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Alla Segafredo Arena si concretizza l’impresa: Bologna conquista le semifinali affondando il Geas 64-56

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Bianca Costantini


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ALLIANZ GEAS SESTO SAN GIOVANNI 64 – 56 (15-24; 33-29; 44-45)

Virtus Segafredo Bologna: D’Alie 3, Begic 6, Tassinari 3, Bishop 15, Tava, Possenti ne, Tartarini ne, Barberis 11, Battisodo 8, Cordisco, Williams 18, Rosier ne. All. Lorenzo Serventi.

Allianz Geas Sesto San Giovanni: Gwathmey 23, Arturi, Dotto 4, Ronchi ne, Verona 6, Crudo, Oroszova 7, Merisio ne, Graves 12, Panzera 2, Gilli ne, Ercoli 2. All. Cinzia Zanotti.

Arbitri: Francesco Terranova, Simone Patti, Giulio Giovanetti.

Tiri liberi: BO 15/22 (68%); MI 7/11 (64%).

Rimbalzi: BO 38; MI 38.

Falli: BO 16; MI 22.

Tiri da 2: BO 14/36 (39%); MI 20/42 (48%).

Tiri da 3: BO 7/21 (33%); MI 3/16 (19%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Virtus Segafredo Bologna: D’Alie, Williams, Barberis, Bishop, Begic.

Allianz Geas Sesto San Giovanni: Dotto, Verona, Gwathmey, Oroszova, Graves.

 

«Abbiamo perso un’occasione» aveva affermato coach Cinzia Zanotti dopo la sconfitta rimediata in gara 2 «Non siamo mai riuscite ad essere lucide ed a metterci energia: ora dobbiamo solo pensare alla prossima». Una lucidità ed energia che, se è mancata nella serata di lunedì, di certo non ne deficita questa sera il Geas: l’ingresso sul parquet è soverchiante per le meneghine, subito sullo 0-4 grazie a Gwathmey e Graves. I colpi delle ospiti scalfiscono le certezze emiliane, vittime di una banale infrazione di 8 secondi che costa tre punti della statunitense delle biancorosse. Sotto di sette lunghezze, è Williams a dare una boccata d’ossigeno alle sue dalla lunetta, vanificata dal canestro in appoggio di Graves, che fa optare Serventi per il time out. Fatica sotto le plance Bologna con le incursioni di Verona e Gwathmey, riuscendo però ad accorciare le distanze grazie a Begic e Bishop. In attacco le ragazze di Zanotti sono una furia e in due possessi trasformano le sette lunghezze di vantaggio in undici, grazie a Verona e a Gwathmey, a segno con un gioco da tre punti. Scivolate in fondo al crepaccio, le bolognesi ricuciono parzialmente lo strappo grazie alla battagliera Barberis, ma prima Panzera e la numero 1 in maglia Geas riaprono la ferita, chiudendo al primo giro di boa sul +9.

Vantaggio dilatato a flirtare con la doppia cifra di vantaggio per Sesto San Giovanni, demolito da Bologna al rientro sul parquet. Due magate di Battisodo permettono alle padrone di casa di accorciare, su cui pone l’accento Bishop che, concretizzando un canestro più fallo, chiude la forbice sul singolo possesso. Il parziale interno di 7-0 stordisce il Geas, incapace di scalfire la rocciosa difesa di casa che, da par suo, si comporta egregiamente anche in avanti, trovando il pareggio con Begic. A secco da quasi quattro minuti, Zanotti decide di chiamare minuto per rimettere in carreggiata le sue. Il mini break, però, non sortisce l’effetto sperato e, anzi, vede Bologna trovare il primo vantaggio bianconero a tre minuti dalla pausa lunga grazie a Bishop. Emorragia biancorossa che viene fermata dalla tripla di Oroszova per il pareggio, sbriciolato poco dopo dalla bomba di Barberis e, sulla sirena, da quella di Tassinari, per il +4 all’intervallo.

Una Virtus a due facce quella del primo tempo, tornata “Mr Hyde” al termine della pausa lunga: Graves si eleva due volte per il pareggio dopo nemmeno due minuti, supportata dal pericolo numero uno meneghino Gwathmey. La statunitense certifica il +3, ribadito poco più tardi da Dotto e frantumato da Bishop e Williams successivamente per il possesso pieno di vantaggio. Il batti e ribatti tra i due schieramenti porta a segnare Gwathmey ed Ercoli per ribaltare l’inerzia dell’incontro, con Battisodo a rovinare la festa lombarda e portare le due formazioni al periodo finale sul 44-45.

A stretto giro di posta, la Virtus trova nuova verve agli albori dell’ultimo quarto: Williams brucia la retina dalla lunga distanza, Bishop la imita e Begic da sotto sancisce il +7 dopo nemmeno tre giri d’orologio. Zanotti è obbligata al time out per evitare l’imbarcata, cui rispondono presente Graves e Gwathmey per fermare il parziale interno. A cinque dalla fine sono due i possessi di distacco tra gli schieramenti in gioco, portati a tre dalla tripla di D’Alie. Un largo vantaggio, non sufficiente però ad evitare spauracchi, come quello causato dalla bomba allo scadere del cronometro di Dotto a ridurre sensibilmente lo scarto. Costretta ad uscire per falli la numero 6 ospite, Bologna e Sesto San Giovanni pasticciano palla in mano, non riuscendo ad assestare i giusti colpi per prendere il pieno controllo dell’incontro. A sbilanciare definitivamente l’inerzia della contesa è Williams: conquistatasi due liberi, li realizza entrambi, portando il divario sulle sei lunghezze a quaranta secondi dal termine. Nonostante un tempo infinito da dover ancora giocare, durante la transizione offensiva Verona combina un disastro, perdendo malamente il possesso palleggiandosi sul ginocchio e regalando palla alle vu nere. La Virtus rimette in gioco la sfera e fa scorrere il cronometro, con il fallo meneghino che arriva a 24 secondi dal termine. In vantaggio di due possessi, Williams fa due su due, replicando poco più tardi, chiudendo così il sipario sull’incontro.

Finisce così alla Segafredo Arena: Bologna batte Sesto San Giovanni 64-56.

Sotto nella serie, la Virtus mette in piedi un’impresa di qualità ma soprattutto di cuore, impattando dapprima la vittoria del Geas e poi bissando il successo di lunedì, strappando così il pass per le semifinali. Non sono bastati alle ospiti 23 punti della mortifera Gwathmey, vanificati dalla prova corale delle bianconere, su tutte Williams, autrice di 18 punti e 9 rimbalzi, che le hanno permesso di conquistare il titolo di MVP di gara 3.

Crediti della foto della vittoria in spogliatoio: Virtus Segafredo Bologna.

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