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Dell’Aquila e il Leone S3 #15 – Corto Muso

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Non me ne intendo di ippica, ma l’iconicità della battuta di Allegri calza a pennello anche se si parla di Fortitudo in relazione ai risultati delle ultime settimane. In questo senso, la gara contro Orzinuovi che ha chiuso il 2023 sottolinea più delle precedenti la tendenza del “corto muso”. 

Il segnale a dire il vero è più che positivo. Significa che questo roster ha imparato a soffrire e a rimanere dentro la sfida per quaranta minuti senza perdersi in blackout, problema mentale primario della scorsa stagione. E se, appunto, un anno fa partite come quelle giocate contro Nardò o contro la stessa Orzinuovi le Effe le avrebbe perse, oggi l’esito è decisamente cambiato. Trattasi di sfide insidiose; sulla carta hanno il favore del pronostico sbilanciato poi l’underdog entra sul parquet con il coltello tra i denti e tutto diventa incerto. 

Ecco, queste partite gli uomini di Caja non le sbagliano. Pur correndo dei rischi e rimanendo in bilico fino all’ultimo possesso, riescono a portarle a casa, comportandosi da grande squadra.                      

Talento dei singoli o forza del gruppo? Un mix di entrambe. Se la fisicità dei lunghi a stelle e strisce continua, sportivamente parlando, a mietere vittime sotto canestro, il rimanere aggrappati alla sfida senza cali di tensione è merito condiviso e gestito quasi alla perfezione dallo staff tecnico. Il “quasi” lo si potrà togliere quando effettivamente il supporting cast potrà dirsi attivo al completo. Poi non si possono dimenticare i punti di Aradori, che siano distribuiti bene o male, raggiunge sempre la doppia cifra (e visto che si parla di “corto muso” risultano più che preziosi). 

Senza necessariamente passare in rassegna tutti i biancoblu, la squadra che emerge dai successi del mese di dicembre ha tutte le carte in regola per essere elevata a Big del campionato. La classifica del girone rosso parla chiaro e comincia a rafforzarsi su degli equilibri non più casuali. Le quattro formazioni più attrezzate ai blocchi di partenza di ottobre, pur con alterne fortune, sono davanti ma davanti a loro c’è la Effe, da oltre un mese quinta potenza più che quinta incomoda. 

Che poi il mercato in chiave playoff possa cambiare ulteriormente gli equilibri è arci noto a tutti, ma chi dice che anche la Flats Service non possa operare in entrata alzando ulteriormente il proprio livello di competitività? Anzi, la società prima di Natale ha ribadito le proprie intenzioni riguardo la possibilità di miglioramento del roster. E attenzione, una Fortitudo migliorata e con il fattore campo casalingo non è facile da superare per nessuno. 

Benché il momento clou della stagione non sia più così lontano, l’immediato futuro propone ancora altre sfide: il giorno dell’Epifania arriva al Paladozza Udine. La sfida dell’andata è stata finora l’unica vera e propria debacle della stagione. Non sarà facile nemmeno questa volta anche se la voglia di rivincita dovrà superare il confronto tecnico, forse ancora un po’ sbilanciato verso i friulani. L’anno parte quindi con il botto e detto che una eventuale sconfitta non rappresenterebbe un grave passo falso, ottenere la vendetta sarebbe l’ennesima dimostrazione di forza della Fortitudo, pronta al confronto aperto davvero con chiunque. 

Sicuramente dovrà rivedersi la stessa capacità mentale messa in campo nelle ultime settimane con l’aggiunta di un pizzico di smalto in più in fase offensiva. Se infatti la difesa continua a reggere bene ogni urto, l’attacco ha tirato un po’ il fiato. Ritrovare quella lucidità e mantenerla vuol dire in primis rendere meno tese le sfide, poi avere strada semi-spianata verso, almeno, una semifinale playoff. 

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