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Intervista a Daniele Frignani, Manager della Fortitudo Baseball

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In attesa che inizino gli allenamenti di squadra e successivamente le partite ufficiali della stagione 2020 di baseball, abbiamo fatto due chiacchiere con Daniele Frignani, manager della Fortitudo Campione d’Italia e d’Europa, per tenere comunque accessi i riflettori sul baseball, sport troppo spesso considerato di nicchia, che a Bologna ha però un grande seguito e tanti trofei in bacheca.

Ben ritrovato Daniele, iniziamo con le domende. Tra i cambiamenti avvenuti in società, c’è stato l’addio al baseball giocato di Radaelli. Al suo posto ci sarà Fabio Betto, che già era all’interno dello staff e che tutti i tifosi conoscono benissimo. Possiamo dire che è un cambio all’insegna della continuità del un buon lavoro svolto in questi anni dal team degli allenatori?

«Si Radaelli dopo una vita sui campi da baseball e con la “Effe” ha detto stop, non posso che ringraziarlo di cuore per tutto quello che ha fatto e per l’aiuto che mi ha dato sia quando sono entrato in prima squadra da ragazzo come giocatore, che successivamente da manager. Il suo ruolo lo ricoprirà Betto, che in questi anni è stato a mio stretto contatto in tutte le scelte che abbiamo preso, e sicuramente ha capacità e qualità per farlo ottimamente».

Le altre squadre si stanno muovendo sul mercato e ci sono state già alcune ufficializzazioni importanti, come quella di Angelo Palumbo e Leo Ferrini a San Marino. Dal lato Fortitudo per ora sappiamo che torneranno sicuramente Marval e Rivero, ma che mancherà Polonius. Puoi dirci qualcosa su come si sta muovendo il D.S. Mura?

«Il San Marino mi sembra la squadra più attiva sul mercato, sta facendo una squadra molto competitiva. Io con Mura mi sento tutti i giorni e stiamo provando ad allestire una squadra altrettanto di livello.
Polonius andrà a rinforzare il Neptunus Rotterdam, ma sapevamo che per scelta di vita sarebbe tornato in Olanda, sostituirlo non sarà facile, ma si sta cercando il profilo giusto».

E possibile il ritorno di Stephen Perakslis? E’ vero che porterebbe via un posto da straniero per i giocatori del campo, ma da quanto ha fatto vedere l’anno scorso, può  davvero fare la differenza nei momenti cruciali della stagione…

«Stephen nel 2019 è stato spettacolare o meglio chirurgico. L’abbiamo preso per la Coppa Campioni e per i playoff e lui si è fatto trovare pronto in ambedue le occasioni…
Ora sta giocando in Portorico, sappiamo che ha richieste importanti anche da altri campionati, quindi non sarà assolutamente facile riconfermarlo».

E’ ufficiale l’inserimento in roster di Riccardo Bertossi, che la scorsa stagione era già della Effe ma non era stato aggregato per motivi di studio. Sarà realisticamente possibile vederlo qualche volta in campo?

«Bertossi è un giovane molto interessante, negli ultimi 2 anni in serie A2 ha fatto vedere ottime cose e quindi inizierà sicuramente ad allenarsi in mezzo al nostro gruppo, ci sono ottime possibilità che faccia parte della squadra».

La stagione inizia nelle prime settimane di Aprile, quando riprenderete gli allenamenti?

«In realtà gli allenamenti per i ragazzi non finiscono mai, nel senso che abbiamo giocatori che in questo momento stanno giocando in Venezuela o in altri campionati caraibici, mentre gli italiani stanno lavorando dal punto di vista atletico e fisico. 
Comunque a breve annunceremo la data del primo allenamento di squadra, ma in questo momento non è ancora definita».

La FIBS voleva un campionato a dodici squadre, alla fine ne risultano iscritte dieci, ed è comunque un bel passo avanti rispetto al 2019. E’ cambiata anche la formula pensata inizialmente, ma comunque anche così vi saranno più partite. Cosa ne pensi?

«A me il girone unico a dieci squadre è sempre piaciuto, vorrebbe dire intanto giocare 36 partite! È chiaro che l’ottimale sarebbe giocarne tre di  partite per fare un salto a 54 partite, ma in questo momento il movimento non riuscirebbe a sostenerle, e quindi avanti con questa formula.
Speriamo in un prossimo futuro di avere un campionato che funzioni in modo da non cambiare tutti gli anni».

Oltre alla “Effe”, sono iscritte Godo, Macerata, Nettuno City, Parma, Redipuglia, San Marino, Collecchio, Torino e Nettuno 2. L’Emilia continua a farla da padrona (cinque su dieci), ma si inizia a girare un po’ di più per l’Italia. Per alcune realtà sarà un impegno economico importante, pensi che sarà sostenibile anche nel futuro?

«Si l’ottimale sarebbe ritrovare piazze storiche come Grosseto, Milano, Firenze… ma sicuramente ne sto scordando altre! La nostra regione è sempre protagonista in questo senso e credo che sarà così in futuro, ma va benissimo girare di più l’Italia anche se più costoso per le società».

LA FIBS ha reso noto che nel 2020 ci sarà una produzione video di almeno una partita per weekend. E’ una buona notizia per i tifosi, ma anche per il movimento che potrebbe ottenere un po’ di visibilità in più, e magari agganciare un qualche sponsor. Come valuti la cosa?

«Assolutamente una grande cosa! Credo proprio che il futuro sia quello, dare visibilità al nostro meraviglioso sport, anche perché sono convinto che in giro per l’Italia ci sono molti appassionati e speriamo pure che aumentino…»

Qualche mese fa ho sentito Vaglio per intervistarlo sull’ottimo 2019, nonostante il brutto finale in nazionale con il mancato approdo all’Olimpiade. Il capitano mi diceva che le motivazioni vanno sempre cercate dentro di sé al di la delle vittorie passate. Il ragionamento è corretto ma non è così semplice. Voi come li stuzzicate per fargli sentire ancora la fame di vittoria?

«Chi fa sport “vive” per giocare finali, partite importanti, per le vittorie! Quindi bisogna trovare sempre nuove motivazioni, stimoli sia individuali che di squadra… detto questo non sarà facile, in effetti è molto difficile vincere e ripetersi lo è molto di più! La stagione passata, per la prima volta nella storia della Fortitudo, abbiamo vinto 2 scudetti consecutivi, sarebbe bellissimo se ne arrivasse un altro…»

Concludo con una battuta. Ci siamo sentiti nel 2018 ed avete vinto Coppa Italia e Campionato. Ci siamo sentiti nel 2019 ed avete vinto Coppa Campioni e Campionato. Non so se potremo portare fortuna anche quest’anno… però ci proviamo!

«Obiettivamente abbiamo iniziato a sentirci nel 2018, direi che non ha portato bene, ma benissimo!
Quindi mi raccomando continuiamo pure a sentirci… a parte gli scherzi, speriamo in un 2020 positivo con qualche trofeo in bacheca. Un saluto a tutti voi e a presto!»

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