Tennis
Stasera tutto è possibile
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sfideranno stasera per la prima posizione mondiale: in un autentico confronto di stili si potrebbe definire la classifica per i prossimi mesi
Stasera, tutto è possibile. In un match dal contenuto stellare, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si giocano il numero uno del mondo, oltre alla possibilità di alzare un altro trofeo del Grande Slam. Entrambi già campioni a New York, l’azzurro e l’iberico si stanno rapidamente imponendo sui colleghi rendendo il tour un autentico dualismo, grazie ad un severo monopolio sulle finali. Insomma, nessuno dei due è nuovo a situazioni di simile tensione. Ma lo spagnolo sta per vivere un deja vu particolare, anche perché, nel lontano 2022, qui si conquistò la vetta del ranking mondiale per la prima e unica volta, superando Casper Ruud per tre set a uno.
Oggi, tre anni dopo, l’allievo di Ferrero è un giocatore differente, più completo tecnicamente e mentalmente, capace di portare in campo picchi impressionanti. Ma, come ha sottolineato negli ultimi giorni Rafa Nadal, sbaglia ancora qualcosa. Di sicuro, Jannik sa dove cercare di affondare l’avversario. Altrettanto certamente, sarà una battaglia di livello altissimo. Anche perché i due, nell’arena, si esaltano parecchio, seppur in modi diversi.
Questione di velocità
Nel tiebreak della semifinale tra Carlitos e Nole Djokovic, abbiamo avuto modo di assistere a uno dei leggeri cali di rendimento dello spagnolo. Qualche errore grave non ha però impedito ad Alcaraz di portare a casa il set e raggiungere la finale senza perdere neppure un parziale, dimostrando uno stato di forma sorprendente. Tra i tanti segreti del progresso, c’è anche un meticoloso lavoro dal punto di vista mentale, che lo sta rendendo un giocatore continuo, capace di reggere diverse settimane di tornei senza crolli mentali. Otto finali di fila nel circuito Carlos non le aveva mai fatte e, dal ritorno di Sinner, sembra abbia inserito una marcia in più per superarlo, sfruttando anche i tre mesi in cui l’azzurro ha perso parecchi punti.
Carlos Alcaraz (© Wimbledon official site)
Per Jannik, fondamentale sarà l’apporto della prima palla e la velocità dello scambio. Più cresce la potenza dei colpi, più diventa importante la regolarità, aspetto caratteristico dell’azzurro che potrebbe così arginare il genio dell’avversario. A Wimbledon, anche grazie alla velocità del campo, il segreto è stato proprio questo: quando, nel primo set, Carlos riusciva ad inventare, il numero uno subiva e perdeva parecchio campo. Tra smorzate, volee e angoli incredibili, il bagaglio del campione dell’Open di Francia è impressionante: meglio non permettergli di mostrare le sue doti, oppure la partita diventerà ancora più ardua. Intanto, in questo momento, i due stanno dormendo sotto il magico cielo della Grande Mela: godetevi il riposo del campione, perché stasera, alle 20 ora italiana, l’Arthur Ashe diventerà un’autentica arena. In gioco, questa volta, c’è molto di più che un trofeo.
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