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Fabio Mian saluta la Fortitudo: «Spero di aver lasciato un bel ricordo»

L’ex esterno della Fortitudo ripercorre con gratitudine i dieci mesi trascorsi a Bologna e guarda avanti con entusiasmo alla nuova avventura a Rieti.

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Fabio Mian - Fortitudo Flats Service Bologna (©Valentino Orsini - Fortitudo Flats Service Bologna)
Fabio Mian - Fortitudo Flats Service Bologna (©Valentino Orsini - Fortitudo Flats Service Bologna)

Fabio Mian ha salutato ufficialmente la Fortitudo. A pochi giorni dalla firma con Rieti, il giocatore friulano ha rilasciato un’intervista a Damiano Montanari per Stadio in cui ha ripercorso l’esperienza bolognese con parole pacate e riconoscenti. Dieci mesi vissuti con la maglia della Fortitudo, tra le pressioni di una piazza storica e le altalene di un campionato che non ha pienamente rispettato le aspettative iniziali.

«La nostra è stata un’annata di alti e bassi. Rispetto alle aspettative di inizio stagione. Ho vissuto Bologna e il mondo della Fortitudo per dieci mesi, magari non sono entrato in tante dinamiche in cui, anche per il mio carattere, non ho voluto entrare, ma sono stato contento di avere vissuto questa tappa della mia carriera».

Fabio Mian crediti Fortitudo Pallacanestro

Fabio Mian (©Fortitudo Pallacanestro)

Il bilancio personale di Mian e la reazione alla mancata conferma

Nel cuore della scorsa stagione, Mian ha fatto il massimo per contribuire al progetto Fortitudo. In alcune occasioni ci è riuscito, in altre meno, ma non si guarda indietro con rimpianto.

«Giocare in piazze storiche e vestire certe maglie è sempre bello. In Fortitudo hanno giocato tanti campioni, non sono certo io quello da ricordare, però ho fatto il massimo. A volte ci sono riuscito, altre volte meno, non ho rimpianti».

La mancata conferma è arrivata senza drammi. «Mi è dispiaciuto non essere stato confermato, però sono stato in Fortitudo dieci mesi, se la mia militanza fosse stata più lunga forse sarebbe stato diverso. Caratterialmente sono poco espansivo, sia in campo, sia fuori, tranne che con gli amici più stretti. La pallacanestro è un lavoro. Così come io a volte pretendo che le società rispettino le scelte dei giocatori, allo stesso modo accetto le decisioni del club, mostrandomi grato e senza fare alcuna polemica».

Nuove motivazioni e vecchie conoscenze per l’avventura in maglia amaranto

La prossima tappa del suo percorso sarà Rieti, dove Mian troverà un ambiente che ha dimostrato fin da subito di voler puntare su di lui.

«Mi hanno cercato subito, dimostrando di volermi veramente. Mi hanno spiegato che avevano in mente tre tipi di squadre e che io facevo parte di tutte e tre: è bastato questo. A Rieti ho firmato un contratto triennale, con una uscita a favore del club dopo due anni. Sono contento, conosco coach Ciani per avere lavorato con lui due anni ad Agrigento e uno a Trieste, e la società è ambiziosa».

Fabio Mian della Fortitudo Bologna crediti Leric Taboboca

Fabio Mian della Fortitudo Bologna crediti Leric Taboboca

Il legame con la Fortitudo e l’attesa di ritrovare il pubblico biancoblù

Non è facile dimenticare il PalaDozza, con il suo carico di passione e aspettative. E per Mian, il ritorno da avversario sarà un momento speciale, ma vissuto con serenità.

«Mi aspetto un’accoglienza normale, niente di eclatante, ma neanche fischi. Conservo un bellissimo ricordo della mia esperienza in Fortitudo e dei tifosi. Come dicevo, spero di avere lasciato un bel ricordo, indipendentemente dal cognome scritto dietro la maglia».

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