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Contenders Mondiali – Francia

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Continua il conto alla rovescia in direzione del campionato mondiale di Basket (FIBA World Cup) che comincerà a fine agosto. In parallelo, in questa calda estate inframmezzata solo dai colpi di mercato dei Club e dai numerosi rumors, continuano anche le previsioni sulle probabili vincitrici e sulle squadre che potrebbero raggiungere il podio. Dopo aver analizzato lo stile di gioco, il roster, i punti di forza e le debolezze di Team USA, è ora il turno di un’altra candidata alla vittoria dell’oro iridato, o quanto meno tra le favorite per raggiungere le fasi finali della competizione: la seconda Contenders da studiare è quindi la Francia, guidata da Coach Vincent Collet. Inseriti nel Girone H di Giacarta, in Indonesia, Les Bleus debutteranno contro il Canada il prossimo 25 agosto per poi proseguire contro la Lettonia di Kristaps Porzingis (Boston Celtics) e infine chiudere il girone contro il Libano.

Due argenti consecutive: caccia all’oro

La similitudine che accomuna la Francia con Team USA, analizzata nello scorso episodio, è certamente il desiderio di riscatto. La differenza, invece, è che la squadra attualmente guidata da Coach Kerr ha già ottenuto una vittoria internazionale in seguito alla deludente prestazione degli scorsi mondiali. Infatti, Durant e compagni nel 2021 hanno trionfato alle Olimpiadi, ottenendo la quarta medaglia d’oro consecutiva per la formazione a stelle e striscie nella competizione e vincendo in finale proprio contro i Bleus. La seconda opportunità per gli sconfitti si è poi presentata l’anno seguente, nel 2022, all’Europeo. In quella occasione Gobert e compagni raggiunsero la finale dopo aver eliminato Italbasket ai quarti, per poi però venire sconfitti nuovamente dalla Spagna di Coach Scariolo, piuttosto conosciuto nel territorio bolognese. Due argenti consecutivi due sconfitte pesanti: questo il bottino delle ultime competizioni internazionali dei transalpini, prima alle Olimpiadi e poi all’Europeo. Un risultato non completamente deludente, ovviamente, in quanto si tratta pur sempre di medaglie. È altrettanto ovvio, però, che queste sconfitte abbiano stimolato nei francesi il desiderio di rivalsa, che potrebbe concretizzarsi in questo torneo.

Il Roster

Impossibile non citare gli assenti celebri. Non ci sarà Victor Wembanyama, fresca prima scelta assoluta al Draft NBA. Selezionato dai San Antonio Spurs, l’attesissimo Rookie della Lega statunitense ha dichiarato di volersi concentrare sulla preparazione atletica in vista della prossima Regular Season. Assenza importante, ma non fondamentale quanto quella di Joel Embiid (ammesso che scelga la Francia in futuro, tra le tre nazionalità di cui dispone). Anche l’MVP NBA in carica ha annunciato diversi mesi fa che non avrebbe preso parte alla competizione. I due lunghi insieme sarebbero probabilmente stati inarrestabili per qualsiasi altra squadra del torneo: alternanza di ruolo o meno con Gobert, i Tagliafuori per il rimbalzo sarebbero stati a senso unico, senza rivali. Con queste pesanti assenze, però, l’intera formazione ne risentirà e perderà tanto anche in fase di Scoring. Ma chi sono, invece, i 12 convocati? Nonostante le premesse, Coach Collet avrà a disposizione un Roster di tutto rispetto, con alcuni giocatori provenienti dalla NBA e molti tra i più importanti protagonisti dell’Eurolega. Del pacchetto ali faranno parte Nicolas Batum, Guerschon Yabusele e Evan Fournier (quest’ultimo in alternativa giocherà nel ruolo di guardia tiratrice). I lunghi che giocheranno da Centro saranno Rudy Gobert, Mathias Lessort e Moustapha Fall. Collet ha poi selezionato un ampio gruppo di guardie, scelta indicativa del tipo di tattiche che vorrà intraprendere: Terry Tarpey, Yakuba Ouattara, Elie Okobo, Nando De Colo. Infine, due Playmaker di ruolo: Sylvain Francisco e Frank Ntilikina, i quali si occuperanno di dettare i ritmi dei match in fase di impostazione.

