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Dell’Aquila e il Leone S3 #14 – 2024: Ambizione Promozione

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Un conto è vincere contro Nardò all’ultimo secondo, un altro è farlo contro Trieste reduce da 8 successi consecutivi, e, per di più, senza Fantinelli. Il successo dell’antivigilia, per come è maturato, rappresenta la più grande prova di forza della Fortitudo da settembre ad oggi e la pone nella condizione di non poter più rifuggire o rimandare tutti i discorsi sulla possibilità di promozione. La Effe, dopo la quinta giornata di ritorno, è la candidata numero uno alla Serie A del girone rosso. Attenzione, essere candidata numero uno a fine dicembre non significa avere la strada spianata verso il trionfo o non poter rimettere in discussione gli obiettivi. Significa, però, essere in grado di battere ogni formazione misurandosi nelle difficoltà e saperne uscire vincitrice. Non è poco, è tantissimo in chiave playoff quando di partite come quella del 23 dicembre si giocheranno ogni due giorni e far fronte ad eventuali assenze sarà fondamentale. 

Se poi Giordano, sempre insistendo sui non presenti, si prende le responsabilità del capitano senza farlo rimpiangere, quasi scimmiottandolo (e molto bene) nel condurre i compagni, allora davvero ogni aspetto fa ben sperare i tifosi biancoblu pronti a lanciarsi nel nuovo anno, consapevoli che i prossimi potrebbero essere mesi veramente importanti. 

Cosa potrebbe andare storto? Classica domanda che, se si parla di Fortitudo, emerge spontaneamente. Al momento è difficile da dirsi, nessun segnale in campo (ma nemmeno fuori) lascia intravedere qualche pericolo all’orizzonte. 

Volendo, però, mettere forzatamente un po’ di pepe a ricordare che la stagione è appena a metà, ecco che incombe l’incognita mercato; non tanto quello bolognese ma delle dirette concorrenti, attuali e in potenza. Chi e come si rafforzerà prima della fine della fase ad orologio o direttamente a ridosso di quella finale? E’ noto come la finestra di mercato primaverile sia in grado di ribaltare gli equilibri e cambiare le sorti delle squadre, sarà così anche nel 2024? Se la storia dell’A2 è ciclica, allora si ripeterà tra qualche mese.

Come si comporterà la Fortitudo è la domanda seguente. La società ha ribadito di essere disposta ad intervenire per migliorare l’organico in vista della seconda parte della stagione, se riuscirà a farlo meglio delle altre contenders, come ha fatto in estate sotto le plance, senza alterare l’armonia, la strada verso l’alto può diventare pianeggiante. 

Il plus dei biancoblu è dato proprio dalla qualità del quintetto che non ha eguali, risultati alla mano, nel girone rosso. Lo conferma la classifica, da oltre due mesi e mezzo, lo sottolinea l’inerzia delle ultime uscite. Un’altra bella notizia a tal proposito è rappresentata da una linea di backup non più così in difficoltà come fino a qualche settimana fa. Sia ben chiaro che il divario è ancora netto tra titolari e comprimari, ma il già citato Giordano e qualche sprazzo di Morgillo non sono passati inosservati. Lo ha fatto presente Caja nel post-partita elogiando un gruppo che non va più a due velocità ma collabora unito allo stesso tempo; infatti si è visto. 

Si entra quindi nel nuovo anno con delle aspettative per forza alte che la Flats Service conosce molto bene come conosce bene quali ostacoli possono separare la Fortitudo dalla LBA. Molto si giocherà sulla rifinitura delle rose, il resto sul parquet della regular season fino a febbraio per poi proseguire con la definizione della griglia playoff ed è qui che il cammino che sta facendo la Effe oggi può tornare utile. Più in alto arrivi più sfrutti il fattore campo, e il fattore campo per la Fortitudo si chiama Paladozza, ça va sans dire.

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