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Dell’Aquila e il Leone S2 #34 – Un ordinario martedì di fuoco

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L’episodio avrebbe dovuto concentrarsi su Cento e l’avvicinamento biancoblu alla prima gara di playoff con un Banks in più, ma la cronaca della giornata di ieri impone un cambio di programma repentino ed obbligato. 

Sebbene un Banks in più ci sia lo stesso e pure parecchio desideroso di scendere in campo, ci si trova contemporaneamente con un Dalmonte in meno. I due protagonisti, nella buona e cattiva sorte, dell’ordinario martedì di fuoco fortitudino, si erano già confrontati e parlati, pronti per ridisegnare la Fortitudo anti-Tramec poi l’annuncio che destabilizza l’intera situazione. 

La destabilizza non tanto per l’esonero intrinseco, che visti i risultati non stupisce la piazza, quanto per le tempistiche associate al momento della stagione. A pochi giorni dalle sfide più importanti dell’anno, si cambia guida tecnica. Rimane Angori a dire il vero, il vice allenatore che prenderà il comando, coadiuvato da uno staff che già si conosce e al quale si aggiunge Breveglieri. Cade quindi la testa ma l’ossatura resta immutata. 

Tutto molto delicato e al tempo stesso nebuloso. Un coach mandato via con motivazioni solamente di carattere sportivo al termine di una fase certamente deludente ma piena di infortuni e sfortune alimenta dubbi e sotto trame che probabilmente rimarranno misteriose. 

Ufficialmente Luca Dalmonte (e non Gianluca) non è più l’allenatore della Effe, Banks ne è invece un nuovo giocatore. Porte scorrevoli che non combaciano ma descrivono l’istantanea dei una squadra che in ogni caso desta parecchia curiosità. 

L’americano che già due stagioni fa era stato biancoblu, non ha nascosto la propria carica verso l’avventura che lo aspetta nella speranza che sia più lunga possibile e con la volontà di aggiungere “something magic” alla causa bolognese. Premesse necessarie a scaldare il tifo, che lui stesso non vede l’ora di vivere, ma anche a motivare il resto del roster, ancora in via di recupero completo. 

A proposito del resto della roster, il ritorno di Aradori e il suo score sono la miglior notizia rientrante dalla trasferta di Milano. Con lui nuovamente a disposizione e Fantinelli da playmaker, Banks andrà a riformare 3/5 del quintetto titolare in LBA del 2020/21. Chimica funzionata solo a metà nel massimo campionato ma un lusso (almeno sulla carta) per la A2. Il frontcourt  playoff si completa con Cucci e Candussi; 4 italiani e un americano, tipico della categoria di qualche anno fa. Sempre ragionando a palla a due non ancora alzata, letto così, non pare inferiore a molti altri, anzi, emerge come uno dei più interessanti e in grado di scombinare le carte.

Ci si chiede allora: dove sono i dubbi? Beh, senza dubbi non si starebbe disquisendo di Fortitudo. Entrando nello specifico, l’amalgama da ricreare è centrale con meno di una settimana a disposizione, non solo nei confronti del nuovo innesto ma anche della guida tecnica che pur conoscendo la squadra rimane senza il “capo”. Sarebbe poi stolto dimenticare gli ultimi due mesi di parquet con blackout annessi solamente con uno sguardo al quintetto di oggi. 

Il presidente Di Pisa ha detto che le novità delle ultime ore spingono ad elevare l’asticella stagionale. Scossone reale o azzardo eccessivo? Già domenica a Cento sarà occasione per farsi un’idea, per capire se davvero la Fortitudo comincerà un nuovo capitolo di un anno bizzarro e perfettamente da Effe.

Non sarebbe poi così strano.

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