Punti di forza

Le potenzialità della squadra di Coach Collet sono tantissime. Lo stile tattico dell’allenatore, votato alle transizioni e agli scarichi verso i tiratori in fase offensiva ma con particolare focus sulla fase difensiva, si sposa perfettamente con quello dei suoi giocatori, che presentano abilità indiscutibili. Innanzitutto, Les Bleus presentano un comparto difensivo eccezionale, coadiuvato non solo da Rudy Gobert, 3 volte Miglior Difensore dell’anno in NBA e 5 volte inserito nell’All Defensive Team, ma anche dalla forza fisica e dai centimetri degli altri Centri che occupano il reparto di rotazione. Anche le Ali forti sono fisicamente possenti come Guerschon Yabusele, fresco vincitore dell’Eurolega da protagonista con il suo Real Madrid. Frank Ntilikina poi possiede un discreto QI cestistico, capacità che gli permette di impostare il gioco. Questa stagione ha avuto poco spazio in quanto sostituto ai Dallas Mavericks di Luka Doncic, ma in questi contesti è certamente un valore aggiunto: quando chiamato a entrare a partita in corso, ha risposto presente, dimostrando di potersi esprimere ad alti livelli, nonostante abbia ancora molte (troppe) lacune da migliorare. Non manca poi il fattore esperienza, che in Nicolas Batum (Los Angeles Clippers) trova il suo massimo rappresentante viste le oltre quindici stagioni nella massima Lega statunitense. La sua presenza è indiscutibilmente un valore aggiunto per lo spogliatoio, anche se in campo non si è mai rivelato una Superstar di livello assoluto. Come se non bastasse, la Francia presenta un reparto di tiratori dall’arco di altissimo livello, capaci di liberarsi dalle marcature avversarie e di creare spaziature per i compagni, oltre a prendersi tiri difficili, contestati e in momenti complicati della gara (vedasi vittoria allo scorso Europeo contro Italbasket). Su tutti, Okobo, Fournier e De Colo sono tra le principali minacce (per gli avversari) dall’arco, e risulta difficile contenerne la velocità e la rapidità d’esecuzione. Infine, la già citata volontà di vendicare le due finali perse consecutive è sicuramente un fattore psicologico da considerare, in quanto potrebbe rivelarsi sia un vantaggio che un’arma a doppio taglio.

Debolezze

A doppio taglio, appunto. L’ossessione per il successo non è sempre positiva, anzi. Il CT Collet avrà un compito cruciale: sostenere i suoi nei momenti di difficoltà ma soprattutto aiutarli a gestire la pressione che, nelle ultime due finali perse, si è fatta sentire. Allenatore di esperienza decennale e internazionale, sarà il vero protagonista di questo campionato del mondo per i Bleus, se in positivo o in negativo bisognerà scoprirlo. In secondo luogo, l’assenza di pezzi pregiati come Wembanyama rischia di risultare decisiva, ma non potrà essere una scusante in caso di sconfitta: la Francia ha le carte in regola per vincere il trofeo, anche senza alcuni giocatori chiave. Infine, e questa è forse la debolezza più grande per il Team, la passata stagione di molti protagonisti è stata decisamente deludente. A partire da Rudy Gobert, da cui ci si aspettava il definitivo salto di qualità dopo l’arrivo a Minnesota al fianco di Karl Anthony Towns. Salto che non è arrivato e anzi, sembra aver fatto calare rapidamente la carriera del Centro: la stagione in casa Timberwolves si è chiusa infatti con un pugno del francese ad un compagno di squadra. Destino simile anche per Evan Fournier, il cui rapporto ai Knicks con Coach Thibodeau non è mai realmente sbocciato, facendolo scendere velocemente nelle gerarchie della squadra (lo stesso giocatore ha definito lo scorso anno “un’esperienza terribile”). È andata leggermente meglio per i giocatori che militano nel campionato francese come Yakuba Ouattara e Elie Okobo, i quali hanno guidato l’AS Monaco al primo posto in stagione regolare e alla vittoria del titolo nazionale, o a Moustapha Fall, che ha vinto il campionato greco con l’Olympiacos. Ma potrebbero non bastare.

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