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Antivigilia magica per la Fortitudo: battuta Trieste 89-75

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro


FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – PALLACANESTRO TRIESTE 89-75 (25-17; 18-20; 28-25; 18-13)

Statistiche:

Fortitudo: Giordano 7, Bonfiglioli ne, Sergio 3, Aradori 27, Conti, Bolpin 8, Panni 9, Kuznetsov ne, Freeman 19, Ogden 13, Morgillo 2, Taflaj ne. All.Caja

Trieste: Bossi, Filloy 6, Rolli ne, Reyes 18, Deangeli, Ruzzier 11, Campogrande 7, Candussi 7, Vildera 5, Ferrero 5, Brooks 16 All.Christian

Tiri liberi BO 16/20 TR 13/16

Tiri da 2 BO 17/31 TR 10/15

Tiri da 3 BO 13/31 TR 14/46

Rimbalzi BO 37 TR  35

Falli BO 23 TR 26

 

Arbitri: Minati, Chersicla, Cassinadri

 

Quintetti iniziali: 

Fortitudo: Panni, Bolpin, Aradori, Freeman, Ogden.

Trieste: Ruzzier, Brooks, Deangeli, Reyes, Candussi.

 

E’ un’altra notte magica per la Fortitudo, che, nonostante i ranghi ridotti, è protagonista di un match giocato all’inizio con attenzione e alla fine con il cuore contro una Trieste che vede interrompersi la striscia di 8 successi consecutivi. Aradori per l’ennesima volta scorer di razza dai 6.75 metri, Bolpin dappertutto, Ogden e Freeman i soliti Ogden e Freeman. La Fortitudo festeggia il Natale da prima in classifica. 

Le partite si vincono in difesa. Massima che la Effe ha ben impressa in testa ingabbiando l’attacco triestino nei primi minuti, a canestro solo con Candussi dall’arco. Non brilla, a dire il vero, nemmeno quello biancoblu ma grazie a Freeman è più concreto vicino al ferro. Punteggio quindi basso fino a che non si mette in moto Aradori, 5 punti in un amen validi al +8 casalingo (13-5) dopo 6′ dall’inizio. Coach Christian sprona alla reazione i suoi prima che gli avversari prandano il largo e lancia Filloy, specialista dalla distanza, il quale non delude le aspettative ma deve fare i conti con l’offensiva fortitudina, sempre più “in palla” con il passare dei possessi. Anche Giordano, oggi in staffetta con Panni causa assenza di Fantinelli per influenza, entra velocemente e con personalità in ritmo gara contribuendo in maniera decisiva alla doppia cifra di vantaggio (25-14) sul finire del primo quarto, resa meno pesante dalla tripla di Reyes un attimo prima della sirena. 25-17 dopo 10′.

Cala la precisione ma non l’intensità nel secondo periodo. Mentre la Fortitudo raccoglie solo un punto in 3 minuti, Trieste prima dimezza lo svantaggio poi, quando sale in cattedra Brooks, si porta a -1 (26-25) costringendo Caja a forzare il time-out e rimettere in campo Freeman per un Morgillo già gravato di tre falli e succube di Vildera. L’atteggiamento cambia, la mira pure, la difesa fa il resto come sempre. Break di 8-0 che riallarga la forbice con gli esterni sugli scudi: Aradori su tutti. Pausa bomba di Campogrande e nuovo parziale Flats Service di 5-0 per ritrovare la doppia cifra di vantaggio (39-28) a 3′ dall’intervallo. Obbligo di rimettersi in partita per i biancorossi che crescono mentre ci si avvicina alla pausa, proprio quando la Effe alleggerisce un po’ la morsa: 43-37 a metà.

Torna sul parquet una Fortitudo più carica che mai, 5-0 immediato e Trieste alle stretto dopo nemmeno 60 secondi. Non bastano i canestri di Brooks a fermare la Effe che viaggia spedita in avanti trovando davvero pochi ostacoli, innervosendo anche la formazione triestina; Vildera commette fallo tecnico e viene espulso lasciando il solo Candussi a lottare sotto le plance. Nel frattempo Aradori sfonda quota 20 punti, galvanizzando pubblico e compagni di squadra e guidando a +14 (64-50) i biancoblu dopo 6′ nella ripresa. Reyes tenta la rimonta ma davanti ad una Bologna così agguerrita, in cui anche Morgillo fa 2/2 dalla lunetta, è tutto molto complicato. 71-62 a 10′ dalla fine.

Un misto di stanchezza e nervosismo blocca l’intensità della partita. Se nel terzo quarto sembrava segnata in un verso, ora cambia del tutto. Biancoblu che cadono nel tranello ospite perdendo numerose palle e subendo il rientro fino al -1 (71-70) in meno di 3′. Blackout fortitudino, la squadra di Caja, il quale è invitato dalla terna a lasciare il campo, sbaglia anche ciò che sarebbe più elementare. Una reazione di grinta e carattere è l’unica via per portare a casa la partita. Chiamata e realizzata, la magia del Natale si compie, anche senza capitan Fantinelli, solitamente provvidenziale in questi momenti, la Fortitudo riprende in mano il timone trovando certezze dal perimetro in Panni e Aradori. In tre minuti è nuovamente +10 (85-75) a meno di 2’30” dall’ultima sirena. E’ rimasto solo il tempo di festeggiare al Paladozza affinando il punteggio. Fortitudo batte Trieste 89-75, si conferma in vetta alla classifica consapevole di poter sognare davvero in grande. 

 

  

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