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Hackett: «Onore a Venezia, non volevamo finisse oggi, nel finale ho pensato anche a Beli»

Nel post partita di Gara-5 tra Virtus Bologna e Reyer Venezia ha parlato l’Mvp della gara Daniel Hackett autore di 21 punti e una gara immensa, fatta di talento, cuore e attributi

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Hackett Virtus Bologna
Daniel Hackett (©Virtus Pallacanestro)

Una Gara-5 di una serie dura, salita di colpi con il passare dei minuti di gioco e culminata in cinque minuti finali da cardiopalma. Vince la Virtus Bologna, che batte 86-84 una Reyer Venezia alla quale vanno enormi complimenti per aver reso la sfida tra le più avvincenti degli ultimi anni.

Tra i protagonisti assoluti della gara un Daniel Hackett come non lo si vedeva da qualche tempo, che sente l’importanza della gara e mette in campo una prestazione degna della straordinaria carriera. Il 23 bianconero chiude la gara con 21 punti in 22 minuti e solamente due errori dal campo. Quel che non compare nelle statistiche è però il carattere e l’orgoglio di un uomo che ha già vinto tutto, ma sente ancora il fuoco dentro di chi è nato vincente e lo sarà fino all’ultimo momento in cui calcherà il parquet.

Virtus Bologna Hackett

Daniel Hackett (©Virtus Pallacanestro)

Le parole di Daniel Hackett nel post partita

Quanto cuore ha avuto la Virtus Bologna stasera?: «Ce l’abbiamo messo, arrivare a cinque sei minuti dalla fine sotto di sei sette punti non è per tutti. Non è facile rimontare così, bisogna dare immenso credito a Venezia, oggi pensavo alle parole di coach De Raffaele di qualche settimana qua, riguardo al fatto che qua non si dia mai credito agli avversari. Gli avversari sono forti, il campionato è equilibrato e Venezia era molto ostica. Bisogna rendere onore a loro per averci portato ad una Gara-5 tosta, dura e tutta la serie ci hanno messo in difficoltà. Oggi abbiamo avuto qualcosa in più, forse come ha detto Isaia abbiamo tirato fuori il cuore necessario per vincerla negli ultimi cinque minuti». 

Shengelia eroico negli ultimi minuti, cos’ha significato averlo negli ultimi minuti: «Toko da quattro anni a questa parte è il simbolo di questa squadra insieme a Marco. Sono campioni che nel quotidiano dimostrano i campioni che sono, il duro lavoro la leadership. Siamo contenti di averli, oggi è anche per Marco, non volevamo finisse oggi, non so se poi sarà lui a voler continuare o a dire basta, però ho avuto anche il pensiero per lui e non volevamo andare a casa, siamo stati compatti e duri» . 

Fonte dichiarazioni: Dazn

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