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Benedetto XIV, la conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti

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Andrea Neri

 

 

Presso la sede dello sponsor biancorosso Tramec, situata a Bargellino, alle 12:30 sono stati presentati i nuovi acquisti della campagna estiva della Benedetto XIV. Presenti in sala stampa Andrea Piperno, Davide Reati, James White, Keddric Mays e Giovanni Gasparin, oltre al presidente Gianni Fava, insieme al vice presidente Leo Girotti, all’allenatore Giovanni Benedetto ed ai vice Andrea Cotti e Michelangelo Parro.

 

Il primo a prendere la parola è Leo Girotti:

“Vi do il mio benvenuto. Tramec non è casuale come luogo della presentazione: ha avuto la fortuna di assistere alla ripartenza della Benedetto, che in tre anni ha fatto tre salti di categoria, cosa non da poco. La crescita della società è passata anche da questa partnership, che è un punto di partenza in un contesto non facile. La società ha voluto organizzare un team che ha tutte le possibilità di fare bene. Dobbiamo divertirci noi, ma far divertire anche il pubblico e tutta la città, che ci dà un seguito non comune. Oggi è una festa, ringrazio tutti voi per la vostra partecipazione”.

 

Dopo il vice presidente, a fare un commento sulla giornata è il presidente Gianni Fava:

“Desidero ringraziare l’amico Leo Girotti per aver accettato la nostra proposta di organizzare la presentazione qui in Tramec, insieme a Domenichini. Il sostegno che come secondo sponsor la Tramec assicura alla Benedetto è di fondamentale importanza, considerando anche che non è un’azienda del territorio centese. Una collaborazione nata anche dal successo che ha ottenuto la Benedetto, attraverso i risultati sportivi degli anni passati e gli obiettivi futuri. Il progetto della società era quello di raggiungere la Serie A2, l’obiettivo futuro sarà quello di dimostrare di meritarsi questo palcoscenico. Non sarà facile, ma la nostra società, con la struttura societaria che ha costruito in questi anni, lo staff tecnico di primo livello e l’appoggio dei propri sponsor, farà del suo meglio per ottenere questo traguardo. Un grazie a tutti gli altri sponsor dell’imprenditoria centese, che hanno deciso di affiancarci e di stanziare un budget adeguato a raggiungere gli obiettivi prefissati. La società, nonostante la concorrenza di un mercato molto competitivo, è riuscita a mettere a segno acquisti importanti, soprattutto in virtù del fatto di essere una matricola nel nuovo campionato. Grazie ad essi, siamo sicuri di poter dare del filo da torcere a tutte le altre squadre”.

 

La palla passa poi ad Enrico Atti, che presenta i giocatori attraverso qualche breve domanda.

 

Andrea Piperno:

 

Ti aspettavi la chiamata della Baltur Cento?

“No. Penso non capiti tutti i giorni di avere un’occasione così a quest’età, dove puoi imparare da dei ragazzi così”.

 

Come sta procedendo la preparazione e come ti trovi?

“La preparazione procede bene, i ragazzi sono super e mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Il livello è molto alto, è uno stimolo confrontarsi giornalmente con giocatori così forti e con questa esperienza. Penso che questo mi aiuterà a migliorare”.

 

 

Giovanni Gasparin:

 

Conoscevi già Cento?

“La conoscevo già, negli anni a Piacenza ci giocai contro cinque volte. Già lì capii quanto Cento fosse legata al basket, ho giocato contro Benfatto e Chiera più volte”.

 

La rivalità fra Cento e Piacenza? E l’applauso agli Old Lions da cosa nacque?

“Alla fine della serie con Cento, il pubblico fu un grosso fattore per quella serie e la manifestazione di rispetto dei tifosi mi ha fatto agire in quel modo”.

 

Davide Reati:

 

Sei un esperto di questa categoria, qual è stata la molla che ti ha spinto ad accettare la Baltur?

“Mi è piaciuto l’entusiasmo con cui questa società vuole affrontare questa esperienza. Entusiasmo di tutto l’ambiente, di certo questa è stata una spinta importante”.

 

Dove pensi possa arrivare questa squadra? Che cosa ti aspetti dal tuo anno qui a Cento?

“Spero di fare una stagione positiva, per me parlerà il campo. Il campionato è un campionato difficile, la formula lo rende ancora più competitivo. Penso che potremo toglierci delle soddisfazioni e regalare ai tifosi qualche gioia lavorando nel modo giusto”.

 

 

 

Keddric Mays:

 

Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta della Benedetto?

“Ho parlato con il mio agente, mi ha parlato molto bene della città e delle persone che ci vivono, non volevo farmi sfuggire un’opportunità del genere”.

 

Conoscevi già qualcuno?

“Conoscevo già coach Benedetto, ci ho giocato contro in un paio di occasioni. I compagni di squadra no, solo due, avendoci giocato contro negli anni passati”.

 

Quali sono i punti deboli e di forza del campionato di A2?

“Uno dei punti di forza di questo campionato sono i nuclei di italiani di ogni squadra, i punti deboli non sono ancora in grado di descriverli, vedrò nel corso dell’anno”.

 

 

James White:

 

Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta di Cento?

“Ho pensato fosse una grande opportunità per la mia carriera. Spero di poter fare qualcosa di nuovo, che nessuno ha mai fatto prima, ed essendo io con Keddric i primi americani di Cento, spero di poter lasciare un segno nella storia di questa squadra”.

 

Perché hai scelto il numero 45?

“Io mi chiamo “James William White 4°”, mio figlio è “James William White 5°”, mio padre soleva usare il 45, così il gioco è fatto”.

 

 

 

Al termine delle domande, prende parola Giovanni Benedetto:

“La scelta dei giocatori è da sempre stata fatta in modo mirato. Non solo qualità tecniche, ma anche delle prerogative umane e comportamentali per il posto in cui viviamo. Cerchiamo qualcosa in più, qualche aspetto che viene spesso trascurato”.

 

Dopo l’Head Coach biancorosso, la palla passa ai giornalisti presenti in sala stampa.

 

Per Keddric Mays: Che impressioni hai sulla squadra?

“La mia prima impressione sulla squadra è una buona sensazione. Lavoriamo bene, i ragazzi vengono messi in condizione di crescere, sono contento dell’arrivo di James e spero torni presto Michele, che darà il suo apporto prezioso”.

 

Per James White: Perché hai scelto Cento?

“La ragione per cui ho scelto Cento è per lasciare un segno pesante qui, per fare qualcosa di mai fatto prima, per me e per la storia di Cento. Saranno probabilmente gli ultimi anni della mia carriera, voglio provare a vincere un trofeo qui”.

Ti rivedremo fare una schiacciata come all’All Star Game NBA nel 2013?

“A Ottobre saranno 36 anni (ndr ride), posso schiacciare ma non come quando giocavo in America”.

 

Che test sarà quello di Cervia?

 

Giovanni Benedetto:

“Sarà un test che ci darà qualche indicazione in più, avremo dei giocatori indisponibili. Questo per noi è un momento di difficoltà, l’obiettivo sarà quello di conoscerci meglio ed aspettare che rientrino Gas e Chiumenti, per avere qualche indicazione più precisa”.

 

Al termine della conferenza, ai microfoni di TRC, James White ha poi aggiunto:

“Molto importante fare bene qui, non so se sarà una delle mie ultime stagioni, ma darò il massimo per portare Cento ancora più in alto. Proverò ad essere il miglior americano di A2, e perché no, anche d’Italia. Non ci poniamo limiti, vedremo come andrà durante la stagione. Ma ci tengo a dire che punteremo sempre al limite più alto”.

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