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Fantinelli: «Stiamo lavorando sodo, Gabriel valore aggiunto»

Le parole di Fantinelli al Resto del Carlino: la preparazione, le amichevoli, Gabriel, le favorite per questo campionato alle porte

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Matteo Fantinelli
Matteo Fantinelli (©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

La Fortitudo continua la propria preparazione in vista della SuperCoppa, che si svolgerà tra 21 e 22 settembre a Livorno. Intanto, la truppa di Cagnardi ha già disputato diverse amichevoli. Tra due giorni si svolgerà, finalmente in terra felsinea, la terza di queste, quella contro il Nardò di coach Dalmonte. Matteo Fantinelli, capitano della Fortitudo Bologna, ha raccontato a Filippo Mazzoni per il Carlino quelle che sono le sensazioni alla vigilia dei primi impegni ufficiali. Costanza e serietà, sono questi gli ingredienti della Fortitudo quest’anno. che secondo Fantinelli si inserirà in un gruppo molto denso di squadre pretendenti alla promozione.

Le parole di Matteo Fantinelli

Come procede la preparazione?
«Molto bene, stiamo caricando molto dal punto di vista fisico. Grazie all’esperienza della squadra siamo in grado quasi subito di capire quello che vuole da noi l’allenatore. Stiamo lavorando tanto, aspettando che Panni e Aradori possano tornare in campo con noi».

Siete reduci da un bis di amichevoli, una con Piacenza e una con Reggio. Due prove positive?
«Non soffermandomi sulle singole partite ma parlando più in generale, possiamo dire che sono state due buone prove di squadra, sia nella vittoria sia nella sconfitta che sono arrivate. Stiamo lavorando, come si dice, step by step».

In che senso?
«Contro Piacenza ci allenavamo insieme da solo un paio di giorni e stavamo lavorando soprattutto sui nostri principi di gioco in attacco. A Reggio ci siamo presentati con una settimana in più di lavoro alle spalle, avevamo delle regole difensive più definite e questo si è visto. Adesso, comunque, il risultato non conta. Dobbiamo crescere insieme e trovare la nostra identità di squadra: lo stiamo facendo».

In che condizione siete al momento?
«Parlando per me, posso dire di sentirmi al mio 60%. Abbiamo sicuramente fatto fino ad adesso un buon lavoro ma mancano ancora alcuni aspetti, come la brillantezza e l’esplosività, che arriveranno solo continuando a lavorare con intensità».

Quest’estate alla Effe sono arrivati diversi volti nuovi, tra i quali un certo Kenny Gabriel.
«Lo conoscevo per le sue qualità. Allenandoci insieme devo dire che ho trovato un giocatore e un compagno di squadra che è uno scorer eccellente ed è molto intelligente, oltre ad avere grande esperienza. Senza dubbio è un piacere giocare insieme a lui e sarà il nostro valore aggiunto».

Insieme a te, Matteo Fantinelli, ci sarà anche Gherardo Sabatini in cabina di regia.
«Ci conosciamo bene e abbiamo già giocato insieme, non solo qui alla Fortitudo ma anche a Treviso. Ha le caratteristiche di gioco che si sposano perfettamente con quelle di Cagnardi: qui farà bene».

Hai nominato Cagnardi, il nuovo coach della Fortitudo. Come procede il lavoro con lui? Cosa è cambiato dall’ “era” Caja?
«Procede molto bene, non lo conoscevo personalmente ma sapevo bene come giocavano le sue squadre. Ha un modo di intendere il basket che coinvolge sempre tutti. Ogni allenatore ha il suo modo di giocare, in fondo si gioca sempre a basket…».

Che serie A2 ti aspetti, dato che non manca molto al campionato? Chi vedi in pole per la promozione?
«Senza dubbio sarà un campionato complicato, ci sono 7/8 squadre che hanno le carte in regola per vincere. Al momento vedo Udine, Cantù, Pesaro e Brindisi più avanti, ma ci sono anche altre squadre temibili. Noi dobbiamo guardare solo noi stessi e trovare innanzitutto la nostra identità».

Fonte: Filippo Mazzoni – Il Resto del Carlino

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