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Il futuro Virtus tra le mani di Ivanovic, scelta saggia o rischiosa?

La nuova V Nera vedrà quasi certamente Ivanovic al comando delle operazioni tecniche: curriculum indiscutibile ma le ultime esperienze lasciano qualche dubbio

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Ivanovic Virtus Bologna Tortona
Dusko Ivanovic (©Virtus Pallacanestro)

Nelle ultime ore la notizia più importante in casa Virtus Segafredo Bologna riguarda l’ormai vicino rinnovo contrattuale di Coach Dusko Ivanovic. Il tecnico montenegrino, arrivato a seguito delle dimissioni di Luca Banchi arrivate durante il mese di dicembre sarà quasi sicuramente a capo della Virtus anche nel 25/26.

Una notizia che apre a diversi scenari, che da il via a diverse discussioni anche tra i tifosi bianconeri. Proviamo a valutare quelli che potrebbero essere i pro e contro della scelta.

Progetto Ivanovic, perché si

Esperienza e capacità sono tra le caratteristiche di spicco dell’ex Baskonia, che ha sposato il progetto bianconero in un momento di grande difficoltà. Ha saputo subito prendere in mano lo spogliatoio, rivoluzionandone anche diverse gerarchie. Inizialmente il suo effetto “la mano di Dusko” l’ha dato, poi, complici gli infortuni di Clyburn, Shengelia e anche Zizic si è tornati un po’ a battere la testa sulla realtà, sopratutto in Eurolega. In campionato tra vittorie negli scontri diretti e primo posto agganciato, la tabella di marcia è stata ripresa. Certo la brutta Coppa Italia rimane un neo importante.

Clyburn Shengelia Virtus

Clyburn, Shengelia e Cordinier dopo il game winner contro Baskonia (©Virtus Pallacanestro)

Per quanto riguarda il futuro gli aspetti positivi sono legati principalmente alle tempistiche. Arrivare a giugno senza certezze sarebbe stato sicuramente complicato. La nuova Virtus avrà bisogno di una rinfrescata importante a roster e poter programmare con la futura guida tecnica già in casa potrà essere un valore fondamentale.

Ivanovic potrà inoltre valutare al meglio chi tenere e/0 provare a riconfermare per l’anno prossimo. Certo, anche quest’anno il mercato virtussino sarà complicato per via delle incertezze legate alla permanenza o meno in Eurolega.

Progetto Ivanovic, perché no

Le ultime esperienze. Ivanovic è riconosciuto come il miglior allenatore da prendere in corsa, sa essere incisivo nel breve e fermo nelle sue decisioni fin da subito. A spaventare però è l’ultima esperienza da inizio anno affrontata con la Stella Rossa di Belgrado. Dopo essere arrivato in corsa nella stagione 22/23 e aver vinto il campionato serbo, Ivanovic diede inizio alla rivoluzione dei biancorossi. Diversi addii, un mercato importante ed anche il ritorno in patria di Milos Teodosic. L’avventura durò solamente qualche mese, la squadra si perse poi completamente e si stacco dalla guida tecnica. Ivanovic venne così sostituito da Coach Sfairopoulos, attuale tecnico dei serbi.

Ivanovic Stella Rossa

Ivanovic sulla panchina della Stella Rossa (©Euroleague)

Ivanovic rappresenta l’idea di allenatore vecchia scuola, non solo per le modalità di allenamento ma anche e sopratutto per quella che è la gestione in campo dei suoi giocatori. Anche quest’anno stiamo vedendo diverse idee esser portate avanti un po’ a prescindere dai risultati rispecchiati dal campo. Dall’ostinazione al giocare con il doppio numero quattro, ai tanti possessi lasciati tra le mani di alcuni giocatori senza creare gioco.

La base da cui partire è quella di un buon rapporto venutosi a creare tra il coach e i vertici societari in questi mesi, un ottimo inizio per lavorare al meglio sul mercato in funzione di una ricostruzione. Quella di Ivanovic si può giudicare come una scelta un po’ conservativa, nella speranza che in estate si riesca a costruirgli il roster più adatto secondo quella che è la sua idea di pallacanestro.

 

 

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