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Corriere di Bologna – Pajola: “Banchi ci ha dato positività, pensiamo una partita alla volta”

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Foto Virtus Pallacanestro


Prima settimana completa per la Virtus Segafredo Bologna con il suo nuovo coach Luca Banchi, che sta preparando sul campo d’allenamento la prima giornata del campionato di LBA in cui i bianconeri affronteranno la trasferta di Scafati. Intanto, Pajola e compagni, hanno già messo in bacheca la terza SuperCoppa di fila, battendo prima Milano e poi Brescia: “Un trofeo è sempre un trofeo, però sappiamo il valore che ha a questo punto della stagione e non deve farci sentire soddisfati” queste le parole di Alessandro Pajola sulle colonne del Corriere di Bologna intervistato da Luca Aquino. 

Le sensazioni su Luca Banchi

L’arrivo del premiato miglior allenatore al mondiale Fiba 2023, è stata una scelta indiscutibilmente di alto livello, che potrà garantire alla squadra rapporti differenti rispetto alla scorsa gestione tecnica, pur sempre di altissimo livello, il commento del playmaker anconetano: “Ha cercato di non stravolgere quello che avevamo creato nel precampionato e nei due anni precedenti. Ha lavorato per semplificare le cose e farci giocare più liberi e tranquilli: una buona difesa, i rimbalzi e il contropiede. Ci ha dato positività, non c’era tempo per fare grandi cambiamenti, siamo andati sulla semplicità e sull’esecuzione”. 

Il nuovo campionato di Serie A 

Come detto, domenica ci sarà l’esordio nella stagione LBA 2023/24, a Scafati la Virtus affronterà una gara da non prendere sottogamba per evitare i rimpianti dello scorso anno, lo stesso numero 6 parla di un approccio al campionato che si concentra di partita in partita, senza programmi, affrontando tutte le partite come piccole finali: “questa gara ci metterà alla prova”. Sull’epilogo della scorsa stagione dice: “ Ormai sono passati parecchi mesi, sono abituato a guardare avanti, non indietro”. 

La partenza di Teodosic e nuove responsabilità 

“Non sento alcun tipo di dovere se non fare ciò che chiede il coach: se ha bisogno di due minuti dando il massimo lo farò, così come se servirà un passo in più.”  La mentalità di Pajo si concentra solo ed esclusivamente sul bene della squadra, non di certo su statistiche personali o quant’altro, ed è proprio grazie a questo suo modo di affrontare i vari campionati che è diventato un giocatore importante in una società ancor più importante. Gli anni con Milos hanno lasciato tanti insegnamenti: “ci mancherà la sua capacità di fare sempre la cosa giusta”. 

Il salto di qualità e un futuro da capitano 

“Si può sempre progredire sotto ogni aspetto” nelle prime uscite si è già visto un Pajola con più fiducia sulla metà campo offensiva, più propenso a sfruttare il tiro dall’arco e ad attaccare il ferro creando situazioni di vantaggio per la squadra: “il miglioramento individuale cresce con l’allenamento di squadra, ho sempre pensato al collettivo più che a me stesso”. La Virtus e Pajola si sono legati fino al 2026, creando così un rapporto ormai da bandiera vera e propria per il play marchigiano: “è un dato di fatto che sono qui da molti anni e per me è solo un orgoglio e un piacere far parte di questo club. Vedremo se un giorno sarò il capitano, ma sicurò darò il 100%”. 

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