata dalla supremazia Ferrari, si ritrova tra le mani, cadute dal cielo, le chiavi della gara. Al rientro in pista Hamilton si ritrova davanti a Leclerc, con gomme più fresche di otto giri, la Ferrari prova la mossa disperata, richiama Leclerc ai box per montare delle nuove soft per combattere alla pari con le Mercedes: mossa comprensibile per poter duellare fino all’ultimo secondo, ma che impone al monegasco di perdere subito un’altra posizione, questa volta a vantaggio di Valteri Bottas.

La gara prosegue senza particolari acuti, le Mercedes giocano di squadra, Hamilton può guidare in scioltezza senza affaticare le gomme nel mentre che Bottas duella con Leclerc. La gara si conclude con l’ennesima doppietta Mercedes su questo tracciato, che sembra essere stregato per le Ferrari. “Eravamo molto veloci, potevamo finire davanti a Valteri. Siamo stati sfortunati con la safety car”, queste le parole di un amareggiato Leclerc a fine gara.

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