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Jannik Sinner: testa e cuore da numero 1 del mondo

Jannik Sinner non smette di stupire in questo 2024. La vittoria dello US Open assume ancora più valore per ciò che l’ha preceduta.

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Jannik Sinner
Jannik Sinner (© US Open)

Jannik Sinner, con la vittoria di ieri sera ai danni di Taylor Fritz allo US Open, ha vinto il secondo slam della sua stagione e della sua carriera. Il tennista altoatesino è sempre più solidamente numero 1 del mondo, con un vantaggio di oltre 4000 punti sul secondo classificato, Alexander Zverev. Basterebbe questo per comprendere l’enorme portata di quello che sta facendo Jannik negli ultimi mesi, ma c’è una storia ben più complessa (e nota) che rende il tutto ancor più incredibile.

Vittoria a Cincinnati, poi la rivelazione

Nella notte tra il 19 e il 20 agosto, Jannik Sinner si era aggiudicato il titolo a Cincinnati, sconfiggendo in finale l’americano Frances Tiafoe e dando una risposta forte dopo le polemiche sulla sua mancata partecipazione alle Olimpiadi. Il numero 1 del mondo era riuscito a conquistare così l’ultimo torneo prima dello US Open, candidandosi come favorito per lo slam americano. Proprio nella giornata del 20 agosto però, tramite un post pubblicato sui suoi profili social, Jannik ha fatto una rivelazione spiazzante.

Il post in questione riguardava una sentenza dell’ITIA che lo proclamava ufficialmente innocente da qualsiasi accusa di doping. Il tennista italiano, si legge nel documento, era stato notificato ad aprile per due test anti-doping dall’esito positivo fatti il 10 e il 18 marzo, prima e dopo il torneo di Indian Wells. Jannik, però, convinto della sua innocenza, era riuscito a fare ricorso immediatamente e, dopo mesi di indagini, era stato appunto proclamato innocente.

La quantità di Clostebol trovata (prossima allo 0) e la spiegazione plausibile data da Sinner e dal suo team sono state considerate sufficienti per scagionarlo. Gli sono stati comunque tolti punti e montepremi del torneo di Indian Wells, quello giocato con la sostanza in circolo. Da qui però, ecco i primi sospetti. Alcuni tennisti, Kyrgios in primis, si sono proclamati contrari alla sentenza. Altri, come Djokovic e Alcaraz, hanno scelto la via della diplomazia. Pochi, come Berrettini e Zverev, hanno mostrato subito vicinanza nei confronti del collega.

5 mesi da incubo per Jannik Sinner, ma con ottimi risultati

Il motivo per cui la notizia della positività di Sinner non è mai uscita prima del 20 agosto è proprio la tempestività del ricorso fatto da Jannik. Proprio il particolare tempismo con cui è uscita la notizia è stata il principale oggetto delle critiche. Rimane però il fatto che Sinner ha dovuto giocare mesi con questo fardello sulle spalle, senza sapere come sarebbe finita la vicenda. E considerando i risultati ottenuti in questi 5 mesi, è stato semplicemente straordinario.

Vero, in quel periodo Alcaraz e Djokovic hanno vinto più di lui, ma Sinner ha tenuto una costanza incredibile. Oltre alla vittoria del torneo di Halle, ha raggiunto almeno i quarti di finale in tutti i tornei giocati e spesso si è spinto oltre. La sua enorme forza mentale gli ha permesso di restare sempre concentrato sul campo, nonostante l’incubo che stava vivendo.

Nei 2 slam giocati tra maggio e luglio, Roland Garros e Wimbledon, ha sempre vinto Carlos Alcaraz. Jannik Sinner, invece è uscito in semifinale a Parigi, proprio contro lo spagnolo, e ai quarti contro Daniil Medvedev a Londra. Entrambe le sconfitte sono arrivate al quinto set, il che sembrava sintomo di un problema cronico nelle partite lunghe. Ora, sapendo in che condizioni mentali ha giocato, è plausibile collegare quei due episodi anche ad altro.

Le critiche per le Olimpiadi e il ritorno al successo

Come già anticipato, anche la sua mancata partecipazione alle Olimpiadi, per via di una tonsillite, è stata anch’essa oggetto di forti critiche. Nonostante questo, Jannik è tornato in campo più determinato che mai. Fallita la difesa del titolo a Montreal, ha completato la doppietta Cincinnati-US Open, riuscita a pochissimi fenomeni prima di lui.

Terminata la finale di ieri sera, nelle dichiarazioni post partita, subito dopo i complimenti fatti all’avversario, ecco l’ennesima dimostrazione del perché è un personaggio così amato. La rivelazione della malattia di sua zia e il discorso sull’importanza della salute, sono un autentico schiaffo a tutti quelli che, per un motivo o per un altro, trovano sempre il modo di criticarlo. 

La forza mentale dimostrata per tutti questi mesi e la costante genuinità delle sue parole, rendono Jannik Sinner un numero 1 non solo sul campo, ma anche fuori. Cercare di gettare fango su un personaggio di questo spessore, significa partire già sconfitti. Un po’ come quello che sta succedendo a quasi tutti gli avversari affrontati da lui sul campo in questo magico 2o24.

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