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Cantù spegne la rimonta della Fortitudo: Gara 2 finisce 81-67

Dopo un primo tempo in equilibrio, nel terzo quarto Cantù prende il largo sfruttando i blackout difensivi e la stanchezza ospite. L’Aquila tenta la rimonta ma crolla sul finale: a Bologna sarà una sfida da dentro o fuori.

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Acqua San Bernardo Cantù - Fortitudo Flats Service Bologna (©Marco Melotti - Fortitudo Flats Service Bologna)
Acqua San Bernardo Cantù - Fortitudo Flats Service Bologna (©Marco Melotti - Fortitudo Flats Service Bologna)

ACQUA SAN BERNARDO CANTU’ 81-67 FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA (14-18, 24-14, 27-24, 16-11)

Acqua San Bernardo Cantù: Tyrus Mcgee 23, Grant Basile 20, Joonas Riismaa 7, Fabio Valentini 6, Leonardo Okeke 6, Dustin Hogue 5, Riccardo Moraschini 5, Filippo Baldi rossi 4, Andrea De nicolao 3, Matteo Piccoli 2, Andrea Beltrami 0, Mattia Viganò 0.

Flats Service Fortitudo Bologna: Kenny Gabriel 21, Pietro Aradori 17, Riccardo Bolpin 11, Deshawn Freeman 6, Matteo Fantinelli 6, Marco Cusin 4, Fabio Mian 2, Alessandro Panni 0, Matteo Costoli 0, Leonardo Battistini 0, Gherardo Sabatini 0.

Qui le statistiche complete

Arbitri: Barbiero, De Biase, Giunta.

Cantù si aggiudica anche Gara 2 contro la Fortitudo al termine di una sfida combattuta e carica di tensione. Dopo un primo tempo equilibrato, i biancoblù calano alla distanza, penalizzati da stanchezza, disattenzioni difensive e percentuali troppo basse dall’arco. I padroni di casa ne approfittano nel finale con lucidità e cinismo. Ora per la Effe è dentro o fuori: giovedì al PalaDozza servirà un’impresa per restare vivi nella serie.

La cronaca di Cantù-Fortitudo: primo tempo

Quintetti iniziali:

Cantù: Basile, Piccoli, McGee, Rismaa, Valentini.

Fortitudo: Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman.

L’avvio del secondo atto è a rilento, complice la carenza di energie per la seconda gara in due giorni. La Effe parte bene, chiudendo area e cesto a Cantù nei primi due minuti, finchè Valentini spezza il digiuno dei padroni di casa dall’arco. Si prosegue sul filo dell’equilibrio per alcuni minuti, con tanti errori, palle perse e retine spostate soltanto dai liberi per entrambe le squadre. Mentre continuano le divergenze Caja-terna arbitrale, ad alimentare la già altissima tensione del match, si verificano scampoli di classe di Mian-Fantinelli in attacco e di Freeman in difesa: la Fortitudo a metà quarto controlla 4-8. Con Basile la San Bernardo accorcia le distanze, poi è Hogue a trovare il pareggio canturino. In un amen Fantinelli-Freeman-Gabriel ristabiliscono le distanze e la Effe conquista nuovamente 6 lunghezze di vantaggio, seguiti dai liberi di Bolpin. Quando però la Effe sembra in controllo, in tre azioni Cantù si rifà sotto e recupera, complice più di qualche errorino di distrazione ospite. L’asse Fantinelli-Freeman a due secondi dalla sirena spegne l’entusiasmo dei tifosi del palazzetto, in una partita comunque offensivamente parzialmente bloccata dopo 10′.

La difesa fortitudina in questa serie sta mostrando limiti forse mai visti in stagione: subito in avvio di secondo quarto due pesanti disattenzioni permettono a Cantù di trovare il sorpasso con Baldi Rossi. Si susseguono sorpassi e controsorpassi per diversi minuti, ma le eccessive lacune difensive di Gabriel & Co. vanifica quanto di buono fatto offensivamente. Dopo quasi mezz’ora a percentuali dall’arco bassissime, Aradori e McGee provano a spezzare la routine con discreto successo. A un minuto e mezzo dal termine del primo tempo poi, Cantù esce dal time-out di Brienza più carica e determinata e segna a raffica, bucando la difesa biancoblu. Su questo trend si chiude il primo tempo: 38-32.

Acqua San Bernardo Cantù - Fortitudo Flats Service Bologna (©Marco Melotti - Fortitudo Flats Service Bologna)

Acqua San Bernardo Cantù – Fortitudo Flats Service Bologna (©Marco Melotti – Fortitudo Flats Service Bologna)

Secondo tempo

Nel secondo tempo continuano i ferri da tre punti sponda Effe, prima con Mian e poi con Gabriel. Bologna prosegue insistentemente nel cercare la soluzione dall’arco, per lo più con forzature che denotano pesante affaticamento e stanchezza. A queste si aggiunge anche l’eccesso di euforia di Gabriel, che concede un tecnico. Sette punti in due minuti e Cantù va sul 48-34, spostando l’inerzia totalmente dalla sua parte. Non bastano gli appoggi da sotto di Freeman: alla Effe a metà terzo quarto inizia a mancare ossigeno e fiato, mentre Cantù appare in balia dell’entusiasmo. Gli otto punti in fila di Aradori-Gabriel sembrano cambiare l’atteggiamento dei biancoblu, che rimangono comunque a dieci punti di distanza. Tuttavia, il clamoroso gioco da 4 punti dell’americano ex Brescia vale il -8, ma segnarne 3 e subirne 2 aiuta solo parzialmente a tornare in parità. Bologna però non muore mai, e quando Cantù sembrava poter mettere l’ipoteca sul match Bolpin segna una tripla fondamentale che vale un incredibile -6 a 1 minuto dalla mezz’ora. Con la tripla di McGee la squadra di Brienza torna sul +9 e chiude il terzo quarto, in una partita tuttavia con il risultato ancora in bilico.

Solo retina per McGee in avvio di ultimo quarto, ma la risposta di Cusin in schiacciata è immediata. Ai numerosi tentativi di chiuderla dei padroni di casa la Fortitudo risponde colpo su colpo, non alzando bandiera bianca. Bologna resta in svantaggio, ma sempre sotto la doppia cifra, il che concede una ulteriore speranza ai biancoblu. La tripla di Aradori a 6 minuti dalla fine vale poi il -5 e una grinta che sembrava perduta a metà terza frazione. Equilibrio instabile in un finale di gara ricchissimo di emozioni: negli ultimi 5′ si susseguono una serie di canestri che ribaltano l’inerzia continuamente. McGee-Hogue-Moraschini chiudono però la pratica in una serie consecutiva di canestri decisivi. Cantù vince anche Gara 2: la strada per la Fortitudo si fa in salita. A Bologna, già giovedì, sarà dentro o fuori.

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