Il Resto del Carlino – Federer e Nadal: l’amicizia che unisce due carriere

Ci sono quelle cose che sembra che dureranno per sempre, quelle persone che appaiono immortali: pochi giorni fa abbiamo assistito alla morte di una delle monarche più longeve nella storia, il cui nome era già da tempo entrato negli annales e che, dopo aver seppellito quattro Papi, ci pareva non potesse morire mai perché era lì, da sempre. Metto le mani avanti nel dire che sono giovane, ma per me, Roger Federer è IL tennis da quando ho memoria.

Campione, fuoriclasse, talento, mostro di bravura ma allo stesso tempo essere umano che si sa commuovere e non ha paura, né tantomeno prova vergogna a piangere col il compagno-avversario di tutta una vita Nadal; nell’immagine dei due che si tengono per mano, mostrando tutta la loro umanità, ci si accorge di quanto possa dare lo sport come esperienza, anche di vita. A volte, è talmente potente che in un solo momento ci si è dimenticati di come i due Re del tennis abbiano passato un’intera carriera a sfidarsi, ciascuno per dimostrare di essere il più forte.
Non resiste alla lacrima neanche Nole Djokovic e tantomeno Matteo Berrettini che, nell’intervista post partita (nella quale ha vinto contro Auger Auliassime 7-6 4-6 10) ha affermato: «Uno dei motivi per cui non [questa notte] non riuscivo a dormire era perché lui stava piangendo sulla mia spalla e io mi dicevo: “È tutto vero? È Roger Federer?»

Pensando ai grandi rivali nella storia dello sport (Valentino Rossi e Max Biaggi, Niki Lauda e James Hunt, Ronaldo e Messi, …) non ci si riesce a immaginare un rapporto di sana amicizia tra di loro, ma Rafa e Roger sono diversi: hanno dimostrato che si può essere grandi campioni al punto di diventare grandi amici, tanto da piangere al ritiro di uno dei due.

Fonte: Il Resto del Carlino, Paolo Franci – Eurosport

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