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Diouf e Diarra si raccontano: amici e compagni di squadra verso continui miglioramenti

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Diouf Diarra Virtus Bologna
Momo Diouf e Aliou Diarra(©Virtus Pallacanestro)

La Virtus Bologna ha scommesso tanto nel reparto lunghi di questa stagione, Diouf che l’anno scorso era il giovane inesperto è passato ad essere quasi il veterano del ruolo, mentre Diarra, nonostante siano coetanei rappresenta la vera scommessa bianconera. I due sono stati intervistati da Luca Aquino sulle colonne del Corriere di Bologna. Dal rapporto d’amicizia alla voglia di crescere e migliorarsi in maglia Virtus.

Diouf Virtus Bologna Baskonia

Diouf (©Virtus Bologna)

Momo e una stagione per confermarsi

Arrivato come italiano dal quale aspettarsi il giusto Momo ha chiuso la scorsa stagione da protagonista nella conquista dello scudetto: «Se non fosse stato per Banchi non sarei qui. Mi ha messo in campo subito dopo sei mesi fuori per infortunio e mi ha cambiato la carriera. Sarò contento di ritrovarlo in Nazionale. Il resto l’ha fatto allenarsi con giocatori migliori, prendo spunto da loro. Shengelia è quello che mi ha insegnato più di tutti, ma anche Belinelli, Hackett e Clyburn. Poi in nazionale sono stati Gallinari e Melli a darmi motivazioni e positività». 

Ora sulla panchina bianconera c’è Dusko Ivanovic che in Momo continua a credere tanto nonostante spesso utilizzi Smailagic da quattro: «Non mi sento penalizzato, devo farmi trovare pronto quando entro in campo. Un allenatore di così alto livello ti aiuta, può essere alle volte molto esigente ma ti fa migliorare concentrandosi sui minimi dettagli. E’ uno che incide in ogni partita. Siamo molto giovani, abbiamo energia, corriamo, siamo dinamici, sono questi i fattori che ci aiutano a vincere». 

Diouf contro Shengelia (©Eurobasket)

Diouf contro Shengelia (©Eurobasket)

Sul gruppo e il suo futuro: «Siamo un gruppo coeso, ci aiutiamo a vicenda come se ci fosse un codice non scritto: se uno viene battuto ti viene naturale aiutarlo per il bene della squadra. Il futuro? Voglio essere la miglior versione di me stesso per non avere rimpianti a fine carriera e arrivare al massimo livello possibile che sia in Europa o in America».  

Momo, uno dei pochi rimasti dalla scorsa stagione, ha parlato anche del suo nuovo compagno di ruolo, Aliou Diarra: «Per lui è un mondo totalmente diverso, si deve ancora ambientare del tutto. Lo stiamo aiutando per fargli capire anche il nostro tipo di cultura. Gli manca esperienza europea ma quando l’avrà non avrà più limiti».  

La voglia di emergere di Aliou

Per Diarra una prima stagione lontano dalla sua terra, ma subito ai massimi livelli, ma a spaventarlo non è questo, bensì il freddo: «Mi copro indossando più roba possibile». Questo a dimostrazione che i cambiamenti che sta vivendo l’argento ad Afrobasket con il suo Mali sono tanti e non solo legati al campo.

Aliou Diarra

Aliou Diarra (©Virtus Bologna)

L’approccio alla pallacanestro dopo l’esperienza nel calcio: «Coach Kanté dello Stade Malien mi ha visto su un campetto. Mi ha aiutato dandomi le scarpe e i materiali per giocare, sopratutto mi ha dato fiducia motivandomi a intraprendere questa strada». 

L’adattamento in maglia Virtus Bologna: «Imparo partita dopo partita, non potevo essere pronto subito. Sto facendo bene sul piano dell’energia e della difesa, ma devo ancora migliorare e posso farlo in una squadra come la Virtus. Quando mi ha chiamato ho subito preso questa chance». 

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