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Boniciolli: “Non dobbiamo pensare di essere con le spalle al muro” – 18 giu

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Dopo due sconfitte, la Fortitudo Bologna punta anche sul fattore PalaDozza per allungare la serie e tenere vivo il sogno promozione. Boniciolli presenta la sfida, parlando così del momento della sua squadra: “La squadra sta abbastanza bene. Candi ha recuperato, mentre il braccio di Italiano sta così così. Ma, conoscendolo, sarà in campo sicuramente. Dal punto di vista mentale abbiamo avuto un deficit in gara 1, ma non in gara 2. Sulla serie, però, inciderà soprattutto l’aspetto tattico. Loro hanno fatto una scelta difensiva di single coverage. Stanno accoppiati ai nostri giocatori e ci tolgono gli extra pass. Preferiscono subire una penetrazione al ferro, piuttosto che innescare i nostri tiratori. Ci sarà una componente strategica, ma è chiaro che questa deve essere supportata. La squadra sta vivendo bene questi giorni. L’anno prossimo, se saremo ancora in A2, non entreremo più con il grande nome sulle spalle, ma da neo promossi. Piuttosto, lo faremo come finalista. Se dovessimo entrare in A1, è chiaro che giocheremo per i Playoff, non per passare il tempo. Chi viene alla Fortitudo deve essere pronto a lottare per grandi obiettivi, sempre. Chi rimane qua, sa che dovrà faticare dal 15 luglio. Vivere una realtà come questa, con un pubblico così, merita uno sforzo aggiuntivo”.

Poi, aggiunge: “Non sono Berlusconi che pensava che la sua discesa in campo fosse sinonimo di vittoria. Se siamo arrivati fin qui, c’è la consapevolezza che tutto quello che abbiamo fatto ce lo siamo guadagnati. L’atmosfera che si vive qui è diversa da quella che si vive in altre parti d’Italia. È un modo unico di vivere la pallacanestro ed è paragonabile ad atmosfere di piazze europee importanti. Dobbiamo meritarci l’appoggio del pubblico. Da quando sono arrivato abbiamo perso solo una volta al Paladozza, con Trieste. Le gare importanti in una seria a cinque gare sono la prima e la terza. La prima l’abbiamo persa per meriti degli avversari e perché siamo stati un po’ leggeri in alcune situazioni. Stiamo giocando una finale con una squadra che ha confermato 70% del roster dello scorso anno e che, per di più, è una neopromossa. Non è da tutti vedere un lavoro concretizzarsi. Spesso si vedono cose cominciare e poi non finire. Da quando sono qui, grazie al lavoro di tante persone, sta succedendo quello che si immaginava. Siamo con le spalle al muro? Pensare questo è il modo peggiore di vivere la finale. Una volta un mio amico pilota, Carlo Rossi, mi ha detto ‘Il pilota perdente è quello che, quando sta perdendo, guarda lo specchietto retrovisore’. Poi, se dovessero vincere gli altri, l’unica cosa da fare sarà stringere la mano.

Su Campogrande: “Ha ricevuto offerte, anche da società di A2. Ma, è chiaro che, dopo il lavoro svolto con lui in questa annata, non lo cederemo. Per il resto, ho proibito che facessero interviste con lui. Per farle deve giocare con continuità una stagione, non basta una partita”.

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