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Il Semaforo Rosa – Lella Lombardi, un carattere da leggenda

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Formula1.com

Giovedì 3 marzo 2022 erano esattamente trent’anni dalla scomparsa di una donna che ha lasciato il suo indelebile segno nella storia del motorsport. Lella Lombardi è stata una pioniera delle quote rosa nel mondo dei motori e seguendo le orme già tracciate da Maria Teresa De Filippis, anche lei è riuscita ad incidere il suo nome nell’albo delle corse automobilistiche.

Una piccola stella dal Piemonte

Maria Grazia Lombardi per tutti “Lella” è nata a Frugarolo, un paesino piemontese di circa duemila anime, dove il padre faceva il macellaio e produttore di salumi. Fin da piccola ha sempre mostrato un carattere tenace e grintoso che le ha poi permesso di scrivere la sua gloriosa pagina di storia. Il suo cammino lo ha sempre avuto ben chiaro nella testa. Lei amava la velocità e l’adrenalina, per questo sognava di diventare una pilota da corsa. A nove anni aveva già un volante tra le mani e a tredici guidava la sua prima auto. Una piccola predestinata che inaugurò la sua carriera con i kart, per poi esordire nel 1965 nella Formula Monza. Iniziò così una lunga gavetta nelle formule minori che la portarono in Formula 3 nel 1968 e a vincere due titoli. Il primo nel 1970, il titolo di campionessa italiana della Formula 850 e l’anno successivo il titolo inglese nella Formula Ford Mexico. Un escalation che la portò ben presto a correre insieme ai grandi coronando così il sogno di abbracciare la classe regina delle corse automobilistiche.

La forza di una donna

Il 1974 è segnato come l’anno della sua grande occasione. Debutta in Formula 1 con una Brabham BT42 nel Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito Brands Hatch sul quale aveva già corso in occasione della Formula 5000 cogliendo un quarto posto. Non riesce a qualificarsi per la gara ottenendo solo il ventinovesimo tempo in qualifica, ma questo sarà solo l’inizio. Nel 1975 riuscì a prendere parte alla sua prima gara ufficiale con una March Ford Cosworth sul circuito Kyalami esattamente il 26 marzo. In quell’occasioni Lella fu la prima donna a qualificarsi dai tempi della De Filippis. Purtroppo dovette abbandonare la gara per problemi meccanici. Ma in quella stagione la pilota piemontese riuscì a fare qualcosa che fino a quel momento non era riuscito a nessuno. Era pronta per lasciare il suo sigillo nella storia del motorsport. La location fu quella della Spagna, in particolare Barcellona lungo le strade di Montjuic. Durante il Gran Premio catalano Lella compì qualcosa di storico, fu la prima donna a conquistare un punto nella storia della Formula 1 e ancora oggi rimane l’unica ad aver raggiunto un traguardo del genere. Fu una gara molto discussa a causa delle condizioni di sicurezza del circuito che non garantivano l’incolumità dei piloti. Molti dei protagonisti minacciarono anche di ritirarsi e non prendere parte al via. In una corsa rocambolesca dove molti piloti finirono fuori e ci fu anche un grave incidente che coinvolse molte monoposto ed ebbe esiti tragici, al momento della sospensione della gara Lombardi si trovava in sesta posizione e questo bastò per farla entrare nella storia. Un momento indimenticabile destinato a rimanere indelebile.

Finisce la stagione con la Williams per la quale corre l’ultimo gran premio quello negli Stati Uniti a Watkins Glen. Nel 1976 decide di tornare alla March per il primo gran premio in Brasile, per poi prendere parte nella stessa stagione anche ad altre gare ma con la Brabham. Terminò la sua avventura in Formula 1 con un dodicesimo posto in Austria. Dopo di lei altre donne provarono la via della classe regina ma senza mai riuscire in ciò che costruì lei.

Saper splendere altrove

La sua carriera oltre le piste del mondiale di Formula 1 ha vantato presenze illustre in tantissime altre gare e campionati. Su tutte si ricorda la 24h di Le Mans, la 6 Ore di Silverstone e la 1000 chilometri di Monza. Ma oltre a queste sono veramente molte le competizione nelle quali ha partecipato e dato del filo da torcere ai suoi colleghi uomini, diventando un vero e proprio osso duro da battere. Il suo giro per il mondo dei motori la porterà anche a correre nella Motor Valley, tra le curve dello storico circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola. Nella città dei motori Lella corre la 250km chiudendo terza così come la sua ultima gara del Mondiale Endurance, la 1000 chilometri del 1984. Dopo questa sua ultima apparizione correrà gli ultimi quattro anni fino al 1988 nel Turismo. Si ritirò lo stesso anno dedicandosi alla sua scuderia, la Lombardi Autosport fino alla sua morte avvenuta il 3 marzo 1992. 

In attesa della prossima

Lella oltre che un esempio rappresenta un simbolo nel mondo delle corse automobilistiche e della velocità. Un carattere schietto e deciso, che ha sempre saputo cosa voleva dalla vita e se lo è preso con la determinazione dei veri campioni. Il suo carattere le ha permesso di non mollare mai anche quando per dimostrare qualcosa doveva sudare il doppio proprio perché donna, ma le soddisfazioni valevano allo stesso modo molto dipiù. Ad oggi rimane l’unica donna a punti nella storia della Formula 1 e quindi un punto di riferimento ancora da raggiungere e chissà magari superare. Per questo la sua storia deve essere da stimolo per tutte quelle ragazze e bambine che sognano di arrivare lontano e vivere i loro sogni a occhi aperti trasformandoli in bellissime realtà. In attesa della prima pilota che non solo ritorni a conquistare punti ma riesca a portare a casa la prima vittoria. 

Intervista di Lella Lombardi durante il Gran Premio di Svezia 1975 (Copyright: YouTube – Medi@MC)

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