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Statistiche e curiosità – F1: – I Leoni inglesi (e l’americano) campioni del mondo con la Ferrari

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In questo intervallo lungo quasi un mese che ci tiene lontani dalla Formula 1, vogliamo ricordare alcuni dei piloti simbolo della prima Ferrari da competizione in questa categoria in occasione della vigilia dell’anniversario della nascita del campione del mondo 1962 Phil Hill.

L’apporto inglese e italiano alla categoria, in termini di piloti e costruttori, storicamente non è secondo a nessuno sia in termini di quantità che di qualità. E se in tempi recenti il binomio si è costantemente tradotto in una sfida per le posizioni di vertice, c’è stata un’epoca che si vinceva insieme, in cui i richiestissimi piloti inglesi venivano ammaliati e rapiti dalle scuderie italiane come Ferrari e Maserati. E proprio con la Ferrari riuscì un pilota inglese a vincere il primo mondiale per la Regina Elisabetta, e un americano, di scuola inglese, a vincerne uno per il Presidente Kennedy.

John Michael Hawthorn: il fondatore della tradizione, il primo inglese a vincere un titolo di F1

Mike fu uno dei piloti della prima ora della Formula 1, attivo nel Circus già dal 1952 quando il movimento era agli albori, nato da appena due stagioni. In sette anni di competizioni l’inglese diede ampia prova delle proprie capacità di guida arrivando spesso a podio ma fermandosi quasi sempre tra la seconda e la terza posizione. Enzo Ferrari, suo grande estimatore, lo ingaggiò nel 1953 continuandolo a confermare negli anni fino al 1958 quando Hawthorn riuscì finalmente a conquistare il titolo piloti grazie anche all’aiuto del compagno di squadra Phil Hill che, nella gara decisiva, gli cedette la posizione, concedendogli quei due punti che determinarono quel testa a testa con l’eterno secondo Stirling Moss. Titolo piloti che Mike decise poi di dedicare a due compagni di squadra scomparsi durante quella stagione, Luigi Musso e Peter Collins, in altrettanti incidenti di gara. Gli eventi di quel 1958 fecero interrogare anche Enzo Ferrari, ancora scosso dagli eventi della 24 ore di Le Mans del 1955, sull’andare avanti con la Formula 1 e che convinsero invece Hawthorn ad abbandonarla definitivamente ad appena 29 anni. Ma il destino non fu clemente con l’inglese che nel gennaio del 1959 fu vittima e artefice di un incidente stradale che gli fu fatale.

Nella propria carriera in Formula 1 Hawthorn riuscì a conquistare due singolari primati tutt’ora imbattuti: essere il campione del mondo di Formula 1 con meno vittorie all’attivo nell’arco della stagione dell’incoronazione: 1 vittoria, contro per esempio le 4 di Moss in quella stessa stagione. E essere in generale il campione del mondo con meno vittorie in carriera al pari del prossimo “ospite” di giornata, Phil Hill.

Gp disputati: 47 (45 partenze) – Gp vinti: 3 – Podi: 18 – Punti ottenuti: 112(127) – Pole 4

Phil Hill: il miracolo del 1961 e il primo titolo Costruttori per la Rossa

L’americano, come vi abbiamo appena raccontato, può vantare in condivisione con Hawthorn il primato di pilota ad aver vinto almeno un Mondiale con il minor numero di vittorie conquistate in carriera, 3. Phil gareggiò effettivamente per sette stagioni, tra il 1958 e il 1964, correndo per gran parte della propria carriera per Enzo Ferrari. Fautore finale della vittoria del 1958 di Hawthorn, l’americano raggiunse il suo apice a cavallo tra il 1961 e 1962, anni in cui conquistò la totalità delle proprie vittorie in Formula 1 oltre che di una buona parte dei podi. Oltre alla complicità con Mike Hawthron e il record condiviso, c’è un’altro dato che accomuna i due campioni del mondo Ferrari: anche Hill vinse distanziando all’ultima gara di un solo punto l’avversario di annata, l’allora primatista di stagione e compagno di squadra Wolfgang von Trips. Hill può essere inoltre è, a tutti gli effetti, il primo pilota ad aver conquistato un Mondiale Costruttori per la Ferrari, essendo che il titolo insignito nel 1958 non fu centrato nella stagione di Hawthron.

Gp disputati: 52 (49 partenze) – Gp vinti: 3 – Podi: 16 – Punti ottenuti: 94(98) – Pole 6

John Surtess: il Valentino Rossi degli anni 60 che conquistò anche la Formula 1

Se Hill e Hawthorn furono grandi piloti a cui non mancò la fortuna, per Surtess il discorso è decisamente diverso. L’Inglese di Tatsfield era un autentico prodigio delle due ruote dell’epoca che si tolse lo sfizio della Formula 1. Surtess fu un pilota dal talento cristallino che conquistò in 6 anni di Motomondiale 7 titoli iridati tra classi 250, 350 e 500 prima del passaggio a 26 anni in Formula 1 da cui si ritirò poi solo a 38. Una carriera longeva come poche altre non solo per l’epoca ma anche per i decenni a venire. In Formula 1 impiegò un paio di stagioni prima di prendere il largo e combattere attivamente per il Mondiale, riuscendo poi a vincerlo nel 1964 su Ferrari 158 F1 all’età di 30 anni. La sua carriera non si limitò poi “solamente” a Motomondiale e Formula 1: l’amore totale per la guida fecero partecipare e vincere l’inglese in decine di altre occasioni, come nella 1000 Km del Nurburgring, nella Sebring, in Formula 2…

Gp disputati: 113 (111 partenze) – Gp vinti: 6 – Podi: 24 – Punti ottenuti: 246 – Pole 8

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