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Dell’Aquila e il Leone #32 – Nel bel mezzo del rush finale

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Mentre Basket City è concentrata sull’Eurocup della Virtus e l’esonero a sorpresa di Lino Lardo, la Fortitudo, nel mezzo del rush finale della propria stagione, prosegue la sua apnea in palestra per ripetere il successo di sabato anche a Varese. 

Lo fa con un Feldeine in meno, ennesima vittima degli adesivi scivolosi, ma due punti in più rispetto a qualche giorno fa. Certamente due punti in più non appaiono eclatanti presi singolarmente; se, però, si da uno sguardo a classifica e calendario (ormai visti e rivisti) potrebbero risultare decisivi.

Di settimana in settimana cambia la squadra sulla quale la Fortitudo dovrebbe “davvero” fare la corsa salvezza anche se la vera corsa la deve ingaggiare con sé stessa, i propri punti deboli compensati dalla forza del gruppo e dalle prestazioni singole, le quali non potranno venire meno proprio adesso. 

Dopo il doveroso discorso vero ma retorico, torniamo a ragionare sul calendario e sulle possibili combinazioni di risultati che i biancoblu potrebbero ottenere e con quali conseguenze. Se non sono questi i pensieri di chi scenderà in campo lo sono di chi li guarderà in questo scoppiettante finale di campionato.

Pensieri per ipotesi con calendario alla mano di tutte le squadre dai 22 punti in giù, esclusa la già retrocessa Cremona.

Il migliore degli scenari vede la Fortitudo vincere tutte e tre le partite. In questo caso effe salva poiché vincente contro Napoli il primo maggio e quindi salva con 24 punti, gli stessi che potrebbe avere la formazione partenopea se vincesse le altre due ma in svantaggio negli scontri diretti.

Il peggiore degli scenari prevede, come abbastanza semplice da immaginare, i biancoblu sempre perdenti e quindi retrocessi con 18 punti (all’ultimo o penultimo posto), indipendentemente dai risultati delle altre formazioni. 

Ora il gioco si complica. La Fortitudo ne vince due e ne perde una, cosa succede? Dipende da quali vince e quale perde oltre all’andamento delle immediate concorrenti. Se una delle due è contro Napoli e la stessa Gevi ne perde due, la Kigili si salva a quota 22, a pari punti con l’avversaria ma davanti sempre per la doppia eventuale vittoria diretta. Anche se la Fortitudo dovesse vincerne solo una, sempre la solita, e la squadra di Buscaglia fare 0, allora sarebbe comunque salvezza. 

Il problema, o forse l’opportunità che la classifica offre è quella di sei squadre ancora in ballo. Trento, Varese, Brindisi e Treviso sono a 22, traguardo che la Fortitudo potrebbe raggiungere e pure superare. Per loro l’ultima parola ancora non è detta nonostante si trovino in una posizione favorevole; certo, chi più e chi meno. 

Anche se il tracollo appare evidente, Brindisi è quella relativamente più tranquilla. 2-0 negli scontri diretti e ad una sola vittoria dalla matematica permanenza in LBA. Tra Trieste, Milano e Tortona 2 punti può farli e paradossalmente l’occasione migliore si presenta contro un’Olimpia con la testa su altri fronti. 

Trento è attesa dalle gare contro Pesaro, Reggio Emilia e la già retrocessa Cremona. E’ in svantaggio sulla effe dopo il -20 di sabato ma ha un calendario che dovrebbe consentirgli almeno una vittoria certa e altre possibili. 

Varese, dopo il secondo esonero stagionale, ripiomba nelle zone calde e ad attenderla al varco c’è una caldissima Fortitudo prima di Brescia e Sassari. Attenzione che il calendario non promette nulla di buono. Se dovesse confermare lo scontro diretto a proprio sfavore con Bologna, ecco che le ultime due settimane biancorosse potrebbero rappresentare un notevole calvario. 

Treviso, concludendo il lotto delle formazioni appaiate in classifica e tutte in bilico, dovrà giocare contro Venezia, Virtus e Trieste oltre al recupero con Milano. A vedersi sembra un calendario proibitivo ma chi è già qualificato ai playoff potrebbe mollare un po’ la presa. Rimane un prospetto ardito considerando che la effe è avanti 2-0 anche contro di loro. 

In questi pensieri nel bel mezzo del rush finale, vanno ricordati gli ultimi tre impegni anche della già ampiamente citata Napoli (al momento a 20 punti): Sassari, Fortitudo e Pesaro. Non il migliore ma nemmeno il peggiore. Moltissimo ovviamente passerà dalla gara del Paladozza. 

In tutto questo, la squadra di Martino ha, per così dire, “scelto” bene quali partite vincere portandosi in posizione di vantaggio con molte contendenti dirette. Chissà che non si riveli, alla fine, la statistica vincente. Pensieri che fa chi chiacchiera e analizza, non chi deve davvero vincere, che lasciamo in totale apnea.

 

 

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