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Il Resto del Carlino – La FIR ferma il rugby italiano. Da Bologna coro unanime: “Giusto così”

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fonte immagine: Marta Dera

La stagione del rugby finisce qui. Decisione presa. La FIR ha definitivamente sospeso la stagione 19/20 del Rugby italiano dal TOP12 ingiù si ferma definitivamente. Niente Campioni, niente promozioni e retrocessioni e competizioni che riprenderanno solo per la stagione sportiva 20/21.

Come riporta Filippo Mazzoni su Il Resto del Carlino, la posizione della FIR è stata appoggiata in maniera unanime in città. Le due squadre bolognesi infatti hanno commentato positivamente la decisione. Lucio Bini consigliere del Bologna1928 e membro del Comitato Regionale della FIR, ha commentato così: «Presa di posizione necessaria da parte della FIR. Visto il momento è stata l’unica cosa logica da fare». C’è comunque rammarico in casa Bologna1928, autore finora di un’ottima stagione in Serie B, ma la situazione impone lo stop, e lo sport passa in secondo piano.

Stessa posizione anche per l’altra società rugbystica all’ombra delle Due Torri. La Reno Bologna, società tra le prime in Italia a sospendere tutte le attività, anche prima del decreto, si allinea tramite le parole del presidente Raffaele Capone: «Giusto fermarci. Vista la situazione sarebbe stato impossibile ripartire in tempi brevi. Servirà un aiuto da parte della FIR a tutte quelle piccole società che rischiano il contraccolpo. La situazione economica generale è difficile e anche lo sport ne risentirà. Oggettivamente, a pandemia finita, dovremo fare i conti anche con un calo di iscritti, dovuto alla situazione psicologica che potremmo vivere». Nonostante tutti rischi del caso, però il Presidente della società militante in Serie C1 mette al primo posto la salvaguardia dei suoi atleti: «Come società siamo stati tra i primi a interromperà le attività: la salute dei ragazzi e delle loro famiglie è la cosa più importante. Sportivamente parlando nessun problema, con i senior ripartiremo dalla C1, consci di quello che avevamo fatto di buono finora e consapevoli di poter continuare a crescere e migliorare».

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