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Buona la prima per la Fortitudo in Supercoppa: Piacenza battuta 74-78

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro


UCC ASSIGECO PIACENZA – FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 74-78 (19-28; 20-19; 27-17; 8-14)

 

Statistiche:

Piacenza: Miller 22, Gallo 11, Joksimovic ne, Filoni ne, Bonacini 8, D’Almeida, Serpilli 12, Veronesi 5, Querci 12, Skeens ne, Manzo ne, Sabatini 4. All.Salieri

Fortitudo: Giordano ne, Sergio 4, Aradori 23, Conti 5, Natalini ne, Bolpin 13, Panni 1, Vitalii ne, Fantinelli 4, Freeman 5, Ogden 15, Morgillo 8. All.Caja

 

Tiri liberi PC 11/17 BO 8/14

Tiri da 2 PC 9/19 BO 14/29 

Tiri da 3 PC 15/41 BO 14/29

Rimbalzi PC 33 BO 38

Fall PC 20 BO 19

 

Quintetti iniziali:

Piacenza: Sabatini, Querci, Veronesi, Miller, D’Almeida.

Fortitudo: Fantinelli, Bolpin, Aradori, Freeman, Ogden.

 

Al PalaCampus di Codogno la Fortitudo comincia con il piede giusto la stagione. Confronto frizzante nel primo tempo quando Aradori fa suo il campo e l’arco. Nei secondi 20′ il roster di casa si riporta sotto trovando anche il vantaggio per qualche possesso prima che il punteggio si blocchi e la stanchezza di Piacenza permetta a Ogden&co. di trovare i punti necessari a centrare il successo all’esordio ufficiale. 

Partenza vivace in attacco e che cresce d’intensità con il passare dei possessi. Se la Effe trova continuità dall’arco, con un Aradori in versione show time e rapidamente in doppia cifra, i padroni di casa preferiscono la rapidità del contropiede per contrastare le percentuali avversari. L’inerzia sorride però poco a questi ultimi vedendosi scivolare a -8 (7-15) nella seconda metà del primo quarto, gap che rimane tale, anzi si corregge lievemente nonostante la reazione rossoblu anche al termine dei primi 10′: 19-28.

Ritmo meno intenso rispetto all’avvio che aiuta la rimonta Assigeco, capace di sfruttare il rifiatare dei titolarissimi biancoblu e di rifarsi sotto piano piano fino al -1 che a più riprese caratterizza il trend del secondo periodo. Bisogna aspettare che il cronometro si avvicini all’intervallo per rivedere il mordente Fortitudo, autrice, grazie a un Ogden “tuttofare”, del parziale che permette il nuovo allungo a +8, lo stesso divario con cui si chiude il primo tempo: 39-47.

Nuovamente tanta rapidità di gioco quando si torna sul parquet come è tanto e rapido il giro palla della Flats Service, efficace nel riaccendere la fiammella di Aradori dalla distanza seguito da Bolpin e relativamente arginato da Miller. Sebbene lo spettacolo si sussegua e faccia correre il tabellino, il risultato è una forbice che si muove poco per i primi 3’30”. Poi ecco che la tripla di Bonacini e l’interferenza a canestro commessa da Bolpin rimettono eccome in pista la formazione di Salieri fino al -2 (57-59) e danno adito al nervosismo biancoblu, con fallo tecnico annesso. L’impatto sembra nell’aria e infatti non tarda a realizzarsi: bomba di Veronesi e vantaggio casalingo (60-59) a meno di 4′ dalla fine del periodo. Anticamera ad una fase decisamente meno prolifica ma non meno frenetica in cui Bologna riesce a rimettere il muso avanti per un attimo prima che Serpilli rialzi le percentuali della sfida e Sabatini legittimi, oltre al vantaggio, l’ottimo terzo quarto piacentino: 66-64 a 10′ dalla fine.

Chiude e riapre le danze Sabatini, obbligando la Fortitudo ad aggrapparsi ai propri americani, i quali rispondono presente all’appello e ribaltano situazione e punteggio, poi bloccato su 68-69 per diversi possessi. La gara si ri-sblocca grazie a Conti dai 6,75 metri, utile a mettere più di un possesso di distanza tra le due squadre a 5’30” dall’ultima sirena. Piacenza non riesce a reagire e porta sullo 0-10 il parziale a sfavore mentre la Effe mette qualche altro mattoncino al bottino, quanto basta per fare la differenza rispetto ad un’avversaria completamente ferma. E’ necessaria la tripla di Querci per rivedere a segno l’Assigeco a 3′ ma non per scuoterla in maniera decisa. Si entra negli ultimi 90′ sul 71-74, illusorio di un equilibrio che però non è così evidente. I dubbi li fuga momentaneamente il 7/7 da tre di Aradori. Momentaneamente perché Miller non molla, evitando i titoli di coda anticipati di qualche secondo. L’epilogo non tradisce sorprese e il bonus sorride ai biancoblu per il 74-78 finale che significa fine corsa per Piacenza in Supercoppa e speranze vive di passaggio del turno per gli uomini di Coach Caja.

 

 

 

 

 

 

 

 

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