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Il Personaggio Della Settimana – Andrea Migno

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La Motor Valley è unica. Un luogo che unisce tradizioni, culture e passioni diverse, ma una su tutte è il filo conduttore in una regione così speciale: quella per i motori. Tutti i figli della valle dei motori hanno un attitudine innata verso il rombo e il ruggito che esce dai cuori di moto e auto. Uno di quei figli è un romagnolo doc, nato a Cattolica ma cresciuto a Saludecio. Tirato su a pane e motori, un anima speciale, buona, simpatica, originale e unica nel suo genere che fa sorridere tutto il paddock del motomondiale e che solo a starci accanto porta una ventata di allegria speciale. Andrea Migno, il Mig per i suoi amici dell’Academy, è uno di quei piloti aggressivi con l’ignoranza sportiva giusta che lo contraddistingue da tutti gli altri. Chiaro, diretto e senza filtri. Dice le cose come le pensa e non ha paura di nascondersi dietro un dito così come di una staccata profonda per attaccare un avversario in pista. A volte l’anima della VR46 sembra essere lui, sempre in prima linea per i suoi compagni quando vincono, salgono sul podio o incappano in una giornata storta. Non importa lui è sempre lì ad aspettarli al box o al parco chiuso per regalargli una risata spontanea e naturale come è lui. Per fare casino al ranch è lui l’uomo ideale, l’anima della festa, anche quando Vale si è ritirato a Valencia era lui che sulle sedie in piedi nel box intonava cori verso il suo mentore e in qualche modo colui che lo ha cresciuto, sportivamente parlando. 

Mig si riassume nell’aggressività e nella velocità che mette in pista ma anche nelle battute ai microfoni dopo una gara che fanno morire dalle risate giornalisti e ascoltatori. Con il suo sorriso semplice ha conquistato il circus e anche se manca come alla prima gara di questa nuova stagione sembra sempre essere presente, perché una personalità come la sua non può sparire nel nulla. Andrea in Moto3 è stato grande protagonista dalla sua prima stagione a tempo pieno nel 2015. Nel mondiale ha esordito nel 2013 come Wild Card con il Team GMT Racing, mentre nel frattempo continuava la sua crescita nel CEV con la squadra di Valentino Rossi essendo già un profilo collaudato dell’Academy del dottore, uno dei primi a farne parte. Con lo Sky Racing team ha conquistato i primo podi e la prima vittoria della sua carriera, su una pista amica, di casa qual è quella del Mugello. 4 giugno 2017 al circuito toscano ci si prepara a vivere una giornata tutta tricolore sugli spalti con i nostri ragazzi che sono in grande spolvero in tutte e tre le categorie. Migno parte 12° e lotta per tutta la gara destreggiandosi nel solito e classico gruppone che in Moto3 lotta per la vittoria, soprattutto su un circuito con un rettilineo così lungo dove la scia conta molto. Sportellate a destra e sinistra, sorpassi e controsorpassi per vedere chi l’avrebbe spuntata nel finale. Mig però ha un arma segreta: la Bucine. Ultima curva del Mugello che lui interpreta alla perfezione, forse anche sotto consiglio di chi quella curva la disegna come Giotto, alias Valentino Rossi. All’ultima tornata esce primo da quella curva che immette i piloti su un rettilineo infinito per le Moto3 e contro ogni pronostico che non avrebbe dovuto vederlo tagliare per primo il traguardo lui vince davanti a Diggia ed esulta, urla, si libera. Conquistare la prima vittoria in casa è speciale, una ciliegina sulla torta.

Andrea Migno festeggia la vittoria in Qatar nel 2022, la seconda della sua carriera – credits to motogp.com

Dopo Mig ha continuato a muoversi tra i team della Moto3 ottenendo altri podi importanti e un’altra vittoria. L’ultima gioia è arrivata nel 2022 a Doha nella gara di apertura con il Team Snipers. Un leone pronto a lottare ad ogni curva e che non si tira mai indietro, un talento per le risate e il divertimento ma anche un gran manico in pista. A fine 2022 è rimasto senza sedile con la voglia di provare anche altre categorie e mettersi alla prova oltre che confrontarsi con qualcosa di diverso fuori dalla sua “confort zone”. Eppure la prima chiamata stagionale è arrivata subito, al secondo Gran Premio in Argentina che si è appena concluso. Il CIP Green Power ha bisogno di sostituire Fellon, infortunato, e non si può che pensare a lui che rimasto a casa, un vero specialista della categoria. Detto fatto, a Termas de Rio Hondo risale in moto e conquista un bellissimo terzo posto confermando ancora una volta le sue abilità. È chiaro a tutti che lasciare a casa un pilota come lui sia uno spreco, qualsiasi team in Moto3 potrebbe trarre vantaggio dalla sua esperienza e dalla sua velocità. Io sono sicura che lo rivedremo ancora in pista a lottare tra una piega e l’altra per le posizioni di vertice e poi a regalare un sorriso a tutti a fine gara, magari solo sporadicamente per questa stagione, in attesa di una nuova proposta a tempo pieno.  

Un giornata con Andrea Migno, pilota della VR46 Academy – credits to YouTube, valentinorossiracing

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