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Dell’Aquila e il Leone #13 – Ottimismo per forza

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Adesso è necessario essere ottimisti per forza. Coach Martino è chiamato ad agire in modo psicologico sui suoi uomini per non farli cade in un vortice di depressione sportiva dal quale è difficile uscire prima della fine del campionato. In casa Fortitudo piove sull’alluvione dopo la notizia della positività al Covid anche di Groselle e si incrociano le dita affinché non compaiano altri guai da qui a lunedì prossimo.

Proprio per questo ancora una volta bisogna trasformare la delusione in reazione grintosa e distribuirla su tutto il roster e su tutti e 40 i minuti (il limite più grosso della stagione biancoblu finora). 

La Fortitudo cerchi di trarre qualcosa di buono dall’ultima sconfitta e tenerlo come punto di partenza dall’immediato presente. Innanzitutto, l’esordio dei nuovi arrivati. Tutti sufficienti dopo i primi minuti sul parquet in biancoblu, due su tre scelti subito dal coach nello starting five iniziale, particolare che inquadra ancor meglio lo stato di  emergenza sapendo che questi non avevano alle spalle nemmeno un allenamento, forse uno al massimo, con i nuovi compagni e si sa come nella pallacanestro inserirsi nei sistemi di gioco di un gruppo non è affatto immediato. 

L’atteggiamento propositivo delle new entry va sottolineato, i compagni possono, oltre a dovere, affidarsi anche a loro come hanno fatto nel finale di partita a Casale Monferrato dove, di fatto, Feldeine ha preso per mano la squadra così come aveva fatto Durham al suo di esordio due mesi fa. E questo accade proprio nella serata peggiore del  playmaker ed infatti la squadra gira molto meno. Per essere “al giorno due” come pronunciato in conferenza stampa, diversi segnali da salvare ci sono. La Fortitudo perde di 10 su un campo ostico per qualsiasi squadra della Serie A,  lì i cugini, anche se giocano un altro campionato, ne hanno presi 17.

La Bertram è una neopromossa sotto certi aspetti, molto tipica per altri: tanti limiti ma con in squadra diverse bocche da fuoco che se si accendono mettono in difficoltà chiunque. Questo è ciò che è accaduto domenica scorsa. Non deve voltare subito pagina la Fortitudo ma riguardare i suoi primi due quarti dove si è resa protagonista di una gara equilibrata, riguardare i propri primi due quarti di tante gare quest’anno a dirla tutta, per riproporli nei prossimi secondi tempi. 

La classifica, che non andrebbe guardata secondo il coach, a dire il vero non è così impietosa. La Fortitudo è ultima ok, ma non è tragicamente distaccata da tutte le altre, ormai sono anni che in LBA possono bastare un paio di successi consecutivi per fare dei balzi in avanti significativi e al momento è ancora così.

Chiaramente le prossime giornate saranno tostissime ma così le erano anche quelle precedenti e lo saranno probabilmente quasi tutte da ora in poi. Intanto, riuscendo ad inserire ancor meglio i nuovi e sperando che le sfighe siano finite, nel breve periodo qualche soddisfazione la Fortitudo potrebbe coglierla. 

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