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Storie Olimpiche – Albertville 1992, l’Italia degli sport invernali a valanga

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fonte immagine: fondoitalia.it

L’Olimpiade Invernale di Albertville è, a suo modo, uno dei momenti storici dei Giochi Olimpici. Infatti, i giochi invernali del 1992 nella località francese saranno gli ultimi a tenersi nello stesso anno dell’Olimpiade estiva. Una soluzione che da lì in poi avrebbe regalato più visibilità all’edizione bianca della manifestazione olimpica.

Per l’Italia l’edizione transalpina è trionfale, dopo l’exploit di Alberto Tomba a Calgary nel 1988 con due ori, e arrivano così quattro ori, sei argenti e quattro bronzi.

UNA GIORNATA D’ORO – Tre di queste quattordici medaglie arrivarono nella stessa giornata. Il 18 febbraio 1992 fu una giornata incredibile, in particolare per lo sci alpino. Alberto Tomba e Deborah Compagnoni si presentano nelle rispettive gare, il gigante maschile e il super-G femminile tra i favoriti, ma con grandissimi avversari da battere. Lo sciatore bolognese deve difendere il titolo conquistato quattro anni prima, contro di lui due fenomenali sciatori come il lussemburghese Girardelli e il norvegese Aamodt. Deborah, nel Super-G, dovrà affrontare la favoritissima di casa la francese Carole Merle.
Nel fondo, la staffetta maschile 4×10 guidata da Silvio Fauner invece conquista l’argento alle spalle della squadra norvegese, incontrastati dominatori dello sci nordico.
Alle 10 in pista Tomba: Alberto tiene botta e si prende la prima posizione davanti a Girardelli di appena 13 centesimi e davanti a Aamodt di 24. Due ore più tardi, Deborah Compagnoni, vincitrice appena un mese prima del Super-G di Morzine sempre in Francia, domina senza storia la gara. La favorita e padrona di casa Merle è seconda e staccata di quasi un secondo e mezzo, tutte le altre seguono con ritardi pesantissimi, intorno ai due secondi. Una gara stratosferica, il primo oro di una carriera incredibile che ne regalerà alla valtellinese altri cinque!
La giornata dello sci alpino italiano non è finita. Alle 14 la seconda manche del gigante si preannuncia spettacolare. Accola, quarto, Aamodt e Girardelli confermano la loro posizione, sfruttando il vantaggio, seppur minimo accumulato l’uno su l’altro nella prima frazione di gara. È il turno di Tomba. Nei primi due intermedi Alberto perde tutto il vantaggio, ma è nell’ultimo che fa la differenza, è velocissimo e rifila alla fine 32 centesimi al lussemburghese.

L’EXPLOIT – Vincitrice di appena 3 gare di Coppa del Mondo fino al gennaio 1992, bronzo nella 15 km ai Mondiali di Val di Fiemme del 1991, Stefania Belmondo si presenta nel novero delle atlete che ambiscono a vincere almeno una medaglia alle Olimpiadi Invernali francesi. La leggendaria fondista italiana però va oltre. Al Albertville, la sciatrice di Vinadio vince la prima storica medaglia dello sci di fondo femminile italiana, classificandosi seconda nella 15km a inseguimento. Nella stessa settimana bissa la medaglia, con un bronzo nella staffetta 4×5. L’impresa arriva al termine di questa settimana incredibile. Nella 30km a tecnica libera si impone sulle atlete russe Egurova e Valbe, ad Albertville senza bandiera in un periodo politico delicatissimo a causa del disfacimento dell’Unione Sovietica e confluite nella “Squadra Unificata”.

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