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Giro d’Italia: Nemmeno la pioggia ferma Roglic, lo sloveno vola nella Riccione-San Marino

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Primoz Roglic è più forte di tutto, conquista la Riccione-San Marino e prende un buon vantaggio, prima delle salite, nei confronti degli avversari. Conti tiene duro e conserva la rosa, Yates e Lopez crollano, Nibali si dimostra superlativo. Campenaerts è sontuoso ma la sfortuna lo frena.

La cronometro Riccione-San Marino, nona tappa del Giro d’Italia 102, di 34.8 chilometri vede il trionfo di un super Roglic che sale secondo in classifica generale alle spalle di Conti. Il romano combatte e tiene la maglia rosa con un vantaggio di 1’50” sul diretto inseguitore. Campenaerts, senza pioggia, fa segnare il tempone fermando il cronometro a 52’03”, nonostante il problema meccanico avuto durante la prova. Un risultato che sembra imbattibile. Roglic parte sotto il diluvio di Riccione e il maltempo potrebbe e dovrebbe condizionare la sua prestazione ma l’uomo della Jumbo-Visma è più forte di tutto e sul traguardo di San Marino rifila 11” al campione europeo a cronometro che non prende bene la sconfitta. Sa di beffa.

Mollema, Nibali e Kangert, rispettivamente terzo, quarto e quinto, sono le vere sorprese di giornata. I tre, non proprio degli specialisti delle prove contro il tempo, si difendono alla grande e concludono a poco più di un minuto di ritardo da Roglic. Lo Squalo, adesso, deve colmare un gap di 1’44” dallo sloveno che ha un tesoretto invidiabile in vista delle grandi montagne. Sotto il diluvio affogano Yates, Lopez e Landa, autori di una pessima prestazione. Tutti e tre i big sono chiamati a recuperare diversi minuti di ritardo, ci si aspettano attacchi da lontano sui tapponi di montagna, unico modo per recuperare terreno.

Si riparte martedì con la Ravenna-Modena, tappa per velocisti, con Valerio Conti vestito ancora di rosa, gli sprinter vogliosi di giocarsi le ultime chance e Roglic che può godersi il vantaggio accumulato. Da segnalare, infine, il nuovo leader della maglia bianca: Nans Peters, a discapito di Giovanni Carboni.

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