BasketFortitudo Bologna
Finisce la stagione della Fortitudo: Cantù vince 88 a 63 in Gara 5 e va in semifinale
Cantù domina dall’inizio alla fine e conquista la semifinale, travolgendo una Fortitudo irriconoscibile. Prestazione disastrosa dei biancoblù, con gli americani totalmente fuori partita.

ACQUA SAN BERNARDO CANTU’ 88-63 FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA (24-14, 11-15, 31-17, 22-17)
Acqua San Bernardo Cantù: Grant Basile 17, Tyrus Mcgee 15, Joonas Riismaa 14, Leonardo Okeke 13, Matteo Piccoli 10, Fabio Valentini 6 , Dustin Hogue 6, Riccardo Moraschini 5, Andrea De nicolao 2, Andrea Beltrami 0, Mattia Viganò 0, Luca Possamai 0.
Flats Service Fortitudo Bologna: Pietro Aradori 25, Fabio Mian 12, Matteo Fantinelli 8, Kenny Gabriel 7, Deshawn Freeman 6, Riccardo Bolpin 3, Marco Cusin 2, Alessandro Panni 0, Lorenzo Bonfiglioli 0, Leonardo Battistini 0, Gherardo Sabatini 0.
Arbitri: Foti, Pellicani, Wassermann.
Cala il sipario sulla stagione della Fortitudo, travolta da una Cantù lucida, intensa e spietata. Doveva essere 50 e 50 ma così non è stato. La squadra di coach Brienza interpreta al meglio una gara senza domani, imponendo fin dall’inizio il proprio ritmo e spegnendo sul nascere ogni velleità biancoblù.
Troppa la differenza di energia, concretezza e lucidità tra le due formazioni: Cantù domina a rimbalzo, tira meglio e difende con ferocia, mentre la Effe non trova risposte, né dai leader designati né dalla panchina, con la complicità di una totale assenza degli americani. Il punteggio finale fotografa una sfida a senso unico, che condanna Bologna a una eliminazione che a inizio stagione appariva impronosticabile.
La cronaca di Cantù-Fortitudo: primo tempo
Quintetti iniziali:
Pallacanestro Cantù: De Nicolao, Piccoli, Hogue, Mc Gee, Basile.
Fortitudo Bologna: Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman.
Partenza tutta a trazione canturina, in particolare Valentini-centrica. Subito 5-0 per i padroni di casa, mentre la Effe litiga con il ferro in diverse occasioni. La squadra di Caja riesce a trovare il pareggio, poi iniziano a sgranchirsi le mani di Basile-McGee e in pochi possessi Cantù si invola sul 17-7. Triple a raffica, messaggio chiaro, ma mal recepito dai biancoblù, che subiscono le numerose offensive avversarie senza riuscire a chiudersi con efficacia.
Sponda ospite, il solo Mian ci prova e riprova mantenendo la Effe aggrappata, ma Cantù è più concreta e a poco più di due minuti dalla fine dei primi 10′ doppia la Fortitudo sul 24-12. Simboli di una partenza obiettivamente sottotono per la Effe la schiacciata sbagliata di Freeman, stampata sul ferro con un’autostrada davanti, e la tripla a vuoto di Fantinelli. Il primo quarto si chiude con Cantù avanti 24-14.
L’Aquila ringrazia per i pasticci offensivi dei brianzoli, anche a pochi centimetri dal canestro. Fa lo stesso però anche la squadra di Brienza, approfittando dei bruttissimi tentativi a vuoto di Cusin e compagni. Si resta per tre minuti senza segnare da entrambe le parti, fino ai liberi di Freeman che sbloccano parzialmente la monotonia del festival delle triple con conseguenti ferri. Il dominio però lato extrapossessi da rimbalzo offensivo da parte di Cantù fa una enorme differenza, e questo permette ai padroni di casa di mantenere la distanza superiore alla doppia cifra. Tuttavia, quando si iscrivono alla gara Bolpin e Aradori, la Fortitudo sembra dare la propria prima vera reazione della sua partita. La pazienza è la virtù dei forti, insegna coach Caja: con un parziale di 0-9, e tanti canestri costruiti senza fretta, i biancoblù tornano in svantaggio di 3. Negli ultimi minuti, complice una buona difesa, la squadra di Brienza allunga e si riporta sul +6, risultato con cui si chiudono i primi 20′.

Acqua San Bernardo Cantù – Fortitudo Flats Service Bologna (©Valentino Orsini – Fortitudo Flats Service Bologna)
Secondo tempo
Difende troppo morbidamente in avvio la Effe, e punisce senza troppi convenevoli McGee. Disattenzioni che costano caro, specialmente in marcatura dell’americano: in un minuto e venti secondi, Cantù ricostruisce la doppia cifra di vantaggio. L’uomo-ovunque dei padroni di casa, Piccoli, è autore della maggior parte delle azioni offensive dei suoi. Alla Effe, questo tipo di garra, manca, soprattutto nei totalmente assenti statunitensi Gabriel-Freeman: in 4 minuti del secondo tempo, solo 2 punti per la Fortitudo. A metà frazione, complice un atteggiamento troppo passivo dei biancoblu, la squadra di Brienza conduce 50-31. Troppi i ferri, anche da pochi passi, degli ospiti: virtualmente, una sola squadra in campo, con il solo Mian per la Effe a cercare di cacciare i fantasmi di una eliminazione sempre più concreta. Con la firma di Moraschini del +21 esulta il PalaFitLine, mentre si spengono pian piano i volti fortitudini. Il terzo quarto si chiude 66-46: parziale di 31-17 in questa frazione.
Catch and Shoot di Riismaa dopo quindici secondi negli ultimi 10′. Partita virtualmente, ed anche psicologicamente, finita, ad 8 minuti dalla fine. La prepotenza devastante di Okeke e compagni certifica una vittoria totale di Cantù: la Fortitudo rinuncia a difendere, e in attacco non ci prova neanche. Bologna saluta i playoff con una prestazione da dimenticare, alzando definitivamente bandiera bianca con un quarto intero ancora da giocare. Il lunghissimo garbage time serve solo a fare divertire il pubblico canturino e a fare entrare i giovanissimi. Cantù vola con merito così in semifinale, schiantando una Fortitudo irriconoscibile 88-63.
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